giovedì, novembre 25, 2021

Chyasalin non è un Mandap

Il Chyasalin è un piccolo padiglione di legno a due piani situato sul lato orientale della Durbar di Bhaktapur

E’ strano leggere che venga indicato come Mandap, e cioè tempio, quando in verità non lo è per niente, e si tratta invece solamente di un padiglione. 

Diciamo che è un grossolano errore che è stato riportato nelle guide turistiche di mezzo mondo. 


Per cui qui lo chiameremo solo Chyasalin.

Si dice invece che sia stato originariamente costruito nel XVII secolo sotto il regno dei Malla, precisamente da Re Bhupatindra, con lo scopo principale di proteggere con la sua mole il Palazzo Reale e il palazzo delle 55 finestre, dal tempio di Shiva, noto come tempio di Pashupatinath, che sta proprio lì di fronte.

Credenza locale è che il tempio di Shiva emani una forza molto potente, potenzialmente pericolosa. Quindi il Re fece costruire il padiglione con otto lati, da qui il suo nome Chyasalin, perché si pensava che i lati ottagonali avrebbero deviato meglio le emanazioni che uscivano dal tempio di Shiva,  che così non avrebbero colpito il palazzo reale. 

Il Chyasalin è stato da sempre utilizzato come luogo di ritrovo, una piattaforma dove assistere a spettacoli teatrali e vivere la socialità insieme. 

Durante il terremoto del 1934, il Chyasalin fu completamente distrutto. 

Alla fine degli anni '80 l'allora Cancelliere tedesco Helmut Khol in visita di Stato in Nepal decise di finanziarne il restauro. Gli architetti Götz Hagmüller e Niels Gutschow iniziarono quindi i lavori aiutati da vecchie fotografie e utilizzando i resti dell'edificio originale,dove possibile, ricostruendo fedelmente il padiglione e finendo i lavori nel 1990. Otto dei suoi dodici pilastri sono originali e sono stati rimessi insieme a molti altri oggetti che appartenevano all’edificio. Le parti mancanti  sono state realizzate come duplicati. 

Una cosa interessante è che l'edificio è stato ricostruito con telai metallici, tutt’ora visibili all’interno, per proteggerlo in caso di un altro terremoto. Ciò si è dimostrato utile poiché durante il terremoto del 2015 il padiglione non ha riportato danni, mentre altri templi sono stati letteralmente cancellati. La struttura metallica ha oscillato con il terremoto ma ha tenuto in posizione i montanti di legno e l’edificio non è crollato. Proprio accanto al padiglione il tempio di Vatsala Durga è collassato in un cumulo di macerie. Chyasalin può quindi essere usato come un ottimo esempio di cosa si può fare per preservare i templi del Nepal per le generazioni future. Il Nepal si trova su una faglia sismica, e bisognerebbe ricostruire i templi tenendone conto, cosa che purtroppo fino ad ora non è stata fatta. 

 

Una cosa interessante da ricordare è che questi lavori di restauro hanno portato ad  interdire al traffico l’area attorno all’edificio tanto che poi venne anche approvata una legge che ha reso pedonale la Durbar Square di Bhaktapur, cosa che poi è stata replicata anche nelle altre due Durbar, a Kathmandu e a Patan. Cosa meno bella da notare è che le autorità locali negli anni successivi hanno pian piano ridotto i controlli e applicato spesso in modo sempre più lasso queste restrizioni.

 

Il Chyasalin è una struttura bella in cui fare una sosta per godere della vita che scorre in Durbar Square. All'interno del padiglione c’è una scala che conduce al secondo piano da cui si hanno splendide viste della città. Purtroppo il portellone che porta in cima è quasi sempre chiuso. Dateci una occhiata quando lo visitate.

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