martedì, aprile 20, 2021

Chaite Dashain e Ram Nawami

Chaite Dashain cade generalmente nell'ultimo mese, Chaitra, del calendario Bikram Sambat. È noto come Chaite Dashain o Small Dashain (Il grande Dashain cade invece in autunno). Questo festival comprende due giorni di festa. Il primo giorno è Ram Navami (il giorno della nascita di Lord RamChandra) e il secondo giorno è Dashami. Quest’anno Chaite si celebra invece oggi, il 20 Aprile.

In una parte del Nepal e dell'India, Chaite Dashain è chiamata Chaitra Navaratri. 

Chaite Dashain è la celebrazione della vittoria del bene sul male.

Ram Nawami e Chaite Dashain sono conosciuti anche come Sano Dashain (Small Dashain).

Le persone digiunano nel giorno di Ram Nawami e visitano i templi di Lord Ram. Nel giorno di Chaite Dashain invece la dea Durga è adorata e in alcuni templi vengono fatti sacrifici animali, specialmente nei templi di Durga Bhawani. Questo è il giorno festivo in Nepal. Le persone si godono la giornata con la famiglia e gli amici, mangiano del buon cibo e invitano i parenti e le persone amate per la festa.

Ram Nawami è il compleanno di Lord Ram Chandra e Chaite Dashain è il giorno in cui Lord Ram è tornato ad Ayodhaya con sua moglie Sita, il fratello Laxman, Hanuman e il suo esercito dopo 14 anni dal suo esilio. La
gente di Ayodhaya ha iniziato quindi a celebrare questo giorno che poi è divenuto un festival che ricorre ogni anno.

Un po’ di “epica”

Nell'induismo, Lord Ram è l'incarnazione del Dio Vishnu. È conosciuto come Maryada Purusottam Ram. Il rispettoso e l’obbediente. Un grande re, un buon marito e un grande figlio che ha dato l'esempio di ciò che dovrebbe essere umano.

Alcune delle sue gesta le trovate narrate nel poema epico del Ramayana. Dove si narra anche la sua vittoria contro Ravan dopo aver ricevuto potere da Durga Bhawani. Ravan era il re di Lanka. Era una delle persone più brillanti della sua epoca. Rimase molto colpito dalla bellezza di Sita, la rapì e la portò a Lanka. Ram dopo una lunga battaglia lo uccise e liberò Sita. Il regno fu dato nelle mani sicure del fratello di Ravan, Bibhisan. La vittoria del signore Ram su Ravan è simbolicamente considerata come la vittoria dell'essere umano sui dieci organi di senso, cinque appartenenti alla conoscenza e 5 alle azioni di noi Esseri Umani. Si dice che Ram Chandra abbia adorato la dea Durga Bhawani per 9 giorni prima che Ravan venisse ucciso. Pertanto, questi 9 giorni sono considerati giorni di adorazione e il decimo giorno è il giorno della vittoria.

La gente era solita celebrare il grande Dashain (Bada Dashain) durante questo periodo. Ma un’altra leggenda vuole che a causa dell'inizio dell'estate, le persone iniziarono a soffrire molto di problemi di salute a causa del cibo pesante assunto durante questo festival. Pertanto, la stessa festa venne spostata in autunno. Ma dove starà la verità? In Nepal è sempre tutto avvolto da un magico mistero.

lunedì, aprile 05, 2021

il Vishnu dormiente di Budanilkantha

La statua del Vishnu di Budanilkantha, località a circa 10 km da KTM ai margini della foresta Shivapuri, è la più grande, bella e enigmatica del paese. 

E’ stata scolpita da un unico blocco di basalto, è lunga 5 metri ed è adagiata supina in una vasca piena d’acqua che rappresenta il mare cosmico ed è lunga 13 metri. Il Vishnu dormiente è adagiato come su una culla sulle spire di Shesha, il serpente Re dei Naga, fedele servo di Vishnu. Le 4 mani di Vishnu tengono i simboli delle sue caratteristiche divine: il chakra (che rappresenta la mente), la conchiglia (che rappresenta i 4 elementi), il fior di loto (l’ombelico dell’universo)e la mazza (che simboleggia la conoscenza primordiale)

Budanilkantha letteralmente vuol dire “vecchia gola blu”. Il nome non ha nulla a che vedere col Buddha (Bhuda, o Buri, vuol dire vecchio), ma nonostante questo è venerato dai Buddhisti Newari, ma la cosa interessante è come questo nome, che è un chiaro riferimento a Shiva, sia invece legato qui a Vishnu. Il Mito della gola blu di Shiva è noto in Nepal e racconta come gli dei avessero agitato il mare dell’esistenza e inavvertitamente avessero fatto sì che venisse rilasciato al suo interno un veleno con la minaccia della distruzione del mondo. Questi dei pregarono Shiva di venir salvati per quello che avevano commesso e lui fu obbligato a bere il veleno per levarlo dalla terra. La sua gola bruciò e lui volò via sulle montagne a nord di Kathmandu. In preda al dolore, fulminò parte della montagna col suo tridente, creando così il lago Gosainkhunda (che sta sul circuito del Lantang Himal), e così placò la sua sete. L’unico segno che gli rimase fu la gola blu.

L’acqua della vasca in cui giace il Vishnu dormiente di Busdanilkantha si crede venga dal lago Gosainkhunda e si dice che una immagine di Shiva sdraiato appaia sul fondo del lago ogni agosto durante il festival dedicato al Dio. Una leggenda locale vuole che la parte dietro della statua di Budanilkhanta abbia l’aspetto di Shiva. Ma non si può vedere.

Due leggende narrano l’origine della statua di Vishnu. Una dice che fosse stata scolpita a Kathmandu e portata qui dai fedeli durante il regno Lichhavi nel VIII secolo. L’altra dice che due contadini colpirono inavvertitamente la statua della divinità mentre stavano lavorando la terra, e essa inizio a sanguinare. La portarono quindi dove è ora protetta da Shesha. In ogni caso sembra sia stata fatta fare dal re Mana Deva.

Ai tempi dei Lichhavi l’induismo era di tipo Vaishnavista, quindi Vishnu era molto venerato. Nel XII secolo, ai tempi dei Malla invece la venerazione di Shiva prese il sopravvento. Solo nel XIV secolo tornò in auge Vishnu, quando il Re Malla Jayasthitihi proclamò di essere l’incarnazione in terra del Dio. Da lì in poi tutti i Re del Nepal per discendenza furono incarnazione del Dio. Le visioni avute dal Re Pratap Malla nel XVI secolo incrementarono ancor più questa credenza. 

Budhanilkantha è il sito in cui si tiene Haribondhini Ekadashi, l'undicesimo giorno del mese indù di Kartik (ottobre - novembre). Frequentato da molte migliaia di pellegrini, è la festa principale dell'anno per celebrare il risveglio Vishnu dal suo lungo sonno dopo i quattro mesi di monsone..

Comunque ogni mattina molto presto qui a Budanilkantha vi è una Puja presso il tempio, Puja in cui i monaci lavano e purificano la statua con latte e fiori. Altra leggenda vuole che queste puje siano fatte per ninnare la divinità in modo che resti dormiente e non si svegli irato contro l’umanità. 
Dovesse svegliarsi male, immani calamità si abbatterebbero sul tetto del mondo.