domenica, settembre 29, 2019

festival di Dashain

Dashain è il festival più importante del Nepal, celebrato da tutta la popolazione indipendentemente dalla casta di appartenenza. Dura una quindicina di giorni e viene festeggiato anche in India nelle comunità del Dajerling, Sikkim, Ovest Bengala e in Bhutan.

Queste i giorni salienti delle cerimonie che si tengono durante il festival che solitamente si tiene all'inizio del mese di ottobre:
1° giorno – Ghatasthapana (29/09/2019)
7° giorno – Fulpati (05/10/2019)
8° giorno - Maha Astami (06/10/2019)
9° giorno - Maha Nawami (07/10/2019)
10° giorno - Vijaya Dashami (08/10/2019)
Ultimo giorno - Kojagrat Purnima (13/10/2019)
Il festival che celebra tutte le manifestazioni della Dea Durga, cade durante il mese di Kartik nel calendario Bikram Sambat, solitamente tra il mese di settembre e ottobre del nostro calendario a seconda del calendario lunare, più o meno prima del raccolto del riso. E’ un festival in cui tutte le famiglie si riuniscono e in cui coloro che sono lontani o all’estero tornano a casa per stare in famiglia.
E’ una festa che ha origine dalle antiche tradizioni animiste e tantriche legate al periodo del raccolto del riso e alla mitologia Induista.
Dashain commemora la grande vittoria degli Dei sugli spiriti maligni. Una di queste vittorie è raccontata nel Ramayana, dove il Dio Ram dopo una cruenta lotta sconfisse e annientò Ravana, il crudele Re dei Demoni. Si racconta che il Dio Ram ebbe successo in battaglia solo quando la Dea Durga venne invocata e evocata. La celebrazione del festival glorifica il trionfo del bene sul male simboleggiato dalla Dea Durga che uccise il terribile Demone Mahisasur che terrorizzava la terra con le sembianze di bufalo indiano. I primi nove giorni del Dashain simboleggiano i nove giorni di lotta con Mahisasur. Il decimo giorno ricorda quando Mahisasur venne sconfitto e gli ultimi cinque giorni simboleggiano le celebrazioni fatte per la vittoria con la benedizione della Dea Durga. Durante il Dashain la Dea Durga viene pregata come Dea Madre.
In preparazione al festival tutte le case vengono scrupolosamente pulite, decorate e spesso ritinteggiate come invito alla Dea Madre cosicché possa far visita alla casa e portare buona fortuna e benedizione.
I primi nove giorni del Dashain sono chiamati Navahratri e in questi giorni vengono fatti antichi riti tantrici. In Nepal la forza della vita è personificata nella energia divina e nel potere della donna, raffigurato dalla Dea Durga nelle sue varie forme. Tutte le divinità che sono emanazioni di Durga sono conosciute come Devis, ognuna con aspetti e poteri diversi. Nella maggior parte dei templi la divinità è rappresentata come un sacro kalash, una sorta di vaso intagliato o come una divinità con tante braccia che impugna armi. Durante questi nove giorni la gente rende omaggio alla Dea.
Il primo giorno è chiamato Ghatasthapana, che letteralmente vuol dire preparazione del vaso. Il Kalash, il vaso che simboleggia Durga con immagini della Dea di fianco, viene posto nella stanza delle preghiere. Il Kalash è riempito con acqua santa e coperto di sterco di vacca in cui vengono seminati dei semi d’orzo o grano. Viene preparato un terraglio, un piccolo rettangolo di sabbia e terra, e il Kalash viene posto al suo centro. Il tutto viene seminato. Il rito del Ghatasthapana viene fatto in un momento propizio che viene indicato dagli astrologi e il bramino invoca la Dea Durga affinchè benedica il recipiente con la sua presenza. Vengono invocate le Astha-Matrikas, le divinità tantriche e le Nava Durga, le personificazioni o emanazioni della dea Durga a cui il festival è consacrato. La stanza in cui viene posto il Kalash viene detta "Dashain Ghar" (Ghar vuol dire casa). Generalmente le donne non hanno accesso alla “Dashain Ghar” durante la Dashain Puja. Un bramino o il patriarca di famiglia tutte le mattine e tutte le sere di ogni giorno del festival fa una Puja al Kalash. Tutti i giorni il Kalash e il terraglio attorno vengono bagnati con acqua santa e si ha l’accortezza di fare in modo che il tutto sia illuminato alla luce diretta del sole.

Le donne sposate reciteranno mantra per quindici giorni e si prenderanno cura delle divinità.
Questi semi germoglieranno in dieci giorni e i loro germogli, filamenti di erba gialla, vengono detti “Jamara” e simboleggiano il raccolto. I “Jamara” saranno di buon auspicio e verranno posti sul capo dei membri della famiglia come “tika”, benedizione, il decimo giorno della festa.
Il settimo giorno, detto Fulpaati, la “Jamara” viene portata dal palazzo reale della città di Gorkha, che sta a 169km a nord ovest della Valle di Kathmandu. Una processione con la “Jamara” e altri oggetti utilizzati per fare la “tika”, viene condotta da Gorkha a Kathmandu in tre giorni di cammino e in questo giorno molti dei dignitari del governo aspettano il suo arrivo a Rani Pokhari nel tardo pomeriggio. Nella parte vecchia della capitale e in Hanuman Doka vi sono processioni e parate delle bande musicali e militari.
L’ottavo giorno, Maha Asthami, è il giorno dei sacrifici degli animali a Durga e Kali. Le Dee dei templi di tutta la Valle avranno in dono centinaia di sacrifici: dai polli alle papere, dai capretti ai bufali. La notte dell’ottavo giorno è detta “Kal Ratri”, la notte nera (Kalo vuol dire nero), in cui vengono fatti i sacrifici nei templi, nelle caserme,negli antichi palazzi e ovunque andranno avanti sino all’alba. In Hanuman Doka a Kathmandu per tutta la notte si tengono le Puje. In tutte le case vengono sacrificati animali e verranno salmodiate Puje tutta la notte. Il sangue che simboleggia la fertilità verrà offerto alle Dee. Le carni verranno portate a casa e cucinate come "prasad", cibo sacro e benedetto dagli Dei. Questo cibo verrà in parte offerto alla divinità tutelare della casa e poi distribuito a tutti i membri della famiglia. Cibarsi di queste carni sacre è considerato di buon auspicio.
I sacrifici continuano anche nel nono giorno, Maha Navami. Le famiglie visiteranno i vari templi della Valle. Il Tempio di Taleju in Hanuman Doka viene aperto al pubblico una volta l’anno proprio in questo giorno e migliaia di fedeli verranno a rendere omaggio alla Dea Taleju dall’alba fino al crepuscolo. In questo giorno si tengono i sacrifici ufficiali da parte dell’esercito all’interno del Kot, il cortile di Hanuman Doka. Questa cerimonia ai nostri occhi cruenta, può essere seguita anche da noi occidentali. Molti animali, per la maggior parte bufali, vengono uccisi a centinaia in onore di Durga per avere la sua benedizione mentre le parate militari si esibiscono con le loro bande musicali. Quando la cerimonia è finita Hanuman Doka è totalmente ricoperta di sangue. In questo giorno viene pregato anche il Dio della Creatività Vishwas Karma, l’architetto, l’ingegnere e il “designer” dell’Universo, tutte le fabbriche, i veicoli, i macchinari che ci aiutano nella vita vengono benedetti, vengono quindi fatti sacrifici anche per le automobili, i camion addirittura per gli aerei affinché Durga protegga loro e i loro occupanti dagli incidenti in cui potrebbero incorrere durante l’anno. La cosa per noi è alquanto bizzarra, ma decisamente interessante. Al massimo in Italia si assiste alla processione delle auto alla Madonna di Caravaggio per la benedizione...
Il decimo giorno “Vijaya Dashami”, verrà data la “Jamara e la “tika”, una mistura a base di riso, yogurt e polvere rossa. La “tika” che verrà preparata dalle donne. Questo giorno è molto importante perché è proprio oggi che tutti gli appartenenti alla famiglia ci tengono ad essere riuniti a casa per ricevere la benedizione della famiglia. Le sorelle più vecchie benediranno con la “tika” i fratelli più giovani e i parenti auspicando fertilità e longevità per l’anno a venire. Il rosso simboleggia il legame di sangue che unisce le famiglie. Allo stesso tempo le sorelle più vecchie faranno regali ai fratelli più piccoli o daranno loro una mancia, la “Dakshina”. La cerimonia della “tika” dura cinque giorni, giorni in cui si starà in famiglia a festeggiare mangiando, bevendo, giocando a carte.
La festa di Dashain finisce con la notte di luna piena, dopo 15 giorni di festa. Questa notte è detta “Kojagrat Purnima” o “Kojagrata” che vuol dire “essere risvegliati”. Lakshmi, la Dea del benessere, dell'abbondanza e della luce, viene invocata in questo giorno e i fedeli si fanno visita l’un l’altro.
In Nepal, la festa di Dashain è spesso l’unica occasione in cui ci si scambiano regali, abiti nuovi e in cui le famiglie più povere possono consumare dei pasti a base di carne.