Oggi 23 marzo, presso il monastero Hyolmo a Katmandu, la comunità omonima YolmoPa ha celebrato il suo festival di preghiera più famoso dell'anno. Qui i monaci NyingmaPa hanno inscenato il rituale del Cham, la danza propiziatoria, in cui indossano antiche maschere di divinità tutelari e preziosi abiti di broccato, una rappresentazione teatrale in cui il bene prevale sul male e la gente ha ballato le tradizionali danze Shyabru. La stessa festa è stata celebrata direttamente in Helambu circa un mese fa in accordo col calendario lunare Buddhista di modo che fosse il giorno dell'anniversario della nascita del Guru Rimpoche, Padmasambhava.
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La comunità che è di matrice tibeto birmana, è originaria della regione dell'Helambu. La parola Helambu che da il nome all'area in cui vive la maggioranza di questa gente, non è altro che una translitterazione in nepalese della parola Yolmo pronunciata con la fonesi nepali. In effetti i Tibetani chiamano la zona del Helambu, Yolmo, che per loro vuol dire area circondata dai monti (Yul) sotto la protezione di una divinità tutelare (Mo) detta Jangri e i nepalini vi hanno aggiunto un H davanti.
Gli Hyolmo hanno anche loro una loro lingua, che è di derivazione sino tibetana, sono coltivatori di patate, ora impegnati anche nel business dei trekking nella regione dell'Helambu. Da qui, alcuni di loro sono migrati a sud est, dando origine a un altro gruppo etnico, i Kagatay, gli abili produttori di carta, da qui il nome del loro clan principale, i Kagate, che in nepalese significa appunto: "produttori di carta"
Chi volesse approfondire su questa etnia e cultura può leggere il libro di Davide Torri "Il Lama e il bombo. sciamanesimo e Buddhismo tra gli Hyolmo del Nepal