tag:blogger.com,1999:blog-232176352024-03-05T09:35:36.231+01:00il tetto del mondoemozioni di viaggio e non...rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.comBlogger94125tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-40764201067914609572023-12-18T23:54:00.005+01:002023-12-19T00:51:32.473+01:00Indrayani Jatra Kirtipur<p><span style="font-family: arial;">I Newa sono gli storici abitanti della valle di Kathmandu, i discendenti dei Kirat, il leggendario popolo himalayano. Vivendo nel crocevia di molte antiche rotte commerciali, con una moltitudine di influenze, i Newa hanno assorbito tutte queste peculiarità per formare la loro cultura che è unica e talmente complessa che è difficile riuscire a conoscerla bene davvero.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Dicono che i Newa facciano festa 366 giorni all'anno. E non stento a crederlo.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Kirtipur è uno dei centri principali dell’antico regno Newa, arroccato su una piccola collina che domina dall’alto il caos di Kathmandu. Nel XVIII secolo d.C., quando Prithvi Naranyan Shah sconfisse i regni Malla della valle di Kathmandu, creando quello che oggi chiamiamo Nepal, Kirtipur è stata l’ultima roccaforte annessa ed è stata teatro di intensi combattimenti in quanto punto di grande interesse strategico.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNiApRsAXTJ3vIxmqj3FFX9kWSXNAyZOOxBWFxYaNLDH-FmQ4ORAKc4p3VyXjduA-j6XEgFWOkqWOP4QKf3-3P4iHXO7D55hfcoOvGjRprhaR-Cv4ACrENkC2qpZozCOgk1k0ApCnZ7-0vqLLlkKwjKXLt55GFvuZ4Z0AqdN585w1XBSLQGKuY/s1280/indraiyani%20jatra%20kirtipur4.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNiApRsAXTJ3vIxmqj3FFX9kWSXNAyZOOxBWFxYaNLDH-FmQ4ORAKc4p3VyXjduA-j6XEgFWOkqWOP4QKf3-3P4iHXO7D55hfcoOvGjRprhaR-Cv4ACrENkC2qpZozCOgk1k0ApCnZ7-0vqLLlkKwjKXLt55GFvuZ4Z0AqdN585w1XBSLQGKuY/w200-h113/indraiyani%20jatra%20kirtipur4.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: arial;">La storia dice che Shah conquistò Kirtipur solo al suo terzo tentativo, nell'ottobre del 1765, attaccando subdolamente la città mentre gli abitanti stavano celebrando una jatra, una festa ovviamente. La gente del posto, nel frattempo, attesta che fosse al suo tredicesimo tentativo. E Kirtipur è da sempre nota per essere città antimonarchica.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Mentre si sale la scalinata verso la città vecchia, possiamo vedere la pietra su cui uno dei generali più potenti del Re Shah perse la testa dopo essere stato catturato in battaglia. La gente del posto, si dice sputi ancora su questa pietra.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">A Kirtipur si festeggia Indrayani Jatra, la celebrazione di una delle Ajimas, dee madri che proteggono la valle di Kathmandu, e una delle feste più importanti della città celebrata sia dai Buddhisti sia dagli induisti. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La festa della dea Indrayani fa parte del Nhegan Jatra o Satgaule Jatra, che significa festa celebrata in sette luoghi diversi: Kirtipur, Panga, Nagaun, Satungal, Machhegaun, Joshi Gaun e Lohokho.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Durante il periodo di Ratna Malla, la festa veniva celebrata per sugellare la fratellanza tra questi sette diversi luoghi che erano aree di confine. Il festival era un modo per legare la gente di questi sette posti ed</span><span style="font-family: arial;"> è legata a una leggenda.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Si dice che un demone risiedesse a Kirtipur e si cibasse degli esseri umani che vivevano nel villaggio. Quindi, un membro di ogni casa veniva sacrificato per il benessere del villaggio. Arrivò un giorno il turno di una vecchia coppia. A quel tempo venne a casa loro un principe bisognoso in cerca di riparo. La coppia gli diede rifugio per la notte e quando lui seppe che uno di loro avrebbe dovuto offrirsi al demone per essere ucciso per il benessere della popolazione, il principe chiese alla coppia di lasciarlo andare al suo posto. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il principe in realtà era la dea Indryani che col suo potere uccise il demone aiutando il villaggio a liberarsi di lui. La festa viene celebrata ancora oggi in ricordo di quella vittoria, dove sempre il bene vince sul male.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">E’ una festa che celebra fratellanza e unione, infatti persone provenienti da aree diverse e di caste diverse si occupano dell’organizzazione dell'Indrayani Jatra (Shrestha, Maharjan, Kapali, Mali e Khadgi, tra le altre) si riuniscono e ciascuna ha una responsabilità specifica nel festival.</span><span style="font-family: Cambria;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Quest’anno l'inizio di questo festival che in realtà dura una settimana, sarà venerdì 22 dicembre.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQJRd3N7afPFQumjOw-0vDdQdWs9KIFggcvJ7E0MDUtVeczeT_QgAEegpsFSLh3-fUir1tTtsL3Hj0Wx3YWMo7cZoqI2T0GiyDjNbW3Zwp85v_O-AEvS9O6kml15VsYR9nz6so6odR4N44ONbOkad2I37Isc4d-w1n0Wu_JZEMyZoOwVhosDnO/s1280/indrayani%20jatra%20kirtipur3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQJRd3N7afPFQumjOw-0vDdQdWs9KIFggcvJ7E0MDUtVeczeT_QgAEegpsFSLh3-fUir1tTtsL3Hj0Wx3YWMo7cZoqI2T0GiyDjNbW3Zwp85v_O-AEvS9O6kml15VsYR9nz6so6odR4N44ONbOkad2I37Isc4d-w1n0Wu_JZEMyZoOwVhosDnO/w200-h113/indrayani%20jatra%20kirtipur3.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: arial;">La città vecchia di Kirtipur è costruita attorno al tempio Uma Maheshwor, un tempio dedicato a Shiva-Parvati situato in cima alla collina. In questi giorni di dicembre, l'Himalaya solitamente è oscurato da uno strato di polvere e inquinamento che si erge sopra Kathmandu. Nel frattempo, nella città vecchia di Kirtipur sono ammessi solo veicoli privati, conferendole un'atmosfera molto più pulita rispetto alla capitale. Le travi scolpite del tempio sfoggiano incisioni erotiche parecchio esplicite. Molte raffigurano posizioni acrobatiche fantasiose, spesso con più persone. E’ un tempio tantrico. E si dice che solo le caste sacerdotali comprendano e sanno come eseguire i rituali tantrici.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Durante il festival, l’effigie di Indrayani sta fa il giro della città, attraverso gli stretti vicoli, trasportata da dozzine di uomini ubriachi, su di un voluminoso carro di legno ricoperto di rami di ginepro, lalupatey rossi e calendule. Mentre le donne invece le girano in tondo attorno con brocche di aila (liquore di riso Newa).</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCKClOzBBfNG2vflvWLXXDa5MfNtSbo5QgsziG_UuR2Hc_BoG9BX-hrOJeHUzvLmTXsftp7JAtO6el50CMkk90KxnHun7fZCxgcBo_WUSOdX4x3rDfXWEl-V8bM6t1xy2IawGW2U3tMJQSuwE_K6Z5oi8eSYpBlkwpwOYRk9cDIQ51BQ2CjRaH/s1024/indrayani%20jatra%20kirtipur.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCKClOzBBfNG2vflvWLXXDa5MfNtSbo5QgsziG_UuR2Hc_BoG9BX-hrOJeHUzvLmTXsftp7JAtO6el50CMkk90KxnHun7fZCxgcBo_WUSOdX4x3rDfXWEl-V8bM6t1xy2IawGW2U3tMJQSuwE_K6Z5oi8eSYpBlkwpwOYRk9cDIQ51BQ2CjRaH/w200-h133/indrayani%20jatra%20kirtipur.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">Il carro di Indrayani è preceduto e annunciato da cimbali e tamburi, e seguito da quello più piccolo che trasporta Ganesh e entrambi devono dirigersi in un punto preciso segnalato nella piazza principale della città. Gli abitanti di Kirtipur si mettono in fila per osservare i festeggiamenti. Ci sono bandierine colorate ovunque e venditori ambulanti di palloncini e zucchero filato</span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Le donne si mettono in fila, con vassoi d'argento pieni offerte (prasad) da portare alla dea. Tutti si accalcano attorno al carro, spingendo per avere la possibilità di toccare con la testa i suoi piedi o di racimolare un tocco di vermiglio dalla base della statua della dea, con cui si apporranno la tika sulla fronte. Prima che vengano fatte le offerte, i rami che sono di buon auspicio devono essere ben legati al tetto del carro e poi le offerte vengono lanciate tra la folla. Riuscire a raccogliere qualche offerta sarà di buon auspicio e porterà una grande fortuna.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjquo9TLbbMSB6rRtPq5iDBCV_OJmcq_jY8R_PRxzV0osuV0uXpchlaBzipW6XWO78cdxEX8bNR0ohTpF3agUQA8jA-04fiFjXKrPcNOiXL9OGw6upQIFaQ3nmyH8lu9b8BXEuDzmSNRvHQ-XHrgRqUie8LhPunXbGI7K3s22Cq54I_DJWT9RTh/s1024/indrayani%20jatra%20kirtipur2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjquo9TLbbMSB6rRtPq5iDBCV_OJmcq_jY8R_PRxzV0osuV0uXpchlaBzipW6XWO78cdxEX8bNR0ohTpF3agUQA8jA-04fiFjXKrPcNOiXL9OGw6upQIFaQ3nmyH8lu9b8BXEuDzmSNRvHQ-XHrgRqUie8LhPunXbGI7K3s22Cq54I_DJWT9RTh/w200-h133/indrayani%20jatra%20kirtipur2.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">A questo punto il carro di Indrayani viene nuovamente spostat</span><span style="font-family: arial;">o per essere portato in un'altra parte della città per ricevere altre offerte.</span><span style="font-family: arial;"> </span><span style="font-family: arial;"></span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Alla fine della giornata viene sacrificato un bufalo e la testa viene gettata nella vasca pokhari di Kirtipur per ringraziare Indrayani di aver permesso ai cittadini e alla città di averla portata in giro per questa festa</span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Kirtipur 44600, Nepal27.6630019 85.2774207-0.64723193617884434 50.121170699999993 55.97323573617885 120.4336707tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-37384425303286097482023-11-10T07:30:00.004+01:002023-11-15T10:28:42.838+01:00festival di Tihar<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Siamo nel periodo del festival di Tihar, e mi pare il caso di raccontare un po' in cosa consiste questo festival, che è il secondo festival più importante del calendario Nepalese</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il festival delle luci è uno dei più importanti festival Hindu perché è dedicato non solo agli esseri umani e agli Dei ma anche ad altre forme di vita come ad esempio gli animali proponendosi di augurare benessere, lunga vita e prosperità per tutti. Durante il festival tutte le case delle città e dei villaggi sono illuminate con innumerevoli lucine e lampade a olio decorate che brillano durante tutta la notte.</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYLZlgyqVEpDbtpcMUh1H3GNn-UpEhumYkkDD6xTof-jOE258OWd22MdGKSG7FFpDKLoHoDvkS14OTxKSoWSEEBu1LG1wETi00MLfl4VmHQ9UwSF820aylCK2WID-dkzVzidvY/s1600/Tihar-festival-of-lights5.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYLZlgyqVEpDbtpcMUh1H3GNn-UpEhumYkkDD6xTof-jOE258OWd22MdGKSG7FFpDKLoHoDvkS14OTxKSoWSEEBu1LG1wETi00MLfl4VmHQ9UwSF820aylCK2WID-dkzVzidvY/s1600/Tihar-festival-of-lights5.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Nel Tihar nepalese di solito gli ultimi due giorni coincidono con il Deepavali, molto festeggiato in India, che dedica un giorno alle celebrazioni in onore di Laxmi e l’altro alla benedizione dei fratelli per augurare loro lunga vita.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">La Dea Laxmi è la moglie dell’onnipotente Vishnu, ha avuto origine dall’oceano, di solito è raffigurata su un fiore di Loto e il suo veicolo è il gufo. Nel terzo giorno del festival allo scoccare della mezzanotte si dice che lei faccia un giro attorno al mondo a cavallo del suo gufo per vedere che la sta pregando.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Ovviamente una leggenda che racconta di come questa festività sia diventata così importante. Un tempo un Re era arrivato al suo ultimo giorno in vita e sapeva che a breve sarebbe morto. Il suo astrologo gli disse che un serpente sarebbe arrivato e lo avrebbe portato via. Lui però non voleva morire e chiese all’astrologo cosa avrebbe potuto fare per scampare al suo destino. Gli venne consigliato di dormire alla luce di tante lampade ad olio accese attorno al letto e di decorare tutto il suo palazzo con altre lampade durante il giorno della Laxmi Puja così la Dea Laxmi avrebbe parlato al serpente e gli avrebbe detto di non far morire il Re. Fu così che accadde che il serpente venne convinto da Laxmi. Il Serpente portò il Re da Yama Raj, il Dio della morte e degli inferi e gli disse che non era ancora giunta la sua ora. Quando Yama Raj aprì il suo libro mastro dove erano scritti gli anni di vita delle persone e gli anni che gli restavano, il serpente corresse lo zero rimasto al Re scrivendoci un 7 davanti così il Re ebbe altri 70 anni di vita, così quando Yama Raj controllò lo lasciò in vita.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">La tradizione racconta che da allora si iniziò a celebrare Tihar come festa dell’altro mondo e festa di Laxmi.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Quest'anno Laxmi Puja si tiene nel secondo giorno di festa</span>. Questo dipende dal calendario Nepalese e dalla consulta del Bramini e degli Shamani. a bellezza di questi festival è che ogni hanno cambiano. <div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Ma vediamo di raccontarvi in cosa consistono questi giorni di festa.</span><div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il primo giorno di festa è conosciuto come Kag Tihar o Kag Puja o Kag Parva ed è dedicato ai Corvi. Il Corvo è una sorta di portavoce degli inferi, il messaggero della morte e nella mitologia Indù è spesso simbolo di pena e tristezza. In Nepal i corvi sono sacri e non possono essere uccisi perché una leggenda narra che un tempo il corvo bevve l’acqua della vita, quindi divenne sacro. In questo giorno questi uccelli vengono venerati, viene offerto loro cibo. Le famiglie al mattino presto preparano un piatto per le offerte fatto di foglie pieno di cibo da offrire ai corvi prima che qualsiasi componente della famiglia faccia colazione.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwWYjknW1H29DfJGPdEFeZyIPY8DoApDvHr0dNK2g00C6U4-Ga1wjE217-KvyY3DW2KbGhVHE_xeM4WSZb92cQcFT88cgnSDXDPDrCcSeHoWUW0NVFtdc_U3a4HGz6hmHhzAvR/s1600/Tihar-festival-of-lights3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwWYjknW1H29DfJGPdEFeZyIPY8DoApDvHr0dNK2g00C6U4-Ga1wjE217-KvyY3DW2KbGhVHE_xeM4WSZb92cQcFT88cgnSDXDPDrCcSeHoWUW0NVFtdc_U3a4HGz6hmHhzAvR/s1600/Tihar-festival-of-lights3.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il secondo giorno di festa è detto Kukur Tihar o Kukur Puja (Khicha puja per i Newari). Il giorno dedicato ai cani. Una leggenda narra che Yama Raj, il Dio della morte, avesse un cane come guardiano ai cancelli degli inferi e la gente pensa che il cane sia un suo messaggero. Il cane è anche il veicolo del temibile Bhairab, il Dio della distruzione. In questo giorno i cani vengono benedetti con la tika sulla testa e gli viene messa una ghirlanda di fiori intorno al collo. Ai cani vengono date inoltre delizie da mangiare e vengono riveriti in questo che è il loro giorno di festa.</span></div><div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAmo5dUSuQcxYzTM0IDZIK0hxqniuncxFpQx90wW2Fh80OUjSLJ4fPV-L6nv6HBWkfdYcYlFu8rTZHf78zvWmWiQu-7brhSgDy3Y5nEkE-PonDUN_MrKcUZFYOei3R2B4-zHbb/s1600/Tihar-festival-of-lights4.jpg" width="200" /></span>Questa notte si festeggia la Laxmi Puja in cui viene<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"> venerata la Dea Laxmi e si crede che lei venga a far visita le persone che la pregano, dando loro benedizioni e portando loro benessere e lunga vita. Nei giorni precedenti le case sono state pulite, riordinate e addobbate con luci e lanterne. La sera una piccola porzione all’esterno delle case fuori dalla porta viene dipinta con dell’argilla rossa e viene posta una lampada accesa. Viene fatto un percorso da qui alla stanza delle preghiere dove è posto il salvadanaio delle offerte che tutti i Nepalesi tengono in casa in onore di Laxmi e che è conservato con cura per quando la famiglia ne avrà veramente bisogno. Tutta la casa è illuminata con le lampade e le luci che sono appese su tutte le porte e su tutte le finestre. Laxmi viene pregata e invocata con i rituali tradizionali e quando la Puja è finita in casa si inizia la festa. </span></div><div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="129" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie_zK_IOyURtyyYeDDLX-hKqqWUssRG6Aa-lSqnUuRFf4jI5_B9A1CLr_C-LYgTO9sMLxRhy57X6_jBxHXUL3ojIiAo6JQAixGvY4qaSRFh7nLZlWV2oD0DSZBhM511vb7sUOZ/s1600/Tihar-festival-of-lights1.jpg" width="200" /></span>A partire da questa notte i cortili delle case e le vie si animano di festa. Questi giorni sono famosi per Deusi ani Bhailo e luci e fuochi d’artificio. Deusi e Bhailo sono le canzoni tradizionali che vengono cantate solo durante questo festival. La gente, ma soprattutto i ragazzini e le ragazzine fanno visita alle case dei vicini cantando queste canzoni e ricevendo in cambio doni e piccole mance oppure frutta, riso e selroti, un tipo particolare di pane fatto di zucchero e farina di riso. Di solito i maschietti cantano canzoni Deusi e le femmine Bhailo.<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il terzo giorno vengono venerate e benedette le vacche (Gaj). </span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAmo5dUSuQcxYzTM0IDZIK0hxqniuncxFpQx90wW2Fh80OUjSLJ4fPV-L6nv6HBWkfdYcYlFu8rTZHf78zvWmWiQu-7brhSgDy3Y5nEkE-PonDUN_MrKcUZFYOei3R2B4-zHbb/s1600/Tihar-festival-of-lights4.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Di prima mattina le si benedice con la tika sulla fronte e con una ghirlanda di fiori attorno al collo. Le vacche vengono nutrite con frutta e delizie. La vacca è considerata simbolo della madre degli uomini, simboleggia il benessere ed è l’animale più sacro per gli induisti. La vacca è inoltre l’animale nazionale del Nepal. </span>Per i Newa oggi è il primo giorno dell’anno secondo il calendario Newari ed è considerato un giorno propizio nel calendario Bikram Sambat.</div><div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">In questi giorni si celebra anche la Maha Puja che per la popolazione di etnia Newa è il giorno del loro capodanno. E' una </span>preghiera che loro fanno per se stessi. I Newari benedicono e invocano la vita facendo una Puja a se stessi per l'inizio del nuovo anno. Per gli induisti avviene invece nel giorno dei Buoi, il quatro.</div><div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il quarto giorno Ox Tihar, è molto particolare perché vengono fatte Puje diverse a seconda del gruppo etnico e del background culturale di appartenenza. La maggior parte della gente fa la Guru Puja. Festeggia la giornata del bue. I buoi vengono benedetti con tika e ghirlande e vengono nutriti a festa. I fedeli di Krishna invece fanno la Gobhardan Puja. Fanno una piccola montagnola fatta di sterco dove posano poi dell’erba e poi fanno una Puja che sta a simboleggiare quando Krishna alzo la collina gobhardan e salvò milioni di persone e di vacche dall’inondazione. </span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4mVQGshuQsk9Vh_ZrqzgEQyjNgetgKKqbj555UCfxRQpvH31Bs8Yu28Y8k0gGX238JxZHvipCGcQV50gLRvaojKEGTb6AdA4bvC4vXI9Is6Q7mo8XBFVtAIPb4oeShxQ1hRnj/s1600/Tihar-festival-of-lights.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4mVQGshuQsk9Vh_ZrqzgEQyjNgetgKKqbj555UCfxRQpvH31Bs8Yu28Y8k0gGX238JxZHvipCGcQV50gLRvaojKEGTb6AdA4bvC4vXI9Is6Q7mo8XBFVtAIPb4oeShxQ1hRnj/s1600/Tihar-festival-of-lights.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il quinto e ultimo giorno del festival di Tihar è noto come Bhai Tika, il giorno in cui le sorelle benedicono i fratelli con la tika rossa sulla fronte per augurargli lunga vita e per ringraziarli della protezione che le danno. In cambio i fratelli fanno loro dei doni o danno loro delle mance. </span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Gli astrologi di solito comunicano il giorno prima alla radio nazionale a che ora le sorelle dovranno dare la loro benedizione perché in Nepal per ogni cosa c’è un’ora propizia ;). Le sorelle inoltre confezionano per i fratelli delle particolari ghirlande fatte con un fiore molto duraturo che avvizzirà dopo circa due mesi e che sta a simboleggiare le loro preghiere per la lunga vita dei fratelli.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Qui finisce il festival di Tihar, cinque giorni di preghiera, colori, tradizioni in onore di Laxmi, dell’aldilà e dell’amore fraterno.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">ecco qui il calendario della festa di quest'anno 2023</span><br /><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">11 novembre è il giorno dei corvi o Kaag Tihar</span></div><div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">12 novembre è il giorno dei cani o Kukur Tihar e quest'anno anche Laxmi Puja</span><br /><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">13 novembre è il</span><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"> giorno delle vacche o Gaj Tihar </span><br /><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">14 novembre è il giorno dei buoi o Guru Puja</span><br /><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">15 novembre è il giorno della Bhai Tika</span></div></div>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-29910457371720578362023-10-09T08:30:00.000+02:002023-10-09T11:08:44.782+02:00festival di Dashain<span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Arriva il Dashain, il
festival più importante del Nepal, celebrato da tutta la popolazione
indipendentemente dalla casta di appartenenza. Dura una quindicina di giorni e
viene festeggiato anche in India nelle comunità del Dajerling, Sikkim, Ovest
Bengala e in Bhutan.</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwtSj1D1lKTggH92E9JQknVxANvA3chWlFQ0teWjlXkipcivU-zGMjAB37DASONepshdjWNBaHu1gJ0OPTvCt62svbYgS2zXsA_8EwD5jvcT6FQE6GXDvUtGXRvdbzenHl6MhJ/s1600/dashain_tika.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwtSj1D1lKTggH92E9JQknVxANvA3chWlFQ0teWjlXkipcivU-zGMjAB37DASONepshdjWNBaHu1gJ0OPTvCt62svbYgS2zXsA_8EwD5jvcT6FQE6GXDvUtGXRvdbzenHl6MhJ/s1600/dashain_tika.jpg" width="200" /></a></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Queste i giorni salienti delle cerimonie che si tengono durante il festival che solitamente si tiene all'inizio del mese di ottobre:</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">1° giorno –
Ghatasthapana (15/10/2023)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Fulpati (21/10/2023)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Maha Astami (22/10/2023)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Maha Nawami (23/10/2023)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Vijaya Dashami (24/10/2023)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Ultimo giorno
- Kojagrat Purnima (28/10/2023)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il festival
che celebra tutte le manifestazioni della Dea Durga, cade durante il mese di
Kartik nel calendario Bikram Sambat, solitamente tra il mese di settembre e
ottobre del nostro calendario a seconda del calendario lunare, più o meno prima
del raccolto del riso. E’ un festival in cui tutte le famiglie si riuniscono e
in cui coloro che sono lontani o all’estero tornano a casa per stare in
famiglia.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">E’ una festa
che ha origine dalle antiche tradizioni animiste e tantriche legate al periodo
del raccolto del riso e alla mitologia Induista.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6taHddTz_o7w5sUuH-ZgxItdDUO6F9UFGSAOsVM180FTBKWNVzezv7YqDILPiZU0YOIHtLye-SMuN4HzS-N4ecalQb7oAzABExG1741ic2RfphJw0apxHroVPpVMJx5Rm3Sle/s1600/dashain1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6taHddTz_o7w5sUuH-ZgxItdDUO6F9UFGSAOsVM180FTBKWNVzezv7YqDILPiZU0YOIHtLye-SMuN4HzS-N4ecalQb7oAzABExG1741ic2RfphJw0apxHroVPpVMJx5Rm3Sle/s1600/dashain1.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Dashain
commemora la grande vittoria degli Dei sugli spiriti maligni. Una di queste
vittorie è raccontata nel Ramayana, dove il Dio Ram dopo una cruenta lotta
sconfisse e annientò Ravana, il crudele Re dei Demoni. Si racconta che il Dio
Ram ebbe successo in battaglia solo quando la Dea Durga venne invocata e
evocata. La celebrazione del festival glorifica il trionfo del bene sul male
simboleggiato dalla Dea Durga che uccise il terribile Demone Mahisasur che
terrorizzava la terra con le sembianze di bufalo indiano. I primi nove giorni
del Dashain simboleggiano i nove giorni di lotta con Mahisasur. Il decimo
giorno ricorda quando Mahisasur venne sconfitto e gli ultimi cinque giorni
simboleggiano le celebrazioni fatte per la vittoria con la benedizione della
Dea Durga. Durante il Dashain la Dea Durga viene pregata come Dea Madre.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">In
preparazione al festival tutte le case vengono scrupolosamente pulite, decorate
e spesso ritinteggiate come invito alla Dea Madre cosicché possa far visita
alla casa e portare buona fortuna e benedizione.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGWmdazB4e1wDNvax8FLuiD268FxTqfXdB6h9aX3Z1C-lUNf-Vhj2whQtEpjCA8N6Ld1A1T-AUgDkIG36Q2EUb8YIXRInD7Z6qF81e4kMhLBMs8V_oKUbChMkX-SDaKOP0C4XD/s1600/dashain2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGWmdazB4e1wDNvax8FLuiD268FxTqfXdB6h9aX3Z1C-lUNf-Vhj2whQtEpjCA8N6Ld1A1T-AUgDkIG36Q2EUb8YIXRInD7Z6qF81e4kMhLBMs8V_oKUbChMkX-SDaKOP0C4XD/s1600/dashain2.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">I primi nove
giorni del Dashain sono chiamati Navahratri e in questi giorni vengono fatti
antichi riti tantrici. In Nepal la forza della vita è personificata nella
energia divina e nel potere della donna, raffigurato dalla Dea Durga nelle sue
varie forme. Tutte le divinità che sono emanazioni di Durga sono conosciute
come Devis, ognuna con aspetti e poteri diversi. Nella maggior parte dei templi
la divinità è rappresentata come un sacro kalash, una sorta di vaso intagliato
o come una divinità con tante braccia che impugna armi. Durante questi nove
giorni la gente rende omaggio alla Dea.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il primo
giorno è chiamato Ghatasthapana, che letteralmente vuol dire preparazione del
vaso. Il Kalash, il vaso che simboleggia Durga con immagini della Dea di
fianco, viene posto nella stanza delle preghiere. Il Kalash è riempito con
acqua santa e coperto di sterco di vacca in cui vengono seminati dei semi
d’orzo o grano. Viene preparato un terraglio, un piccolo rettangolo di sabbia e
terra, e il Kalash viene posto al suo centro. Il tutto viene seminato. Il rito
del Ghatasthapana viene fatto in un momento propizio che viene indicato dagli
astrologi e il bramino invoca la Dea Durga affinchè benedica il recipiente con
la sua presenza. Vengono invocate le Astha-Matrikas, le divinità tantriche e le
Nava Durga, le personificazioni o emanazioni della dea Durga a cui il festival
è consacrato. La stanza in cui viene posto il Kalash viene detta "Dashain
Ghar" (Ghar vuol dire casa). Generalmente le donne non hanno accesso alla
“Dashain Ghar” durante la Dashain Puja. Un bramino o il patriarca di famiglia
tutte le mattine e tutte le sere di ogni giorno del festival fa una Puja al
Kalash. Tutti i giorni il Kalash e il terraglio attorno vengono bagnati con
acqua santa e si ha l’accortezza di fare in modo che il tutto sia illuminato
alla luce diretta del sole.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkOA0hrPOiwRV_Yxj8llFpuI0BnfHw1ERXQpCmT5CPsThgeZp_UJ71szpSUEUxVPqG1zjp_MHBwA8204c27Rf7mRFPPrdED6UGoVMXwy2QifqMD4nm9_3xch-7e3bKYqHC1TlE/s1600/dashain4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkOA0hrPOiwRV_Yxj8llFpuI0BnfHw1ERXQpCmT5CPsThgeZp_UJ71szpSUEUxVPqG1zjp_MHBwA8204c27Rf7mRFPPrdED6UGoVMXwy2QifqMD4nm9_3xch-7e3bKYqHC1TlE/s1600/dashain4.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Le donne
sposate reciteranno mantra per quindici giorni e si prenderanno cura delle
divinità.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Questi semi
germoglieranno in dieci giorni e i loro germogli, filamenti di erba gialla,
vengono detti “Jamara” e simboleggiano il raccolto. I “Jamara” saranno di buon
auspicio e verranno posti sul capo dei membri della famiglia come “tika”,
benedizione, il decimo giorno della festa.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il giorno di Fulpaati, circa il 7° o il 6° a seconda del calendario, la “Jamara” viene portata dal palazzo reale della città
di Gorkha, che sta a 169km a nord ovest della Valle di Kathmandu. Una
processione con la “Jamara” e altri oggetti utilizzati per fare la “tika”,
viene condotta da Gorkha a Kathmandu in tre giorni di cammino e in questo
giorno molti dei dignitari del governo aspettano il suo arrivo a Rani Pokhari
nel tardo pomeriggio. Nella parte vecchia della capitale e in Hanuman Doka vi
sono processioni e parate delle bande musicali e militari.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Maha Asthami, è il giorno dei sacrifici degli animali a Durga e Kali.
Le Dee dei templi di tutta la Valle avranno in dono centinaia di sacrifici: dai
polli alle papere, dai capretti ai bufali. La notte dell’ottavo giorno è detta
“Kal Ratri”, la notte nera (Kalo vuol dire nero), in cui vengono fatti i
sacrifici nei templi, nelle caserme,negli antichi palazzi e ovunque andranno
avanti sino all’alba. In Hanuman Doka a Kathmandu per tutta la notte si tengono
le Puje. In tutte le case vengono sacrificati animali e verranno salmodiate
Puje tutta la notte. Il sangue che simboleggia la fertilità verrà offerto alle
Dee. Le carni verranno portate a casa e cucinate come "prasad", cibo
sacro e benedetto dagli Dei. Questo cibo verrà in parte offerto alla divinità
tutelare della casa e poi distribuito a tutti i membri della famiglia. Cibarsi
di queste carni sacre è considerato di buon auspicio.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNNdng69PL9XNNa-imME2LnZT5m9JDcIhPQhng7PlixFW-VN7i6-wUzgvDZbnVbg6MtsCRHig08D8Xfzmq3Vh-0TqXFVbbcYB0RRsFwxKE9FUWGrs_9JgqVkkiENR_OupHSOvd/s1600/dashain.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNNdng69PL9XNNa-imME2LnZT5m9JDcIhPQhng7PlixFW-VN7i6-wUzgvDZbnVbg6MtsCRHig08D8Xfzmq3Vh-0TqXFVbbcYB0RRsFwxKE9FUWGrs_9JgqVkkiENR_OupHSOvd/s1600/dashain.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">I sacrifici
continuano anche giorno successivo, Maha Navami. Le famiglie visiteranno i vari
templi della Valle. Il Tempio di Taleju in Hanuman Doka viene aperto al
pubblico una volta l’anno proprio in questo giorno e migliaia di fedeli
verranno a rendere omaggio alla Dea Taleju dall’alba fino al crepuscolo. In
questo giorno si tengono i sacrifici ufficiali da parte dell’esercito
all’interno del Kot, il cortile di Hanuman Doka. Questa cerimonia ai nostri
occhi cruenta, può essere seguita anche da noi occidentali. Molti animali, per
la maggior parte bufali, vengono uccisi a centinaia in onore di Durga per avere
la sua benedizione mentre le parate militari si esibiscono con le loro bande
musicali. Quando la cerimonia è finita Hanuman Doka è totalmente ricoperta di
sangue. In questo giorno viene pregato anche il Dio della Creatività Vishwas
Karma, l’architetto, l’ingegnere e il “designer” dell’Universo, tutte le
fabbriche, i veicoli, i macchinari che ci aiutano nella vita vengono benedetti,
vengono quindi fatti sacrifici anche per le automobili, i camion addirittura
per gli aerei affinché Durga protegga loro e i loro occupanti dagli incidenti
in cui potrebbero incorrere durante l’anno. La cosa per noi è alquanto
bizzarra, ma decisamente interessante. Al massimo in Italia si assiste alla
processione delle auto alla Madonna di Caravaggio per la benedizione...</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il giorno di “Vijaya Dashami”, verrà data la “Jamara e la “tika”, la benedizione fatta da una mistura a base
di riso, yogurt e polvere rossa. La “tika” verrà preparata dalle donne.
Questo giorno è molto importante perché è proprio oggi che tutti gli
appartenenti alla famiglia ci tengono ad essere riuniti a casa per ricevere la
benedizione della famiglia. Le sorelle più vecchie benediranno con la “tika” i
fratelli più giovani e i parenti auspicando fertilità e longevità per l’anno a
venire. Il rosso simboleggia il legame di sangue che unisce le famiglie. Allo
stesso tempo le sorelle più vecchie faranno regali ai fratelli più piccoli o
daranno loro una mancia, la “Dakshina”. La cerimonia della “tika” dura cinque
giorni, giorni in cui si starà in famiglia a festeggiare mangiando, bevendo,
giocando a carte.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">La festa di
Dashain finisce con la notte di luna piena, dopo più o meno 15 giorni di festa. Questa
notte è detta “Kojagrat Purnima” o “Kojagrata” che vuol dire “essere
risvegliati”. Lakshmi, la Dea del benessere, dell'abbondanza e della luce,
viene invocata in questo giorno e i fedeli si fanno visita l’un l’altro.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="line-height: 115%;"></span><span face=""calibri" , "sans-serif"" style="line-height: 115%;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">In Nepal, la festa di Dashain è spesso l’unica
occasione in cui ci si scambiano regali, abiti nuovi e in cui le famiglie più
povere possono consumare dei pasti a base di carne.</span></span></div>
rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-75712106679349991782023-09-18T08:00:00.000+02:002023-09-18T16:56:35.426+02:00Teej Festival<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">E' arrivato Haritalika Teej, la più importante festa
femminile del mondo induista, e le città iniziano progressivamente e pian piano a
riempirsi di colori.</span><br />
<br />
<div style="text-align: right;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXczmE-xBWqYrVsPctu6NfkEjqGdiWUXO27fv6HOp4INkPMFJW9PjruN4GQ5kms3LjcYqPbce-lrZCeth1fIvWYKpaK3R9lWqHTg8YkscKnyaH65p55V3f_DVJDOKgmQtGs7n8/s1600/teej0.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="147" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXczmE-xBWqYrVsPctu6NfkEjqGdiWUXO27fv6HOp4INkPMFJW9PjruN4GQ5kms3LjcYqPbce-lrZCeth1fIvWYKpaK3R9lWqHTg8YkscKnyaH65p55V3f_DVJDOKgmQtGs7n8/s200/teej0.jpg" width="200" /></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Gli uomini che fino a qualche tempo fa prendevano in giro le
donne che mangiavano il “Dar”, hanno incominciato a partecipare anche loro ai
festeggiamenti e Teej è diventata una festa di famiglia, un’occasione per stare
insieme e festeggiare la donna.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Secondo la tradizione nei tre giorni di festival le donne
sposate indossano meravigliosi saree rossi, i chhadke tilari (gioielli
tradizionali), i braccialetti di vetro colorati e festeggiano mangiando Dar.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Le neo spose si attengono al rituale e per la festa non
bevono neanche una goccia d’acqua seguendo la leggenda che dice che bere acqua
durante teej equivale a bere il sangue del proprio sposo.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKCLKbAg7coPjtOe8V7w9L5CBVRMOv8aL-BI1hnD_7FhiYfhCUMkrWXzwRPOxFFkXYSi_jphgpb4LlQytzaImbBpGxMuKaz2m2HyCfpDCYpJtsgu_OC5ILNs1SlLtCVh-MRPum/s1600/teej2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="115" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKCLKbAg7coPjtOe8V7w9L5CBVRMOv8aL-BI1hnD_7FhiYfhCUMkrWXzwRPOxFFkXYSi_jphgpb4LlQytzaImbBpGxMuKaz2m2HyCfpDCYpJtsgu_OC5ILNs1SlLtCVh-MRPum/s200/teej2.jpg" width="200" /></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Oramai però, non sono più solo le donne sposate che tengono
viva questa tradizione. Ragazze di tutte le età e condizione hanno iniziato a
celebrare questa “festa della donna”, anche se resta tradizionalmente legata al
matrimonio, e stanno man mano modificando il significato stesso di teej che va
ad essere sempre più simbolo della donna in se, finalmente indipendente.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Oggi tutta la valle di Kathmandu è in festa. Le donne
visitano i templi di Shiva nel paese e vanno a benedirsi a Pashupathinath e a
Kumbheshwar a Patan.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZRfZa11hZiWa5Vw4-fg3Sn55itRTfkrS8gHorteDjsnifA0e3SNElCROdIGYHfJY4nypb-XKOj8Hcqz0CnofFtaYTFemuPlkylTXPwGkCcRfdflB2lsf6ET2noIGQaReJ9PQq/s1600/teej1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="99" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZRfZa11hZiWa5Vw4-fg3Sn55itRTfkrS8gHorteDjsnifA0e3SNElCROdIGYHfJY4nypb-XKOj8Hcqz0CnofFtaYTFemuPlkylTXPwGkCcRfdflB2lsf6ET2noIGQaReJ9PQq/s200/teej1.jpg" width="200" /></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">I tre giorni di festival in cui le donne sposate pregano per
la prosperità del proprio matrimonio e per la salute e longevità del proprio
maito e le donne single pregano per avere uno sposo o un futuro felice sono
chiamati ‘Dar Khane Din’ il primo giorno, ‘fasting day’ il secondo e ‘Rishi
Panchami’ il terzo giorno in cui c'è la Teej Puja.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Tutto il festival è dedicato a Parvati la moglie di Shiva
affinché sia di buon auspiscio per la famiglia, i figli e purifichi le anime e
i corpi di tutti i fedeli.<o:p></o:p></span></div>
rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Katmandu 44600, Nepal27.7172453 85.323960527.6047838 85.162599 27.829706799999997 85.485322tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-3429352179718508902023-08-31T08:00:00.002+02:002023-09-01T12:15:02.801+02:00Gai Jatra Festival<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">"Saparu" più comunemente detto "Gai Jatra" è noto come "Cow Festival", la festa delle vacche, viene celebrata di solito nel mese di Bhadra (Agosto-Settembre) a seconda delle fasi lunari nel calendario Nepalese, ed è uno dei festival più belli e importanti che si tengono a Bhaktapur, cittadina medioevale culla della cultura nella Valle di Kathmandu. </span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggrB8ARf-IV6PlcIjq_4Jxc1xc27wW19xqDPSIP9kjxYeRAskwQMP11ajKOe6P5MQrUQgRYszjDSx1OS2eFFh-nxAqWGzndjh9KPcfwueJgS4wkhsxcSjnk-bG1Iah0WxnC3vp/s1600/gai+jatra3.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggrB8ARf-IV6PlcIjq_4Jxc1xc27wW19xqDPSIP9kjxYeRAskwQMP11ajKOe6P5MQrUQgRYszjDSx1OS2eFFh-nxAqWGzndjh9KPcfwueJgS4wkhsxcSjnk-bG1Iah0WxnC3vp/s200/gai+jatra3.jpg" width="200" /></span></a><span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Le famiglie che durante l'anno hanno perso i parenti o i propri cari vanno in processione nelle strade delle città, travestiti con maschere grottesche o con le loro vacche decorate e addobbate in memoria dei loro defunti. I bimbi si travestono da vacche. Ma perché le vacche? La vacca notoriamente traghetta le anime in paradiso.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Vengono organizzati svariati spettacoli comici in tutto il paese, spesso di satira politica, ma anche epica.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Si crede che sia stato il re Pratap Malla a inventarsi il festival durante il il suo regno per aiutare la la moglie a superare il lutto per il proprio figlio morto prematuramente. Da allora la tradizione continua tutti gli anni in tutto il paese.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">E' interessante per i viaggiatori osservare queste singolari parate e coglierne il significato, capire come una nazione intera impara a sdrammatizzare la morte e a conviverci.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Questo è uno dei festival più famosi del Nepal e ha origini antichissime nei tempi in cui la gente ancora temeva e venerava Yamaraj,"il Dio della morte". La popolazione Newa lo chiama Sa Paru dove Sa sta per vacca. Comunque l’utilizzo del nome Gai Jatra sta ad indicare che questo festival ha preso piede nel medioevo al tempo del regno dei Malla. Da allora l’appellativo Gai Jatra è diventato simbolo di un bel mix tra antico, medievale e tradizione.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOE03ddd0c8keb_O_1XnKZ78SNBXln_V0vwyg28UsYxMP8ZOFxtj9wlcfAkHNQPc6f5-bIUm7kIHgX_cDIIJOUnN_p5YQQyDgHpPyetlCYGkAeLSKMHjiA6SQtmfiPq_IHi_z/s1600/gai+jatra.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqOE03ddd0c8keb_O_1XnKZ78SNBXln_V0vwyg28UsYxMP8ZOFxtj9wlcfAkHNQPc6f5-bIUm7kIHgX_cDIIJOUnN_p5YQQyDgHpPyetlCYGkAeLSKMHjiA6SQtmfiPq_IHi_z/s200/gai+jatra.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Secondo la tradizione che si perde nella notte dei tempi, qualsiasi famiglia che ha perso un parente durante l’anno appena trascorso può partecipare a una processione lungo le strade di Kathmandu con una vacca al guinzaglio. Detta così a noi può sembrare un po’ strano ma teniamo presente quanto sia sacro questo animale per la cultura indù. Chi non riesce ad avere una vacca può sostituirla con un giovane che sia però travestito vacca. La vacca è appunto l’animale domestico più venerato nel mondo induista e si crede che questo animale aiuti i parenti defunti ad arrivare in paradiso. Le famiglie portano inoltre in processione un palanchino costruito con canne di bamboo, opportunamente decorato e vestito con oggetti e abiti appartenuti al defunto, la cui foto viene porta sulla sua sommità. Questi palanchini detti Taha-Macha rappresentano di fatto la persona che non c’è più. La processione è seguita da tipiche danze, dette Ghintang Ghisi accompagnate da musicanti e suonatori locali.</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6vt7ean43JR3OLs0wgpoxOevCZh9Ij2TmREX5qb_QnKvJcHhFWSPMlQcKWFMh6oa9iurzJ3IpQGZ84Oa702auxoII-wL7oMrh9kIP1PjqxFeIWVgRRUnq8LC1BVIX_9QdO9W9/s1600/gai+jatra1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6vt7ean43JR3OLs0wgpoxOevCZh9Ij2TmREX5qb_QnKvJcHhFWSPMlQcKWFMh6oa9iurzJ3IpQGZ84Oa702auxoII-wL7oMrh9kIP1PjqxFeIWVgRRUnq8LC1BVIX_9QdO9W9/s200/gai+jatra1.jpg" width="200" /></span></a><span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Storicamente si narra che quando il re Pratap Malla perse suo figlio, sua moglie, la regina rimase scioccata. Il Re era disperato nel vedere in che condizioni si era ridotta la sua regina e nonostante tutti i suoi sforzi non fu in grado di alleviare il dolore della moglie. Il suo più grande desiderio divenne allora quello di rivedere splendere il sorriso sulle labbra della sua amata. Fu allora che il Re annunciò che chiunque sarebbe riuscito a farla sorridere avrebbe avuto una lauta ricompensa.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Durante il festival di Gai Jatra, la processione delle vacche si tenne davanti alla regina affranta dal dolore. I partecipanti iniziarono a ridicolizzare e a prendere in giro i personaggi più importanti e più in vista della società. Alla fine quando ogni ingiustizia sociale e ogni loro malefatta fu resa nota, messa in piazza e ridicolizzata senza alcuna pietà, la regina non poté fare a meno che sorriderne. Fu così che il Re Pratap Malla ne fece una festa nazionale.</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0NzdtjiTT5f9YXYZvwxkJg3szeW0cQ05i6zaFJotUDZqjapc3SfPPxm8OW6ssUknmOJ52rjkSG57kJVONaa0wZ3u_rnE3NzKSbBtNrnDs5NOSANeg9rgsIDBql-uzTS77qggx/s1600/gai+jatra2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0NzdtjiTT5f9YXYZvwxkJg3szeW0cQ05i6zaFJotUDZqjapc3SfPPxm8OW6ssUknmOJ52rjkSG57kJVONaa0wZ3u_rnE3NzKSbBtNrnDs5NOSANeg9rgsIDBql-uzTS77qggx/s200/gai+jatra2.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">La sera, quando la processione è finita tutti i partecipanti indossano maschere e si travestono per quanto loro possibile, giocano, cantano, si prendono in giro e si divertono fino a tarda notte. Il tutto è anche un modo appunto per prendersi un po’ gioco anche della morte, per accettare le cose così come vengono e divertirsi. Infondo l’induismo insegna che qualsiasi cosa faccia l’uomo durante la sua vita, </span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">è comunque fatta in funzione di una futura vita, dopo la morte.</span>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Bhaktapur, Nepal27.6710221 85.42981970000005327.6428986 85.389479200000054 27.699145599999998 85.470160200000052tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-21694904486896397392023-04-10T08:30:00.005+02:002024-01-20T15:11:06.648+01:00Bisket Jatra Festival arriva con capodanno<p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">Il 10 Aprile è iniziato il festival di Bisket Jatra nella città di Bhaktapur </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI7qAv0Y8Jp1pQRqAryvON4998YmiZhTOvYIIumPUkF5CP1ov2SUMKPJlmE4oFk_ECTtbKSXBp9nh8rmfR-rRoJ4T0vR85AzzzO5L7Uq3ev6uHzDhv3q0CjGS7iY0kZ3mFyh5w/s729/Biska-Jatra-NT-17.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="486" data-original-width="729" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI7qAv0Y8Jp1pQRqAryvON4998YmiZhTOvYIIumPUkF5CP1ov2SUMKPJlmE4oFk_ECTtbKSXBp9nh8rmfR-rRoJ4T0vR85AzzzO5L7Uq3ev6uHzDhv3q0CjGS7iY0kZ3mFyh5w/w200-h133/Biska-Jatra-NT-17.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: arial;">Questo festival risale al tempo dei Lichchhavi e viene celebrato soprattutto a Bhaktapur per la durata di circa 9 giorni e storicamente si svolge nel periodo che segna la fine e l’inizio del nuovo anno Nepalese. Il Festival celebra anche Basanta, l'arrivo della primavera. Come tutte le feste e come tutti i luoghi in Nepal è legato alla storia e a delle leggende che stanno a simboleggiare sempre la vittoria del bene sul male e la prosperità per il luogo dove è celebrata. <o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">E' uno dei più grandi rituali che si tengono a Bhaktapur, e vienne chiamato anche Chyacha Gunhuya Jatra, che vuol dire festa di otto notti e nove giorni.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">Il primo giorno del jatra, cioè cinque giorni prima dell'inizio del nuovo anno nepalese è chiamato Ratha-yatra.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">I rath sono la simbolizzazione nepalese dei carri. E i carri coronati dal signore Bhairab del tempio di Bhairavanath, e dalla dea Bhadra kali, sua compagna, </span><span style="font-family: arial;">patrono di Bhaktapur e </span><span style="font-family: arial;">vengono trascinati a forza per le strade della città segnando l'inizio del jatra.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;"><span>L'inizio del festival è conosciuto anche con il nome di Kohanbijyayegu o Dyo Kohan Vijakegu nella lingua newari, che significa discendente o venire giù, questo perché si crede che le divinità scendano sulla terra lasciando il loro troni celesti. Le effigie di Bhairab e Bhadrakali vengono poste sui rispettivi carri. La festa inizia quando un uomo che impugna la spada reale, simbolo del re, si siede sul carro di Bhairab o detto anche Bhairava. Poi il carro, con un tiro alla fune guidato dai fedeli, viene conteso in una direzione o in quella opposta dalle due fazioni della città. </span>Il tiro alla fune determina in quale metà della città andrà per prima il carro. Si ritiene che la presenza del carro rappresenti un Darsana, una manifestazione o “mostrarsi” della divinità Bhairab a quella metà della città. Per cui gli uomini della metà inferiore della città cercano di tirare il carro fuori dalla piazza di Taumadhi dentro e lungo la via Bazaar a sud e poi a ovest fino al Tekhaco twa. </span><span style="font-family: arial;">Le persone della città alta invece cercano di tirarlo fuori dalla piazza lungo la via Bazaar a nord e ad est nella loro metà della città fino a piazza Dattatreya. Questa lotta del tiro alla fune è la parte più pericolosa dell' evento che ha reso questa festa una delle feste più pericolose al mondo.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">I cittadini di Bhaktapur credono che la metà della città che si conquisterà i carri avrà prosperità e fortuna.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRaTL-BL0gbWc8vfIH7i59sulRiOZPpKKHyveM_6SmqVjX6rDnEB_pqx9NdHyTYCygoZvoKr1bKBDDMVb4h-n0Cm7HzMu8nFBJmJVbtpd3yUn9CeyT9XtahAbdqUMnONu1HgN6/s768/Biska-Jatra-NT-2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="513" data-original-width="768" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRaTL-BL0gbWc8vfIH7i59sulRiOZPpKKHyveM_6SmqVjX6rDnEB_pqx9NdHyTYCygoZvoKr1bKBDDMVb4h-n0Cm7HzMu8nFBJmJVbtpd3yUn9CeyT9XtahAbdqUMnONu1HgN6/w200-h134/Biska-Jatra-NT-2.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">Il Giorni seguenti, 11 e 12 Aprile, sono detti Sunyadin e Skyakotyako, sono giorni di preghiere e sacrifici. Nel secondo giorno si fa una puja, nel terzo giorno invece c'è un sacrificio. Il giorno è detto </span><span style="font-family: arial;">Syakotyako, il che significa che si possono sacrificare degli animali, e dove la tradizione vorrebbe che un grosso bufalo venisse sacrificato nella casa del Dio Bhairab di Lakaulachhen tole.</span><div><span style="font-family: arial;">La processione continua con le effigi delle divinità induiste che si crede scendano in città dai loro troni celesti.</span><span style="font-family: arial;"> </span></div><div><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">il 4° giorno, il 13 Aprile, è dedicato alla Puja di Gokarnath Taladamfo (Pottery Square), tra l'altro questo giorno è l’ultimo giorno dell’anno Nepalese secondo il calendario Vikram Sambat. La mattina presto viene eretto un palo alto 25 metri detto lingo, il Lyo Sin Dyo, su una base di pietra a Pottery Square e la sera ne viene eretto un altro a Khalna tole conosciuta tra i locali come Yosinkhel, che ha l’effige di Indra, divinità vedica, il guerriero che ha ucciso il serpente Vrtra, il costrittore. Oggi inizia anche il Jatra per la dea Dumaju</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">Il 5° giorno, il 14 Aprile è il Navavarsha, il primo giorno dell’anno nepalese. Con la cerimonia del Lingo Jatra viene tirato giù il Lyo Sin Dyo il palo di Yosinkhel, che era stato eretto il giorno precedente e che sta a simboleggiare la caduta del male di fronte al bene. </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">La deposizione del palo sacro è nota anche come</span> S<span style="font-family: arial;">atruhanta jatra, che significa la festa dell'uccisione del nemico. È opinione comune che chiunque assista alla caduta del palo assisterà anche alla "caduta" simbolica dei suoi nemici.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">Dopo la caduta del Lingo si formerà una fila di devoti in attesa del loro turno per pregare a Lashin Khel, dove l'ipnotizzante musica delle comunità Newari catturerà l'energia positiva dentro di te. Lo stesso giorno vengono tirati giù anche i carri di Bhairab, Bhadra kali e Dumaju.</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: arial;">Questa rappresentazione ricorda la leggenda di epoca Malla che narra che il re era costretto a trovare continuamente un nuovo marito per la figlia principessa, in quanto ogni volta, dopo la prima notte di matrimonio, la sposa lo trovava morto. </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 16.866666793823242px; margin: 0cm 0cm 10pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2sUltXPx04IOWVVzbuSALIuraNUzETNs0hWGyRzJUvQ1hrajJMpbiNqW3UNlsJqRjoOmDSecmb08PCUtu5Lnf57uEy91H8WaGat0QyVgZblAATGztBYSOOzwRdcqpNCJ12QWJ/s768/Biska-Jatra-NT-8.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="768" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2sUltXPx04IOWVVzbuSALIuraNUzETNs0hWGyRzJUvQ1hrajJMpbiNqW3UNlsJqRjoOmDSecmb08PCUtu5Lnf57uEy91H8WaGat0QyVgZblAATGztBYSOOzwRdcqpNCJ12QWJ/w200-h133/Biska-Jatra-NT-8.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: arial;">Accadde che il figlio di una anziana donna fosse stato scelto come sposo e la madre, preoccupata per le sorti del figlio chiese consiglio a una anziana signora, che suggerì al figlio di non addormentarsi durante la notte. Fu così che lo sposo restò sveglio e nella notte vide uscire dei fili rossi dalle narici della principessa, che si tramutarono in pericolosi serpenti costrittori. Prima che questi diventassero grandi, lui li uccise tagliandoli a metà, spezzando il corso di questi funesti eventi, portando finalmente gioia e prosperità alla città dando finalmente inizio a una stirpe di vincitori. Questo evento è simboleggiato dall’abbattimento del palo di 25 metri addobbato con dei nastri rossi che simboleggiano i serpenti. Si seppe poi che l’anziana donna consigliera, altri non fosse che Badrakhali, la consorte di Bhairab.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Fu così che da allora si iniziò a celebrare il Bisket Jatra, </span><span style="font-family: arial;">che prende il nome da una translitterazione di bisya jatra, dove "bi" si riferisce a un serpente gigante e "sya" significa uccidere.</span></div><div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">I re Malla poi hanno accresciuto l'importanza del Bisket jatra aggiungendo dei carri in onore di Bhairab e Badra Kali e altri eventi che celebrano Mahalaxmi e Mahakali nel 6° giorno del jatra, in cui</span><span style="font-family: arial;"> c’è poi un incontro/scontro tra i carri di Bhairab e Bhadrakali vicino a Taumadhi Tole, che sta a simboleggiare l’unione tra il maschile e il femminile che genererà fertilità per il nuovo anno.</span></div><p><span style="line-height: 16.866666793823242px;"><span style="font-family: arial;">Inoltre nel 6° giorno, il 15 aprile a Thimi, un villaggio a 10 minuti da Bhaktapur, si celebrano altre due feste che fanno sempre parte del Bisket Jatra, il Balkumari Jatra/Sindoor Jatra e il Bode Jatra. Anch’esse due processioni. Mentre a Bhaktapur verranno portati in festa i carri di Mahalaxmi e Mahakali</span></span></p><p><span style="font-family: arial;">Il 7° giorno, il 16 aprile, del festival si celebrano il Brahmayani e il Maheshwari jatra. Insieme a questo, Bhaktapur adora tutte le divinità locali e ne decora i templi.</span></p><p><span style="line-height: 16.866666793823242px;"><span style="font-family: arial;"></span></span></p><p><span style="font-family: arial;">Successivamente nell'8° giorno, Dyo Sogan Biyegu, il 17 Aprile vengono mostrati pubblicamente i dipinti e le effigi delle divinità. Anche la gente del posto le espone fuori dalle loro case.</span></p><p><span style="font-family: arial;">L'ultimo 9° giorno è l'ultimo giorno di festa, il 18 Aprile, tutte le divinità vengono ricollocate al loro posto nei loro templi, inclusi Bhairab e Bhadrakali. Mentre il Lyo Sin Dyo eretto a pottery square viene deposto per stabilire la fine della jatra.</span></p><p><span style="line-height: 16.866666793823242px;"><span style="background-color: black; font-family: Lora, serif; font-style: italic; letter-spacing: 0.15000000596046448px; text-align: center;">All photos: AMIT MACHAMASI</span></span></p></div>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.comBhaktapur, Nepal27.6710221 85.4298197-0.63921173617884719 50.273569699999996 55.98125593617884 120.5860697tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-23354399146446039902023-03-31T08:00:00.001+02:002023-03-31T17:38:57.195+02:00festival di Seto Machhendranath<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Oggi è il terzo giorno di Seto Machhendranath noto anche come Janabaha Dyo, un festival che dura 3 o 4 giorni a seconda del calendario e che si tiene nella capitale per celebrare la divinità bianca (Seto) di Machhendranath.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">10 giorni prima dell’inizio della festa il comitato dei guthi (per semplificare una sorta di comitato dei dignitari) inizia la costruzione del carro su cui verrà portata la divinità in processione, i 9 membri del guthi, prima della costruzione del carro, riceveranno tutti la benedizione di Jana Baha Dya (Seto Machindranath) che si prenderà cura di loro e della loro famiglia.<br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8gQ2jjbEzPrjAc-3r5SAzZdzOneKJ_LT_k_aUHs_zi8SD0rTIrJXUoBrswnknuX8cAdjr8AQVPC4EqCXAUnwGgcvBr6ah7U43VSPcPjsAwHiEZACgjanh_xufLKztE_m5iDc7RwbmSsjfB-9MzAl2jOizRmhJWVmqcrvWjoCT1Ah6IJy8Qg/s220/seto%20machhendranath%20temple.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="165" data-original-width="220" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8gQ2jjbEzPrjAc-3r5SAzZdzOneKJ_LT_k_aUHs_zi8SD0rTIrJXUoBrswnknuX8cAdjr8AQVPC4EqCXAUnwGgcvBr6ah7U43VSPcPjsAwHiEZACgjanh_xufLKztE_m5iDc7RwbmSsjfB-9MzAl2jOizRmhJWVmqcrvWjoCT1Ah6IJy8Qg/w200-h150/seto%20machhendranath%20temple.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span><p></p><span style="font-family: arial;"><span>Ci sono numerosi miti sul motivo per cui viene celebrata la festa. Per molti, la celebrazione segna semplicemente la fine dell'inverno e l'inizio della primavera e delle stagioni piovose. Ma la gente del posto a Jana Bahal, il tempio dove è custodito l'idolo di Seto Machindranath, ha le sue leggende. La più popolare ha a che fare con Yamaraj, il dio della morte e la sua visita a Swyambhunath (di questo vi ho raccontato anche <a href="http://www.iltettodelmondo.com/2022/01/seto-machhendranath-bath-il-bagno-sacro.html " target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">qui</span></a> </span>quando vi ho narrato del bagno sacro della divinità che si tiene a gennaio)</span><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Secondo questa storia, il Dio Seto Machhindranath apparve in uno stagno vicino all'attuale Ranipokhari, durante il regno di Yaksha Malla. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">E la leggenda narra più o meno questa storia: <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaXfuVPQHReI4K7mf2iONkI0KqM7r6zGFvZErWNkGYUhrpvX4TPZHUmB-wi_XtOqLcnxrJ90rOvJdGEFR0wyhrJsl8Wvc84SFRxo5kFkKS8xF77ovZSTFngYeQ0_qg-WfhyqhiCtl1Y9mXPKwnbFO5g5nAAXziu4WjH-Db4cJvbd-XSkVDbw/s275/setomachhendranath1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaXfuVPQHReI4K7mf2iONkI0KqM7r6zGFvZErWNkGYUhrpvX4TPZHUmB-wi_XtOqLcnxrJ90rOvJdGEFR0wyhrJsl8Wvc84SFRxo5kFkKS8xF77ovZSTFngYeQ0_qg-WfhyqhiCtl1Y9mXPKwnbFO5g5nAAXziu4WjH-Db4cJvbd-XSkVDbw/w200-h133/setomachhendranath1.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">Avendo sentito molto parlare di Swayambhunath e dei suoi poteri mistici, Yamaraj, il Dio della morte, venne a visitare il luogo sacro per poter andare anche lui in paradiso un giorno. Mentre tornava indietro, il re, con l'aiuto del suo sacerdote tantrico, catturò il Dio della morte e chiese che lo rendesse immortale in cambio della sua libertà. Yamraj stesso, un dio mortale, disse al re che non poteva dare a nessuno quel potere. Il re non lo lasciò andare. Yamraj convocò quindi Arya Awalokiteshwara, un Bodhisattva manifestazione del Buddha, per liberarlo dal re.<o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il Dio, di colore bianco, emerse dall'acqua dello </span><span style="font-family: arial;">stagno vicino a Ranipokhari </span><span style="font-family: arial;">e disse al re che né Yamaraj né lui potevano concedergli l'immortalità. Il Dio gli disse anche di costruire un tempio dove si incontravano i fiumi Kalmati e Bagmati. "Chiunque visiti il tempio vivrà a lungo, questo è tutto ciò che posso fare", si dice che il Dio abbia detto al re, che non avrebbe avuto altra scelta che liberare Yamaraj.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRJcpoB88Za7OUj-bq3hiQkHz0KTX4DLfVuuhbV-alpm0iH4BWC-jPmv9-u_Kkr4vHuikUsDwTRMUflli2cr7xndWStGN8qxtda1tImI9a5wvYI5QFNe2LUvpo3fXafr-dBDX178vpoStwYjmREgID_DlTTEIPWmZz13V_gPnOgmHDas4-Rg/s800/seto%20machhendranath3.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="800" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRJcpoB88Za7OUj-bq3hiQkHz0KTX4DLfVuuhbV-alpm0iH4BWC-jPmv9-u_Kkr4vHuikUsDwTRMUflli2cr7xndWStGN8qxtda1tImI9a5wvYI5QFNe2LUvpo3fXafr-dBDX178vpoStwYjmREgID_DlTTEIPWmZz13V_gPnOgmHDas4-Rg/w200-h120/seto%20machhendranath3.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: arial;">Disse anche al re di organizzare un ratha yatra ogni anno per tre giorni a partire da Chaitra Sukla Ashtami (mercoledì scorso) in modo che potesse andare a casa di coloro che non avrebbero potuto muoversi, a causa della disabilità o rimanere più a lungo nelle loro case e per che fossero benedetti. Da allora, la processione si svolge ogni anno dallo stesso luogo in cui il Dio si è mostrato al re Yaksha Malla.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Durante la festa, l'idolo di Seto Machhindranath viene rimosso dal suo tempio a Jana Bahal che si trova a Kel tole tra Ason e Indra Chowk nel centro di Kathmandu e portato su un palanchino a Durbar Marg da dove inizia la vera e propria processione. Lì viene messo sul carro costruito dai guthi a forma di torre su quattro ruote.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVzAG6PX7RvaNTziiKYaFH3yIhn-75PQdRBpb0vIORxctOLWqWFRKViSSkZxEBzCELw56850qy-1jAUyaSj9OKzNDfTh8I_PR27gxqyCdK1B7f1m1DodST5JI_gktn1LlEXjFUsJHM2HBoM039PBvKeBAi9U73fKB9FN2RPArj3ACxm1-xOw/s1024/seto%20machhendranath2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="1024" height="124" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVzAG6PX7RvaNTziiKYaFH3yIhn-75PQdRBpb0vIORxctOLWqWFRKViSSkZxEBzCELw56850qy-1jAUyaSj9OKzNDfTh8I_PR27gxqyCdK1B7f1m1DodST5JI_gktn1LlEXjFUsJHM2HBoM039PBvKeBAi9U73fKB9FN2RPArj3ACxm1-xOw/w200-h124/seto%20machhendranath2.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">Le quattro enormi ruote del carro, ciascuna rappresenta avatar separati di Bhairav. Il carro ha 10 piani, che si ritiene siano le case delle divinità Indra, Barun, Kuber, Agni, Nairithya, Bayubya, Bramha, Mahadev e Narayan.<o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">L'idolo di Seto Machindranath è appollaiato sul primo piano del carro. La sezione, decorata con pietre preziose, dovrebbe essere custodita da altri due idoli, due avatar della dea Tara.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Quando l'immagine viene posizionata sul carro, i musicisti suonano le loro lunghe trombe per annunciare l'installazione. Una parata d'onore cerimoniale viene eseguita dai soldati vestiti con antiche divise.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La folla quindi tira il carro attraverso il centro di Kathmandu accompagnata da bande musicali.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Il primo giorno, il carro viene trainato da Jamal, Durbar Marg attraverso Bhotahiti fino ad Asan, dove effettua una sosta notturna</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Il giorno successivo, il carro viene portato a Indra Chok e a Kathmandu Durbar Square, dove fa la sua seconda tappa.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Il terzo giorno, viene trascinato attraverso Maru e Chikan Mugal fino a Lagan all'estremità meridionale della sezione storica di Kathmandu. Lì la processione termina dopo che il carro ha fatto tre giri del tempio che ospita la madre di Janabaha Dyo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">I fedeli portano offerte e accendono file di lampade fatte di burro per onorare la divinità ovunque il carro si fermi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Il quarto giorno, dopo una puja speciale, l'idolo viene riportato al tempio. Il carro viene smontato e le parti immagazzinate per il prossimo anno.</span><span style="font-family: Cambria;"><o:p></o:p></span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0दीघा पहलेजा, J P Marg, Kathmandu 44600, Nepal27.7041718 85.3066523-2.3223903459542328 50.150402299999996 57.730733945954235 120.4629023tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-48315320209362013972023-03-20T08:30:00.002+01:002023-03-20T10:12:27.243+01:00il mal di montagna: se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide<span style="color: #6aa84f;"><strong><span face="Arial, Helvetica, sans-serif">ACCLIMATAMENTO E MAL DI MONTAGNA ACUTO<o:p></o:p></span></strong></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU1V53ajJDnPg4Ydh3ZF3e-GRXebQvaC-5Khds2ygeJ4oGXyiDg1z8NtVR7VF3Pv3gcEtYWmXchlWhK7MiId8li9uoqOo8cGX4gjW0a2XPjmOPvVL2DV0qKhkdczxzCI_qdTdk/s1600/baaa+namche.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU1V53ajJDnPg4Ydh3ZF3e-GRXebQvaC-5Khds2ygeJ4oGXyiDg1z8NtVR7VF3Pv3gcEtYWmXchlWhK7MiId8li9uoqOo8cGX4gjW0a2XPjmOPvVL2DV0qKhkdczxzCI_qdTdk/s1600/baaa+namche.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Mi pare interessante scrivere un articolo
sull’Acclimatamento e il Mal di Montagna che può essere d’aiuto a chi vuol fare
trekking sull’Himalaya.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Inoltre, molti viaggiatori sono preoccupati a proposito
delle malattie e della salute quando vanno all'estero e chiedono consigli sulla
prevenzione e sulle terapie. Premesso che questo è un sito di viaggio e che si
deve consultare un medico, vi do dei link ufficiali da consultare su questi
argomenti.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- il sito della principale Associazione di Soccorso Alpino
in Nepal<span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #2c2c2c;">: <a href="http://www.himalayanrescue.org/" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">http://www.himalayanrescue.org/</span></a></span><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Il link di un libro che potete leggere sulla sicurezza in
Alta Quota: Salute in Alta Quota di Jean-Paul Richalet prodotto in
collaborazione con la Associazione per la Ricerca sulla Fisiologia Ambientale<span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #2c2c2c;"> <a href="http://www.alpinia.net/editoria/recensioni/rec_scheda.php?id=231"><span style="color: #6aa84f;">http://www.alpinia.net/editoria/recensioni/rec_scheda.php?id=231</span></a>
</span><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- E sulla salute il link della Civec Clinic di Kathmandu,
che in generale da info sulla salute per i viaggiatori che vanno in Nepa<span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #2c2c2c;">l <a href="http://ciwec-clinic.com/health-information/" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">http://ciwec-clinic.com/health-information/</span></a><o:p></o:p></span></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Le notizie sotto riportate non sono farina del mio sacco,
sono prese da un articolo di Thomas E. Dietz dell’International Society for
Mountain Medicine e tradotte pari pari dal quello che era il sito dell'ISMM e che trovate ora nel sito dell'UIAA qui <a href="https://theuiaa.org/mountain-medicine/" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">UIAA</span></a> che è il sito dell'organo ufficiale mondiale che si occupa della Medicina di Montagna e del Mal di Montagna e che da lumi
sulla sua sintomatologia, la prevenzione e la cura. In <a href="https://theuiaa.org/mountain-medicine/medical-advice/" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">questa pagina</span></a> trovate tutta la documentazione ufficiale sull'argomento da scaricare in più lingue e qui di seguito i due documenti che vi suggerisco di leggere:</span><div>1- <a href="https://theuiaa.org/documents/mountainmedicine/Italian_UIAA__MedCom_Rec_No1_4x4_2008_V1-1.pdf" target="_blank"><span style="color: #93c47d;">Health Rules</span></a> in Montagna</div><div>2- <a href="https://theuiaa.org/documents/mountainmedicine/Italian_UIAA_MedCom_Consenso_Vol2_AMS_HAPE_HACE_2012_V3-2.pdf" target="_blank"><span style="color: #93c47d;">Prevenzione, Sintomatologia e Trattamento</span></a> del Mal di Montagna Acuto (AMS), dell'Edema Polmonare Acuto (HAPE) e dell'Edema Cerebrale Acuto (HACE)<br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<span style="color: #6aa84f;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Acclimatamento</b>:<o:p></o:p></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVLxVdTC6_2vVSQ06m0ZtYItF45nL_9uazqkAqoXcrhDRM9kMGjHw0Cyr79751fbWTGj_ojaNb8f_NUIu_dKCojNjW_b6e6w1OjxJkXAK6PeG6hvQJDg-uAIaxtJei7NoJqw4T/s1600/baaaaaaaaaaaa+khunde.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="129" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVLxVdTC6_2vVSQ06m0ZtYItF45nL_9uazqkAqoXcrhDRM9kMGjHw0Cyr79751fbWTGj_ojaNb8f_NUIu_dKCojNjW_b6e6w1OjxJkXAK6PeG6hvQJDg-uAIaxtJei7NoJqw4T/s1600/baaaaaaaaaaaa+khunde.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’acclimatamento è il processo con cui il corpo cerca di abituarsi
alla graduale diminuzione di ossigeno in altitudine. E’ un processo lento che
richiede da qualche giorno fina a alcune settimane.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Classificazione delle altitudini:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Alta quota: 1500 - <st1:metricconverter productid="3500 m" w:st="on">3500 m</st1:metricconverter><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Altissima quota: 3500 - <st1:metricconverter productid="5500 m" w:st="on">5500 m</st1:metricconverter><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Altitudine estrema: oltre i <st1:metricconverter productid="5500 m" w:st="on">5500 m</st1:metricconverter><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
In termini pratici generalmente non si prendono in considerazione
altitudini inferiori ai <st1:metricconverter productid="2500 m" w:st="on">2500
m</st1:metricconverter>. Ma possiamo dire che la soglia significativa sia quella
dei 3000/3500 m, quota alla quale la maggior parte degli escursionisti e
alpinisti alpini sono abituati.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’esposizione a quote superiori sulle Alpi si limita a tempi
brevi, a volte solo di ore, e scendere a quote più basse nell’arco delle 24h è
la norma. Questo fa si che il pericolo costituito dal mal di montagna sia molto
limitato. Nelle spedizioni e nei grandi trekking himalayani o andini è diverso
perché la permanenza a quote superiori ai <st1:metricconverter productid="3500 m" w:st="on">3500 m</st1:metricconverter> si protrae per giorni
e a volte per settimane e quindi si può incappare nel mal di montagna.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Effetti dell’esposizione all’alta quota:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Alcuni normali e fisiologici cambiamenti avvengono in ogni
persona che vada in quota:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Iperventilazione (respiro più veloce, più profondo o
entrambi)<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Respiro “corto” durante lo sforzo<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Cambiamenti nel ritmo respiratorio notturno<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Frequenti sveglie notturne<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Aumento del volume delle urine (si fa più pipì)<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Salendo di quota attraverso l’atmosfera la pressione
barometrica cala (l’aria però continua a contenere il 21% di ossigeno) con il
risultato di rendere più povero di ossigeno ogni respiro. Per compensare si è costretti
a respirare più velocemente e più profondamente e con lo sforzo questo si fa
più evidente, per esempio camminando in salita. Restare senza fiato è normale
fintanto che, con il riposo, si riprende una respirazione normale.<o:p></o:p></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP4zGSEq7T66EQHrahfrCRS5JHtvc8LJS_Zdkst-Ureo-snF2cCZLpIbOO6Xrm70iIhGdiatRpSZIZ759BVbeD3Cco4KfxVzzDHE3q13XxoyY8uhQA5vApizeNpe1YUGPGIrfV/s1600/baaaaaaaaaaaaa+everesttttt.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP4zGSEq7T66EQHrahfrCRS5JHtvc8LJS_Zdkst-Ureo-snF2cCZLpIbOO6Xrm70iIhGdiatRpSZIZ759BVbeD3Cco4KfxVzzDHE3q13XxoyY8uhQA5vApizeNpe1YUGPGIrfV/s1600/baaaaaaaaaaaaa+everesttttt.jpg" width="133" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’aumento della frequenza respiratoria è di fondamentale
importanza e va assolutamente evitato qualunque fattore che lo deprima (alcol e
certi farmaci tipo i sonniferi). Nonostante il corpo abbia questi meccanismi
compensativi è comunque impossibile ripristinare i normali livelli di ossigeno
nel sangue in alta quota.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La frequenza respiratoria accelerata e protratta nel tempo da
una riduzione dell’anidride carbonica, il rifiuto metabolico della respirazione
che viene espulso dai polmoni. La presenza oltre certi limiti dell’anidride carbonica
nel sangue è il segnale al cervello che innesca l’atto respiratorio e se questa
è bassa l’automatismo della respirazione non parte (la mancanza di ossigeno è
un segnale molto più debole che agisce solo come valvola di sicurezza).
Fintanto che si è svegli non è difficile avere una respirazione cosciente, ma
di notte si instaura un anomalo ritmo respiratorio dovuto all’alternarsi di
questi due segnali contrastanti.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La respirazione periodica consiste in cicli di respirazione
normale che gradualmente rallenta fino ad una breve apnea che può durare 10-15
secondi. Può migliorare leggermente con l’acclimatazione ma non scomparirà fino
alla discesa a quote “normali”. Questo non è mal di montagna. Il respiro
periodico può comunque causare parecchia ansia:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- nella persona che si sveglia di notte nel momento di pausa
respiratoria rendendosi conto che non sta respirando<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- nella persona che si sveglia di notte della fase subito
dopo lo stop in cui è andato in iperventilazione credendo di avere il respiro
corto per edema polmonare<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- nella persona che si sveglia di notte rendendosi conto che
il suo vicino non sta respirando ;-)<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Nei primi due casi basta aspettare qualche minuto e stare
tranquilli fino a che si riprende il ritmo respiratorio, nel terzo caso poco
dopo il vicino supererà lo stop e riprenderà il respiro periodico. L’acetazolamide
(il noto Diamox), di cui vedremo più avanti l’azione, è di aiuto nel regolare questi
meccanismi respiratori.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Forti sconvolgimenti avvengono nella chimica del corpo e nel
bilancio dei fluidi durante l’acclimatamento. Il centro osmotico che rileva la
“concentrazione” del sangue reimposta i suoi parametri con il risultato che il sangue
si fa più denso. Da ciò deriva una diuresi da altitudine, con i reni che
espellono una maggior quantità di liquidi. Le ragioni di ciò non sono state
ancora pienamente comprese ma ne risulta un innalzamento dell’ematocrito
(concentrazione dei globuli rossi) e forse una maggiore capacità di trasporto
dell’ossigeno e un’opposizione alla tendenza alla formazione dell’edema.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
E’ normale in quota urinare più del solito, se non è così
vuol dire che vi state disidratando o che non vi state acclimatando a dovere.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #6aa84f;">Mal di Montagna Acuto</span></b>
(Acute Mountain Sickness - AMS)<o:p></o:p></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKVZejckNODWnJVfxd0NxB1HZ2-GVtKZ1FLCvgIZYtwWWMi7BNzGXlPkoeq7a2ZSWlWpuH7sYPVXnvk2PjsfWRUTAjcLmVOCwSRFnxV8RJbKzWlzzdUpVYI1n9NwM1mnhbW2Vb/s1600/baaaaaaaaaaaaaaaaa+lhotse+da+namcheee.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKVZejckNODWnJVfxd0NxB1HZ2-GVtKZ1FLCvgIZYtwWWMi7BNzGXlPkoeq7a2ZSWlWpuH7sYPVXnvk2PjsfWRUTAjcLmVOCwSRFnxV8RJbKzWlzzdUpVYI1n9NwM1mnhbW2Vb/s1600/baaaaaaaaaaaaaaaaa+lhotse+da+namcheee.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Il Mal di Montagna Acuto è una costellazione di sintomi che
vi segnalano che non siete acclimatati all’altitudine in cui vi trovate.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Salendo il vostro corpo si adatta al decrescere
dell’ossigeno (ipossia) e c’è sempre un’altezza ideale in cui il vostro
organismo è in equilibrio, con buona probabilità sarà la quota alla quale avete
dormito l’ultima notte.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Oltre a questo punto c’è un’indefinita zona di tolleranza in
cui il vostro organismo riesce a sopportare livelli di ossigeno più bassi, se
ne raggiungete il limite superiore appaiono i sintomi di sofferenza da ipossia,
e questo è mal di montagna.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Questa zona di tolleranza si muove con voi. Ogni giorno,
mano a mano che salite, vi acclimatate ad un’altitudine superiore spostando
così verso l’alto anche la vostra zona di tolleranza.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Andate oltre il limite per il quale siete “attrezzati” e vi
ammalerete.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Il primo sintomo, quasi onnipresente, di mal di montagna è
la cefalea e quando uno o più dei seguenti sintomi l’accompagna, a seguito di
una salita a quote superiori ai <st1:metricconverter productid="2500 m" w:st="on">2500
m</st1:metricconverter>, va diagnosticato Mal di Montagna Acuto (AMS):<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- perdita di appetito, nausea e/o vomito<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- fatica e/o debolezza<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- giramenti di testa e/o vertigini<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- difficoltà nel sonno<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Tutti questi sintomi sono stati catalogati secondo la scala
Lake Luise e possono variare dal blando al grave Il mal di montagna acuto è
stato paragonato ad un brutto post-sbronza e, a parte i criteri di valutazione
da addetti ai lavori, ne approfittiamo per introdurre la:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<span style="color: #6aa84f;">REGOLA D’ORO N°1: Se non vi sentite bene in quota è mal di
montagna!<o:p></o:p></span></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
a meno che non ci sia un’altra ovvia ed evidente spiegazione
(come la diarrea)<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Chiunque può cadere vittima del mal di montagna. Questo è
fondamentalmente legato alla fisiologia individuale e al ritmo di salita. Età,
sesso, allenamento o precedenti esperienze in quota non hanno effetti significativi,
alcuni si acclimatano rapidamente e possono salire veloci ed altri non riescono
a star bene nonostante una lenta ascensione. Sfortunatamente non c’è ancora la
capacità di prevedere chi sia più soggetto al mal di montagna.</span><br />
<span style="font-family: Arial;"></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #6aa84f;">Edema cerebrale
d’Alta Quota</span></b> (High Altitude Cerebral Edema - HACE):<o:p></o:p></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5rsHY8ByKcwD3LbEes6J5hb_trWpcAAEr-Ej_MTodVYmKunlu_xEsgcU7RUVNN8GZo89fSnT0VM6M29aPGiiZ0O_C6V3N1ZNTj7ouZgD8fhKRhe3WNqLW_zgT9P9ZuCWPW5PX/s1600/bgggggggggg+alba+sul+cho+oyo.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5rsHY8ByKcwD3LbEes6J5hb_trWpcAAEr-Ej_MTodVYmKunlu_xEsgcU7RUVNN8GZo89fSnT0VM6M29aPGiiZ0O_C6V3N1ZNTj7ouZgD8fhKRhe3WNqLW_zgT9P9ZuCWPW5PX/s1600/bgggggggggg+alba+sul+cho+oyo.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Il mal di montagna è un insieme di patologie, dalle forme
più lievi a quelle che rappresentano una minaccia fatale.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
All’estremo più pericoloso si trova l’Edema Cerebrale, in
cui il cervello si gonfia e smette di funzionare a dovere.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’HACE può svilupparsi molto rapidamente ed essere fatale in
un arco di tempo che può andare dai due giorni alle poche ore.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Le persone in condizioni di edema cerebrale sono spesso
confuse e possono non riconoscere il fatto di essere ammalati.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La caratteristica saliente dell’edema cerebrale HACE è il
modificarsi della capacità di pensare. Può esserci confusione, cambi di
comportamento o letargia, è presente anche una caratteristica perdita di
coordinazione chiamata atassia. E’ uno stato molto simile a una fortissima
sbronza.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Essendo la persona sospetta di HACE difficilmente in grado
di percepire da solo il suo stato, è bene sottoporla a un facile test.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Tracciate al suolo una linea diritta e fate camminare la
persona lungo di essa in maniera che ponga i piedi uno davanti all’altro sulla
linea (come sul filo). Se fa fatica a mantenere la linea, cade o addirittura
non sta in piedi senza aiuto si deve presumere sia affetto da Edema Cerebrale
da Alta Quota.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
E’ tempo di farlo scendere senza indugio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A meno di avere con se una sacca iperbarica
e/o un medico attrezzato la discesa dovrà avvenire immediatamente (anche di
notte) senza aspettare il mattino successivo. Si dovrà scendere possibilmente
fino al luogo dove ha dormito due giorni prima, nell’incertezza o nell’impossibilità
almeno <st1:metricconverter productid="500 metri" w:st="on">500 metri</st1:metricconverter>
di dislivello, 1000 sono meglio.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Le persone colpite da HACE normalmente sopravvivono e
guariscono completamente se scendono molto e in fretta.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Ricordate che la maggior parte dei casi di edema cerebrale
si riscontrano in persone che hanno continuato a salire con sintomi di AMS, da
qui la:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<span style="color: #6aa84f;">REGOLA D’ORO N°2 Mai salire se si hanno sintomi di mal di
montagna!</span></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="color: #6aa84f;"><o:p></o:p></span></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #6aa84f;">Edema Polmonare
d’Alta Quota</span></b><span style="color: #6aa84f;"> -</span> (High Altitude Pulmonary Edema - HAPE):<o:p></o:p></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Hp6uYZlEtRgfkrCT2I5TSLz9Oo6IVodLgRmsxrqjG4EAfiWBqQu_3TmpkcPF5Hc14jPmgltL3LtXICJUkwJzBYglEm4aSFeXLtT1-jdBwicOx0-BUlEhu34ablp4lIMjLr2K/s1600/bggggggggggggggg.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Hp6uYZlEtRgfkrCT2I5TSLz9Oo6IVodLgRmsxrqjG4EAfiWBqQu_3TmpkcPF5Hc14jPmgltL3LtXICJUkwJzBYglEm4aSFeXLtT1-jdBwicOx0-BUlEhu34ablp4lIMjLr2K/s1600/bggggggggggggggg.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Un’altra forma di grave patologia d’alta quota è l’Edema
Polmonare, per capirci travaso di liquidi nei polmoni. Sebbene sia spesso
associato al Mal di Montagna Acuto(AMS) non ne è strettamente correlato e i
classici sintomi AMS possono essere assenti.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Segnali e sintomi dell’Edema Polmonare possono essere
rappresentati da qualunque dei seguenti:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- estrema fatica<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- difficoltà di respirazione a riposo<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- respiro rapido e superficiale<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- tosse, anche con secrezioni rosa o schiumose<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- respiri gorgoglianti o rumorosi<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- petto congestionato<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- labbra o unghie blu o grigie<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- sonnolenza<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’edema polmonare appare normalmente la seconda notte dopo
una salita ed più frequente in persone giovani e allenate. In soldoni l’ipossia
causa la costrizione dei vasi polmonari, questo fa sì che la pressione al loro
interno si elevi drasticamente causando il travaso di liquidi dai vasi nei
polmoni.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Una discesa immediata è la soluzione. A meno di avere con se
una sacca iperbarica e/o un medico attrezzato la discesa dovrà avvenire
immediatamente come per l’edema cerebrale, non aspettate il mattino dopo.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<span style="color: #6aa84f;">REGOLA D’ORO N°3 Se i sintomi peggiorano scendere
immediatamente!<o:p></o:p></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirOFR8X_3JPEquLA67GvI50ACcv-AdVvAQozwqUELcshyphenhyphenCarhHy77M6X_C6vC0tSo6dFvlWeIr9kPqNSxQQ7zBLVH2v9fgwpSBvHOnk88F_oTsCvn8XW-BLazCvXcDLMFnvBJj/s1600/bhhh+everest+nupse+e+lhotse+da+cima+gokyo+ri.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirOFR8X_3JPEquLA67GvI50ACcv-AdVvAQozwqUELcshyphenhyphenCarhHy77M6X_C6vC0tSo6dFvlWeIr9kPqNSxQQ7zBLVH2v9fgwpSBvHOnk88F_oTsCvn8XW-BLazCvXcDLMFnvBJj/s1600/bhhh+everest+nupse+e+lhotse+da+cima+gokyo+ri.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La persona ammalata deve essere trasportata perché lo sforzo
di camminare peggiora la situazione e spesso un edema polmonare grave sviluppa
anche un edema cerebrale.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Una volta scesi a una quota sicura, un paio di giorni di
riposo dovrebbero essere sufficienti per la ripresa. Se tutti i sintomi sono
completamente scomparsi una cauta risalita è accettabile.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’edema polmonare può esser confuso con altri problemi respiratori:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Tosse da alta quota e bronchite sono entrambe
caratterizzate da tosse persistente con o senza presenza di catarro. In stato
di riposo il respiro non è difficoltoso né si manifestano segni di spossatezza,
se disponibile un saturimetro si vedrà che la saturazione dell’ossigeno sarà
normale per quella quota.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Polmonite, può essere difficile distinguerla dall’edema in
base alla sintomatologia ma una volta scesi l’edema guarisce e la polmonite no.
In ogni modo l’edema in quota è molto più comune della polmonite.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Asma, può anch’essa essere confusa ma fortunatamente gli
asmatici sembrano avere una condizione migliore in quota piuttosto che al
livello del mare</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<span style="color: #6aa84f;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Prevenire e trattare
il Mal di Montagna Acuto</b><o:p></o:p></span></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Non sarà mai enfatizzato abbastanza. Se avete sintomi di Mal
di Montagna, NON SALITE ULTERIORMENTE. Salire con i sintomi di AMS significa
peggiorare e mettere a repentaglio la propria incolumità. La maggior parte dei casi
di edema cerebrale sono conseguenza dell’aver violato questa regola. Restate in
quota o scendete finché i sintomi non sono completamente scomparsi. Solo allora
sarete acclimatati e potrete riprendere la salita.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La chiave per evitare il mal di Montagna Acuto è una salita
graduale che dia all’organismo il tempo di adattarsi.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
I tempi di acclimatazione variano da persona a persona e non
è possibile dare regole assolute ma in generale seguire le seguenti
raccomandazioni è la maniera migliore di evitare l’insorgere di seri problemi:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- passare una notte almeno sotto i <st1:metricconverter productid="3000 m" w:st="on">3000 m</st1:metricconverter><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- evitare assolutamente sforzi e affaticamenti nella fase di
acclimatazione, anche se vi sentite in forma procedete al 50% delle energie
disponibili<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- oltre i <st1:metricconverter productid="3000 metri" w:st="on">3000
metri</st1:metricconverter> non si dovrebbe salire di più di <st1:metricconverter productid="500 m" w:st="on">500 m</st1:metricconverter> di dislivello al giorno<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- ogni <st1:metricconverter productid="1000 m" w:st="on">1000
m</st1:metricconverter> passare due notti alla stessa quota<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- l’ideale è dormire più in basso del punto massimo
raggiunto durante il giorno. Ciò non è sempre possibile, soprattutto nelle
valli himalayane, il giorno di sosta diventa così di fondamentale importanza.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Un’eventuale escursione leggera a quote superiori con
rientro al punto di partenza nella giornata di “riposo” è una buona tattica per
prevenire problemi e abituarsi all’altezza.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Cose da evitare<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Qualunque cosa rallenti la respirazione, vari medicinali
possono indurre quest’effetto creando problemi. Chi ha sintomi di mal di
montagna, ma a nostro avviso anche chi sta bene, deve evitare assolutamente:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- alcool<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- sonniferi<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- antidolorifici se non in dosi minime</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #6aa84f;">Trattamenti<o:p></o:p></span></b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNmOvViNqwVNguFP259K5ZnDRdE_9ra7ufIjAFuFEnlXLFaDXEl6C93xNMtrsjkUjePqaML5-rA6b-3vf5WG8W61Up_cO9ez7UQPAFythelBkPUfBRaT4_cfopDNWLz927oM26/s1600/bn+cho+oyooo.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNmOvViNqwVNguFP259K5ZnDRdE_9ra7ufIjAFuFEnlXLFaDXEl6C93xNMtrsjkUjePqaML5-rA6b-3vf5WG8W61Up_cO9ez7UQPAFythelBkPUfBRaT4_cfopDNWLz927oM26/s1600/bn+cho+oyooo.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La base del trattamento del Mal di Montagna Acuto è
rappresentato da: riposo, liquidi e blandi analgesici (aspirina, ibuprofene,
paracetamolo), farmaci che non nascondono un eventuale peggiorare dei sintomi.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Normalmente è sufficiente fermarsi alla quota in cui i
sintomi sono comparsi e riposare, nella maggior parte dei casi uno o due giorni
sono sufficienti a riprendersi, a volte ce ne vogliono anche tre o quattro.
Altrimenti la discesa è sempre la soluzione più rapida ed efficace.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Un dilemma comune è quello posto dalla domanda se il mal di
testa dipende dalla quota o da altro. A parte il fatto che sovente nel mal di
montagna la cefalea è associata ad altri sintomi è facile verificarlo. Se assumendo
uno dei farmaci prima citati e bevendo un buon litro d’acqua la cefalea
scompare velocemente e completamente è molto difficile che il mal di testa sia
dovuto alla quota.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: #6aa84f;">Profilassi<o:p></o:p></span></b></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La profliassi è raccomandata esclusivamente in caso di:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- rapide e forzate ascensioni in quota, ad esempio voli su
Lhasa o <st1:personname productid="La Paz" w:st="on">La Paz</st1:personname> o
Leh o Srinagar<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- trekking a tappe rapide e forzate in quota<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- a persone che sanno di soffrire di AMS<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Altrimenti è decisamente consigliato acclimatarsi alla quota
con liquidi, riposo e salita lenta e graduale.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’acetazolamide (Diamox) è un farmaco che forza i reni a
secernere bicarbonato riacidificando il sangue.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Vengono così bilanciati gli effetti dell’iperventilazione
che si innesca in alta quota nel tentativo di catturare più ossigeno. Questa riacidificazione
agisce da stimolante respiratorio, specialmente di notte, riducendo o eliminando
quella particolare respirazione periodica di cui abbiamo parlato prima.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Pur essendo un valido supporto nella cura del Mal di
Montagna Acuto il suo uso di elezione è preventivo in quanto il suo effetto
principale è quello di accelerare l’acclimatazione in un tempo di 12-24 ore
cosa che invece normalmente avverrebbe in 24 – 48 ore.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Le persone allergiche ai sulfamidici dovrebbero astenersi
dall’assumere l’acetazolamide.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Il più comune degli effetti collaterali è una sensazione di
formicolio o di vibrazione in mani, piedi e labbra, talvolta variazioni nel senso
del gusto. Ovviamente lavorando per l’espulsione dei bicarbonati con l’urina questo
farmaco ha effetto diuretico e farete molta pipì. Tutti questi effetti
scompaiono con la sospensione della terapia.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<span style="background-color: #444444; background: rgb(68, 68, 68); mso-highlight: silver;">La dose
di acetazolamide per la profilassi preventiva è 125-250 mg (a seconda del peso
corporeo) ogni 12 ore iniziando 24 ore prima della salita e finendo due o tre
notti dopo il raggiungimento della massima altezza o con la discesa se questa
avviene prima.</span> Per l’apnea 125mg prima di coricarsi, fino alla discesa.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Miti da sfatare:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- l’acetazolamide nasconde i sintomi.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Non è vero, accelera l’acclimatazione e, se questa si
instaura, i sintomi scompaiono perché non hanno più motivo di esserci. Se avete
ancora difficoltà di acclimatazione avrete ancora i sintomi del mal di
montagna.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- l’acetazolamide protegge dal peggiorare dei sintomi
durante la salita.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Ma non annulla il valore della regola d’oro n°2 e non offre
protezione contro il peggiorare del mal di montagna già in atto.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- l’acetazolamide previene il mal di montagna durante una
salita rapida.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Pur essendo consigliabile il suo uso preventivo in caso di
una forzata esposizione rapida all’alta quota (per esempio volare su <st1:personname productid="La Paz" w:st="on">La Paz</st1:personname> o Lhasa) non si deve
averne cieca fiducia, l’acetazolamide abbassa il rischio, non lo annulla.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- Se si interrompe l’uso dell’acetazolamide i sintomi
peggiorano.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Non c’è effetto “rebound”. Interrompendone l’uso
l’acclimatazione rallenta al suo ritmo naturale. Se il mal di montagna è
presente i sintomi ci metteranno più tempo a risolversi, se non lo è vuol dire
che siete acclimatati, almeno per quella quota.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Estratto di Gingko Biloba. Recentemente alcune ricerche su
quest’estratto, pur non avendo ancora chiarito i meccanismi di azione, hanno
evidenziato la sua capacità di prevenire o ridurre i sintomi del mal di
montagna acuto.<o:p></o:p></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9TL9jt14fXMAFIfYQSfHYE2-KwvM0eUCzsMyL-YuTl6UfoEJ9tyC9wN8xmLBNXjTemDbtpPtgqszaenXkGS4VGlkTcZT_m5PO4NkTxMWOCCv8eYHR3haQppq1XDXu6cTLwvVl/s1600/bpp+gokyo+lake+ice.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9TL9jt14fXMAFIfYQSfHYE2-KwvM0eUCzsMyL-YuTl6UfoEJ9tyC9wN8xmLBNXjTemDbtpPtgqszaenXkGS4VGlkTcZT_m5PO4NkTxMWOCCv8eYHR3haQppq1XDXu6cTLwvVl/s1600/bpp+gokyo+lake+ice.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Questi studi hanno utilizzato un estratto standard
commerciale in dosi di 80-120 mg due volte al giorno a partire da 5 giorni
prima di una rapida salita in quota o all’inizio di una salita graduale.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Qualora insorgessero problemi più gravi, oltre alla discesa
che resta comunque la soluzione ideale, si possono adottare diversi
trattamenti, almeno per guadagnare tempo là dove una rapida discesa non sia possibile.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Il Desametasone è un potente corticosteroide usato per
trattare l’edema cerebrale. Questo farmaco cura i sintomi dell’ipossia e può
risolvere i sintomi di mal di montagna acuto in poche ore, ma non aiuta ad acclimatarsi.
Se si usa questo farmaco è severamente sconsigliato salire di quota prima di
essere certi di essersi acclimatati sul serio.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Lasciamo le scelte farmacologiche ai medici e ci soffermiamo
su due strumenti di grande validità: l’ossigeno e la sacca iperbarica.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
L’ossigeno fa scomparire rapidamente i sintomi del mal di
montagna con un flusso moderato (2-4 litri/minuto via cannula nasale). Possono
essere necessarie varie ore di trattamento, una durata insufficiente può causare
un ritorno aggravato dei sintomi. Il suo costo e la necessità di un minimo di
addestramento lo rendono poco pratico e, là dove disponibile, riservato ai casi
più gravi di edema.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
La sacca iperbarica portatile è una sacca stagna in grado di
contenere una persona che viene portata in pressione attraverso un pompa
manuale. La persona al suo interno si trova a respirare in un’atmosfera pari a quella
che troverebbe circa 1500/2000 metri più in basso. Due ore di trattamento sono
il minimo per ottenere degli effetti ma a volte possono essere richieste molte
ore (di faticoso pompaggio) per portare la persona fuori pericolo. E’ comunque
indispensabile scendere appena possibile.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Riassumendo le cose basilari:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
<span style="color: #6aa84f;">Regola d’oro numero 1 Se non vi sentite bene in quota, è mal
di montagna<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="color: #6aa84f;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Regola d’oro numero 2 Mai salire se si hanno sintomi di mal
di montagna<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="color: #6aa84f;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Regola d’oro numero 3 Se i sintomi peggiorano scendere
immediatamente<o:p></o:p></span></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Quindi i trattamenti:<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- rapida discesa. Porta a remissione dei sintomi.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- permanere alla stessa altitudine. In 24-48 ore si dovrebbe
avere remissione dei sintomi.<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
- permanere in altitudine assumendo acetazolamde. In 12- 24
ore si dovrebbe avere la remissione dei sintomi<o:p></o:p></span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">
Buona salita a tutti!<o:p></o:p></span></div>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-71331847472746429752023-03-06T07:30:00.001+01:002023-03-06T09:48:06.486+01:00il festival di Holi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7IY4xr2My8LalY88iLt5eBJFQxHxIALDBPsqutFTk2sLMMBfeWdg03DXMMWczpF6uzCki6_P87P6XUD7XNE6L2VRYsUpjagRQ8HhTG_YDsDq-0rLDNAmPtClWX-Kz3d5Rd6X2/s1600/holi1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7IY4xr2My8LalY88iLt5eBJFQxHxIALDBPsqutFTk2sLMMBfeWdg03DXMMWczpF6uzCki6_P87P6XUD7XNE6L2VRYsUpjagRQ8HhTG_YDsDq-0rLDNAmPtClWX-Kz3d5Rd6X2/s1600/holi1.jpg" width="200" /></a><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Oggi vi racconto qualcosa del Festival di Holi che nel 2023 nella Valle di Kathmandu avrà il suo culmine domani. </span><div><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">In questa occasione a Kathmandu, Patan e
Bhaktapur la settimana prima, si farà il rituale di “Chir Uthaune”. Chir vuol
dire "vestito" in Sanscrito e il rituale consiste nell’erigere un
palo di bamboo decorato con pezzi di vestiti colorati con un ramo di simal
messo in cima.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">“Chir Uthaune” viene fatto tutti gli anni nel giorno di
Falgun Shukla Asthami. Viene celebrato in Hanumandhoka in Durbar Square,
Basantapur e Sundari Chowk a Kathmandu, in Durbar Square a Patan e in Durbar
Square a Bhaktapur simultaneamente. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCLdq8CD5gSYUqozcJ4SNmjwxzEuEjcP0EdtZsnvY7aBzRqAVDpazIkzg1QwMqtUx_vm3XY0WJCNVnG5DdGqXj7JdIAvCyMxufhfQJ4J61v4kvDqDinUtfGCMtPUL-6ltRJvIJ/s1600/holi.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><img border="0" height="132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCLdq8CD5gSYUqozcJ4SNmjwxzEuEjcP0EdtZsnvY7aBzRqAVDpazIkzg1QwMqtUx_vm3XY0WJCNVnG5DdGqXj7JdIAvCyMxufhfQJ4J61v4kvDqDinUtfGCMtPUL-6ltRJvIJ/s1600/holi.jpg" width="200" /></span></a><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Dopo che il palo è stato eretto la gente ha
gettato polvere rossa al cielo e così ha dato inizio alla settimana di Holi.
Fino a qualche anno fa, quando c’era ancora la monarchia, il palo veniva eretto
anche al palazzo reale Narayanhity e il Re stesso lanciava in aria la polvere
rossa che dava inizio a Holi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il ramo di Simal in cima al palo di bamboo sta a
simboleggiare il Dio Krishna mentre si arrampicava sull’albero di Simal vicino
al fiume dove suonava il suo flauto mentre i vestiti ricordano quelli da lui
rubati alla Gopini mentre faceva il bagno.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx06D3CSCtl9q8u9K1ZWRUts1hYG3IYGFdniaj8ZQIX6Rd5cV2tnx1xeGBZIyNE4FSYOqvONvcc0g1W0UlB9qeWY09Tgj4hNMcLmS06BW0ZlUlxphDUiOazdXTt9Ha3fWqPJYR/s1600/holi-red.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><img border="0" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx06D3CSCtl9q8u9K1ZWRUts1hYG3IYGFdniaj8ZQIX6Rd5cV2tnx1xeGBZIyNE4FSYOqvONvcc0g1W0UlB9qeWY09Tgj4hNMcLmS06BW0ZlUlxphDUiOazdXTt9Ha3fWqPJYR/s1600/holi-red.jpg" width="200" /></span></a><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il rituale si conclude con il Fagu Purnima (il giorno
di luna piena del mese di Marzo) al centro di Tundikhel dove viene bruciato il
palo. Anche qui viene ripresa l’antica mitologia Hindù con un'altra storia che racconta di Prahlad.
Secondo la leggenda Prahlad devoto di Vishnu, figlio del Re demone
Hiranyakashyap, stava per essere bruciato dalla zia paterna Holika in accordo
col padre. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnbxk5LKnxB1NYSjD8hmVE_Li_JNL8q7uWyqfqBg1gsg66WAmNVaCtCnl2W-tZjKTA-OBMQZzo74YIfkkk7fkrSkUKnXH6HgT6p-z8Ia3biLQohBX8rsp2MAeBgFmt8IjMR7Jx/s1600/holi2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><img border="0" height="141" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnbxk5LKnxB1NYSjD8hmVE_Li_JNL8q7uWyqfqBg1gsg66WAmNVaCtCnl2W-tZjKTA-OBMQZzo74YIfkkk7fkrSkUKnXH6HgT6p-z8Ia3biLQohBX8rsp2MAeBgFmt8IjMR7Jx/s1600/holi2.jpg" width="200" /></span></a><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il Dio Bramha le aveva dato una benedizione rendendola immune al
fuoco, e lei prendendo con se Prahlad si gettò tra le fiamme con lui per
ucciderlo. Per intercessione di Vishnu e dato che l’immunità datale da Bramha
valeva solo per le buone azioni, Holika perse il suo potere e bruciò al posto
di Prahlad. Fu così che Holi venne anche celebrato per festeggiare la vittoria
del bene sul male e la morte di questa divinità malvagia viene ricordata con il
palo bruciato.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHclGiXuSats4XFT65lFUpGeZIdSF0LDQHsUBSX3vXwJUnWdeEaKqgNNw9wXz95zjpiPG0jAd5O_nxO_M7OLhihQ895Ebc2zUNL2m6I4Orx1Zw0LVNgO1L4Zc3OBbBdsW3_BUn/s1600/holi4.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHclGiXuSats4XFT65lFUpGeZIdSF0LDQHsUBSX3vXwJUnWdeEaKqgNNw9wXz95zjpiPG0jAd5O_nxO_M7OLhihQ895Ebc2zUNL2m6I4Orx1Zw0LVNgO1L4Zc3OBbBdsW3_BUn/s1600/holi4.jpg" width="133" /></span></a><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">In questo giorno le persone scorrazzano per le strade e in
allegria gettandosi addosso acqua e polvere colorata, soprattutto i ragazzini
hanno grandi scorte di gavettoni e sono soliti prendere di mira chiunque
passi...Ai nostri occhi occidentali può sembrare una sorta di carnevale
induista.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">In questa settimana si usano celebrare anche molti matrimoni
in quanto è considerata molto propizia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Nella regione del Terai, a sud al confine con l’India questo
festival si celebra in pompa magna ma in ritardo circa un giorno.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">Qui uno short video grazie ai ragazzi di <a href="http://www.travel4ever.cz"><span style="color: #6aa84f;">travel4ever</span></a> <br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzQywEU6PPuJevV-AlSs09OZ0ybmd1zVcsU4MPcJAsrsn_xk4aBxMgUbMyxJA2IEndRVPF8g8MRLes' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div></div>
</div>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Hanuman Dhoka, Kathmandu 44600, Nepal27.7046205 85.3074822-0.60561333617884472 50.151232199999995 56.014854336178843 120.4637322tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-75477570435266360652023-02-16T07:00:00.000+01:002023-02-16T10:10:03.043+01:00Festival di Maha Shivahratri<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6BH9ymSUYa-c9GMVA6NLhzI-K54f3J8fzKcqcJaPOsLxiu2oSzq9AMWbmwe8k8pPI5rFGK_wng261FaeHaLtuY89ErQxkSmSPxP2hYsjOGHQrGgKDVMwMANr36zPSMu7q-pH9/s1600/100_0016.JPG" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6BH9ymSUYa-c9GMVA6NLhzI-K54f3J8fzKcqcJaPOsLxiu2oSzq9AMWbmwe8k8pPI5rFGK_wng261FaeHaLtuY89ErQxkSmSPxP2hYsjOGHQrGgKDVMwMANr36zPSMu7q-pH9/s200/100_0016.JPG" width="200" /></a><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">In questi giorni migliaia di pellegrini arriveranno da tutto il Nepal al tempio di Pashupatinath per rendere omaggio a Shiva durante la sua festa più importante: Maha Shivaratri che quest'anno si tiene il 18 febbraio. Il tempio già dalle 3.00 del mattino accoglie i devoti. Quest'anno, la ricorrenza è di sabato, ricordiamo però che il giorno notoriamente dedicato alle Puje per il Dio Shiva è il lunedì, ma si suppone che arriveranno migliaia di persone per la festa.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">I devoti offrono foglie di Bael a Shiva e solitamente in questo giorno mangiano leggeri con frutta e verdura e omaggiano anche i numerosi Sadhu che solitamente popolano questo luogo sacro. </span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">I fedeli canteranno inni e lodi a Shiva fino a notte fonda. Si dice che chi pronuncerà il nome di Shiva con maggior devozione durante questo festival verrà liberato da ogni peccato. Ovviamente per entrare nel tempio c’è una fila chilometrica e all’interno sono ammessi solo i fedeli hindu.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLedp_e8nn6zm5kSv5abg6ZTP9A_e68ZNOotBTNocAoC3Wxm30Zqch4a4Eu2p_8iF-bWleY_nVcnEdG6LhcWWo5t5ISKRp-Ca5-CJfmQHoG0IIg7iMtupSXulmZAiMxAD56-az/s1600/100_0101a.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLedp_e8nn6zm5kSv5abg6ZTP9A_e68ZNOotBTNocAoC3Wxm30Zqch4a4Eu2p_8iF-bWleY_nVcnEdG6LhcWWo5t5ISKRp-Ca5-CJfmQHoG0IIg7iMtupSXulmZAiMxAD56-az/s200/100_0101a.JPG" width="200" /></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Maha Shivaratri simboleggia il matrimonio tra Shiva e Parvati e inoltre si crede che questa sia la notte in cui Shiva danzò il suo Tandava Nritya che fu fonte di creazione e assieme distruzione dell’universo.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Il testo sacro del Puran dice che se i fedeli pregheranno Shiva in questo giorno, verranno assolti da tutti i loro peccati.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Se siete in Nepal non mancate di visitare i luoghi sacri a Shiva perché saranno densi di colori e folklore.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Per info sulla festa nel mondo induista vedete questo sito indiano</span><br />
<a class="external" href="http://www.mahashivratri.org/" rel="nofollow" target="_blank"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif" style="color: #93c47d;">http://www.mahashivratri.org/</span></a>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Katmandu 44600, Nepal27.7172453 85.323960527.6047838 85.162599 27.829706799999997 85.485322tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-45533422387645207132023-02-05T08:30:00.000+01:002023-02-07T10:27:11.345+01:00Swasthani Brata festival<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnKQDKGJvcexWF79o5ms8J8MvFxE7MA31GTtBs0xusEzGPi9rCCrLrPgEPsvsCuIuH_q7a0bRP228pprH8l_6I1j63aVJv1dEfVS65Wuv9iWGvb192KK2_SgroTCwQ1vDD4bjZ/s1600/r.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnKQDKGJvcexWF79o5ms8J8MvFxE7MA31GTtBs0xusEzGPi9rCCrLrPgEPsvsCuIuH_q7a0bRP228pprH8l_6I1j63aVJv1dEfVS65Wuv9iWGvb192KK2_SgroTCwQ1vDD4bjZ/s200/r.jpg" width="200" /></a><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Swasthani Brata si protrae per un mese tra i mesi di Gennaio e Febbraio, scandendo giornate molto importanti per tutto il mondo Hindu in Nepal.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Questo festival inizia la notte di luna piena tra il mese di Poush o Magh, il nono mese del calendario Nepalese e la celebrazione durerà fino alla prossima notte di luna piena detta Magh Shukla Purnima.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Durante questa ricorrenza, ogni sera in casa, viene recitato il Swasthani Brata Katha. Questo testo religioso Hindu, che include varie leggende legate a Swasthani e Shiva, narra anche la storia della creazione del Nuovo Mondo, delle divinità e dei demoni.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5DCCKKMdyWO_IbhrF69cemNwfOw2OJNyswTlhq4l97S9vs5PPOQXr9hAgx9wePuSNH2jf0nqlMA3w5Vy4515hSJ-YK1FuTmcBgUQhXGzG71vaMz-SQBZOpRcmD3idL_IoS-wd/s1600/r1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5DCCKKMdyWO_IbhrF69cemNwfOw2OJNyswTlhq4l97S9vs5PPOQXr9hAgx9wePuSNH2jf0nqlMA3w5Vy4515hSJ-YK1FuTmcBgUQhXGzG71vaMz-SQBZOpRcmD3idL_IoS-wd/s200/r1.jpg" width="200" /></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Alcuni fedeli molto osservanti, durante questo mese, fanno soltanto un pasto al giorno, ma la maggior parte pratica questo “digiuno” solo il primo e l’ultimo giorno di questo mese, ma ogni sera tutti comunque fanno la Puja e le donne sposate pregheranno per il bene dei loro mariti vestendosi di rosso, colore che per loro è sempre di buon auspicio.</span><div>Ovviamente come per ogni festa vi sono molte leggende. <br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">La leggenda più diffusa racconta che la Dea Parvati era stata osservante durante Swasthani e il suo desiderio di avere il Dio Shiva come marito, era stato quindi esaudito. Da qui infatti molte donne celebrano Swasthani per chiedere di avere un buon marito.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Un’altra leggenda narra di Goma, che all’età di 7 anni era stata data in moglie a un settantenne, e che oltre a questa, ebbe svariate sventure, tra cui la fuga del suo primo figlio. Dopo che ebbe osservato digiuno e pregato Swasthani, le sue sventure finirono, suo figlio tornò, diventò poi un Re’ e lei ebbe finalmente una bella vita.</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibmqgj5bD3RET-4z7qVhVbQ02hy65LiMNGBWRaYCDbaUp0QDRhwpIAfkws8ddRuedcwmaf4UAyscBIwiSM1b0eICa8z6cd0ZpcjsX6x-vi0nBlvc9NsysFB9QS-W9AUeHmRDCd/s1600/RTR4M355.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibmqgj5bD3RET-4z7qVhVbQ02hy65LiMNGBWRaYCDbaUp0QDRhwpIAfkws8ddRuedcwmaf4UAyscBIwiSM1b0eICa8z6cd0ZpcjsX6x-vi0nBlvc9NsysFB9QS-W9AUeHmRDCd/s200/RTR4M355.jpg" width="200" /></a></div>
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Al contrario sua nipote Chandrawati, che disonorò la divinità, si ammalò di lebbra sulle rive del Sali Nadi, a Sankhu, un villaggio dietro al colle di Changu Narayan. E solo dopo che lei pregò e fece digiuno, riuscì a guarire e a tornare a una vita normale.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Credendo a questa leggenda migliaia di devoti, tutti i giorni durante Swasthani, rendono omaggio alle divinità sulle rive del Sali Nadi a Sankhu, per avere esauditi i loro desideri.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">I fedeli visitano inoltre i templi delle divinità citate del testo sacro durante tutto il mese per fare offerte e pregare, e ovviamente praticano le abluzioni nelle acque sacre, purificandosi e lavando via il male da se stessi.</span><br />
<span style="font-family: "arial";"></span><br />
<span style="font-family: "arial";">foto @Reuters</span></div>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Bhaktapur, Nepal27.6710221 85.42981970000005327.6428986 85.389479200000054 27.699145599999998 85.470160200000052tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-22138545545964851522022-10-26T20:25:00.005+02:002022-10-26T20:25:58.741+02:00I Mandala a Tihar nella cultura Newa e in quella Mithila<p><span style="font-family: arial;">Nelle comunità di Newa e Mithila, anche i mandala sono una parte importante del festival di Tihar, oltre alle famose luci.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nella maggior parte delle famiglie, i festeggiamenti iniziano al tramonto. Ma prima che le campane del culto inizino a suonare e le luci si accendano, nelle comunità Newa e Mithila, per lo più le donne si impegnano a disegnare mandala, ma seguono metodi e interpretazioni diversi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">In entrambe le comunità, i mandala sono un mezzo di espressione religiosa e culturale e sono sempre presenti in quasi ogni puja, digiuno o celebrazione<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">In ogni religione il mandala ha il suo significato. Nella filosofia buddista, rappresenta il principio e i confini della vita. Spiega come funziona l'universo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nella cultura Mithila, i mandala detti anche aripana erano originariamente disegnati durante Tihar per scopi decorativi, ma nel tempo sono diventati più religiosi e tradizionali<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Vediamo come sono tradizionalmente nelle due culture<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">NEWA</span><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nella cultura newa durante la Maha puja, che si osserva il quarto giorno del Tihar, il mandala disegnato durante la cerimonia rappresenta il corpo umano, che è il tema principale della festa: il culto di sé, inteso come preghiera per se stessi, che è il significato proprio della Puja che si tiene in questo giorno<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">I membri della famiglia, in particolare le donne, puliscono e strofinano il pavimento poi di dispongono i posti a sedere su una stuoia per la puja in modo tale che ogni membro della famiglia abbia il suo posto e il suo mandala.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">All'inizio si disegna la base del mandala usando la farina di riso. Mentre alcune famiglie la usano nella sua forma originale, alcune mescolano la polvere rossa o gialla alla farina. I disegni sono solitamente due triangoli sovrapposti all'interno di un cerchio. Molti tracciano anche vari disegni con modelli disponibili sul mercato, ma è importante sapere che il significato del mandala è evidenziato dai componenti all'interno del mandala stesso piuttosto che dal design<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">il mandala dovrebbe essere formato da tyah (riso secco), soia nera, riso non decorticato, "rato mas" (lenticchie rosse) e "ankhey" (riso non lucidato), in sequenza in cinque cerchi concentrici.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">In particolare, nella cultura buddista Newar, i mandala rappresentano la relazione dei cinque sensi - vista, suono, olfatto, gusto e tatto - con la mente, e sono</span><span style="font-family: arial;"> manifestazione dell'universo dentro di noi che funziona grazie ai cinque elementi della vita: terra, acqua, aria, spazio e fuoco.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLJ810TC_d4uODIp-0GSRldCwDqF6uHBNqGRRKHW8yWRWd6v7hjsenSr8Jvs46ZfhQymQjRNY28_2gK8HxyFex8f_fOak5q7y_0pO33MHpQnOadP75NYvSU-YrgAhaf9RbXRCCD-kAxGoVsQLS1OrG8mB17FiNCYmlBCudWed4FZXD0YvqBw/s1000/mandala2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="527" data-original-width="1000" height="106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLJ810TC_d4uODIp-0GSRldCwDqF6uHBNqGRRKHW8yWRWd6v7hjsenSr8Jvs46ZfhQymQjRNY28_2gK8HxyFex8f_fOak5q7y_0pO33MHpQnOadP75NYvSU-YrgAhaf9RbXRCCD-kAxGoVsQLS1OrG8mB17FiNCYmlBCudWed4FZXD0YvqBw/w200-h106/mandala2.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">Rappresentano anche i cinque Buddha celesti: Vairochana, Akshobhya, Ratnasambhava, Amitabha e Amoghasiddhi.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Questo è per quanto riguarda i mandala disegnati sia durante Mha puja che Bhai Tika. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Alcune famiglie indù durante Mha Puja e Bhai Tika realizzano anche un mandala con cinque cerchi concentrici con potay (polvere di marmo), sinah (polvere rossa vermiglio), dhaan (riso non mondato), fiori e taa: (riso arrostito) adorando i chakra.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ma per Bhai Tika, il disegnare dei mandala è anche legato al mito di che racconta di una sorella maggiore che contratta per la vita del fratello con Yama, il dio della morte. Al centro del mandala, il primo cerchio è costituito da uno stoppino imbevuto di olio. Secondo la leggenda, la sorella aveva chiesto al dio della morte di aspettare che l'olio finisse di bruciare prima di portar con se il fratello, ma lo stoppino non si spense, e Yama dovette andarsene a mani vuote. Queste interpretazioni rendono i mandala più interessanti, anche se sono principalmente usati come un modo per comprendere la spiritualità della propria esistenza.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Al giorno d'oggi, le persone hanno iniziato a usare colori diversi per decorare i mandala, ma indipendentemente dallo sforzo e dal tempo impiegato per realizzarli, la tradizione vuole che vada</span><span style="font-family: arial;">no distrutti alla fine della puja, a significare l'impermanenza di tutta l'esistenza fisica.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">MITHILA</span><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nella cultura Mithila si utilizzano “elementi umidi” a differenza dei mandala disegnati nella cultura Newar che utilizza colori secchi e vari materiali al suo interno, gli Aripana infatti sono fatti di pithaar, una sottile pasta bianca a base di riso che è stata messa a bagno durante la notte e si compongono di disegni, illustrati sul pavimento della casa, per lo più all'ingresso.<o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiXAYHXYRw8x1DUfc57uIsgjv_XMcfPzDfdxRaoyeT2fyOn9BaDK3USH1_QY8k3oFWZWpSm5CAK6J5Evlk-2C4WJAKuyh1TDMHwmPxfAnXSg7vHWFcuj6AwAUAXEadxvbeab5Xso4NdVrGq95_UbpeHt40Rewz80Xd9ZjUXuS_Syd_V2phpQ/s640/mandala1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiXAYHXYRw8x1DUfc57uIsgjv_XMcfPzDfdxRaoyeT2fyOn9BaDK3USH1_QY8k3oFWZWpSm5CAK6J5Evlk-2C4WJAKuyh1TDMHwmPxfAnXSg7vHWFcuj6AwAUAXEadxvbeab5Xso4NdVrGq95_UbpeHt40Rewz80Xd9ZjUXuS_Syd_V2phpQ/w200-h150/mandala1.jpg" width="200" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Vengono disegnati con le mani usando solo l'anulare, che è lo stesso dito usato durante le puje per dare le benedizioni<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ci sono alcune cose da tenere a mente durante la preparazione degli Aripanas. Tutte le raffigurazioni dovrebbero essere a doppia linea, non singole perché tutto viene meglio in coppia, piuttosto che da singolo, come nella vita<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Gli aripanas sono disegnati principalmente col rosso, il bianco e il giallo, considerati colori puri e di buon auspicio nell'induismo. La base di tutto il colore è , come vi scrivevo prima, il pithaar, che è bianco. Per preparare il colore rosso si aggiunge al pithaar del vermiglio (sindoor) e per ottenere il colore giallo si mescola la polvere di curcuma. È considerato di cattivo auspicio fare un Aripana senza sindoor, motivo per cui spesso il sindoor viene aggiunto immediatamente al modello una volta realizzato.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">In particolare durante il Tihar vengono prodotti tre tipi di Aripana: Astadal Kamal, Laxmi Charan e Chumaan Aripana. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Astadal Kamal è un'illustrazione molto semplice di un loto a otto petali. Può essere fatto sempre e ovunque. Si crede che Vishnu sieda su un loto con otto petali. Disegnando un Astadal Kamal, lo si invita a venire casa.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Allo stesso modo, Laxmi Charan, che letteralmente si traduce “le orme di Laxmi”, è fatto per invitare la dea della ricchezza e della prosperità nelle dimore delle persone. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Gli Aripana Chumaan sono invece fatti per le cerimonie in cui gli anziani benedicono i giovani e, a Tihar, sono fatti per Bhai Tika. Questo Aripana è costituito da un motivo rettangolare che viene utilizzato come seduta e da una foglia di betel decorata, con una corona chiamata "murhi", una coda chiamata "puchhi" e un dio al centro.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Le foglie di betel e il pithaar sono segni di prosperità e buon auspicio. Quindi combinarli entrambi sotto forma di Aripana è come invitare entrambe le cose a casa.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Gli Aripana sono anche un modo per mostrare rispetto per le persone e la cultura locale, e farli è un modo per onorare le tradizioni. Oltre a ciò, gli Aripanas sono anche un simbolo di amore e rispetto, ad esempio, vengono disegnati nel cortile o sulla porta di casa per accogliere gli ospiti<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Sebbene ci siano differenze fondamentali in queste due culture sul metodo di disegno dei mandala e sulle loro interpretazioni, entrambe le culture prendono molto sul serio la sacralità del disegno. Si astengono dal toccare i mandala con i piedi o dallo spazzarli via con una scopa. I mandala possono essere distrutti solo con un panno pulito e acqua santa, e lo si fa almeno un giorno dopo averli disegnati.</span><span style="font-family: Cambria;"><o:p></o:p></span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-49051527344073214312022-10-11T08:00:00.004+02:002022-10-11T17:03:36.233+02:00La bandiera del Nepal<p><span color="inherit" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;"><span style="font-family: arial;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span color="inherit" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW1wFHqlxYKXyNas23gViRsatSJlfkcmgEL4_-Ir10lD_LRUw6IIoYQ6JkA7q4h7FJBBUfw2Irxnhvw-aqHqNfBjsl5b8lj-OWIUqgbPocJKMPoXfH6E3VLDujn76WX5PpVLELbwm2la3xahCDn2b85PeNBFzoKvuK9Nh4v41n2KpVF_oMvA/s3088/IMG_3834.JPG" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3088" data-original-width="2316" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW1wFHqlxYKXyNas23gViRsatSJlfkcmgEL4_-Ir10lD_LRUw6IIoYQ6JkA7q4h7FJBBUfw2Irxnhvw-aqHqNfBjsl5b8lj-OWIUqgbPocJKMPoXfH6E3VLDujn76WX5PpVLELbwm2la3xahCDn2b85PeNBFzoKvuK9Nh4v41n2KpVF_oMvA/s320/IMG_3834.JPG" width="240" /></a></span></span></div><span color="inherit" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Oggi vi racconto un po' della bandiera nepalese e del suo significato</span></span><p></p><p><span style="background-color: black; color: white;"><span color="inherit" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;"><span style="font-family: arial;">ll Nepal è sempre stato un regno indipendente, uno stato sovrano e con orgoglio ha la sua bandiera tradizionale, il cui design di base risale a secoli fa quando il re Prithvi Narayan Saha unificò il paese m</span></span><span style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-family: arial; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;">a la bandiera attuale è stata adottata nel 16 dicembre 1962 quando fu formato il governo cos</span><span style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-family: arial; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;">tituzionale</span></span></p><p><span color="inherit" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">È l’unica bandiera al mondo a non avere forma rettangolare, ma è formata dall'unione di due triangoli che un tempo erano i due vessilli delle antiche dinastie dei Rana e degli Saha e rappresentano le due principali religioni, l'induismo e il buddismo. </span></span></p><p><span color="inherit" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Teniamo presente che la bandiera triangolare rossa è stata un simbolo indù di vittoria sin dai tempi del Ramayana e del Mahabharata.</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Alcuni dicono che la particolare forma della bandiera nepalese derivi dal taglio trasversale del tetto di una pagoda o, come sostengono molti, stia invece soprattutto a simboleggiare le vette dell’Himalaya.</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;"><br /></span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Il colore di sfondo è cremisi, il colore nazionale del Nepal, il colore del rododendro, fiore nazionale ed è anche il colore simbolo del coraggio del popolo nepalese e dei guerrieri Gurka, i valorosi soldati nepalesi</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Il bordo un blu scuro invece è simbolo della pace, della saggezza<span class="x_Apple-converted-space" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span>e dell'armonia che prevale nel paese sin dall'età di Gautama Buddha, che notoriamente si dice sia nato in Nepal, a Lumbini.</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Entrambi sono colori popolari nell'arte e nella decorazione nepalese da sempre.</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;"><br /></span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" style="background-color: black; border: 0px; color: white; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span color="inherit" style="font-family: arial;">Nel segmento superiore della bandiera c'è una luna bianca crescente che emette otto raggi, con una mezzaluna attaccata in basso, questo è il simbolo della casa reale degli Saha, discendenti dei </span><span style="caret-color: rgb(85, 85, 85);"><span style="font-family: arial;">Chandravanshi</span></span><span style="caret-color: rgb(85, 85, 85); font-family: "Droid Sans"; font-size: 14px;">,</span><span style="caret-color: rgb(85, 85, 85); font-family: "Droid Sans"; font-size: 14px;"> </span><span color="inherit" style="font-family: arial;">fondatori del regno</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span color="inherit" style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Nel segmento inferiore compare invece un sole bianco stilizzato con 12 raggi, simbolo dela dinastia Rana, discendenti degli Suryavanshi, dinastia a cui appartennero i primi ministri fino al 1961.</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">La luna simboleggia anche il fatto che i nepalesi sono pacati e calmi, mentre il sole simboleggia la loro fiera determinazione. La luna simboleggia anche il clima fresco dell'Himalaya, mentre il sole simboleggia il caldo e l'alta temperatura nella parte meridionale del Nepal.</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;"><br /></span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: black; color: white; font-family: arial;">Questi due simboli esprimono anche la speranza che il paese possa avere la stessa longevità del sole e della luna o che il Nepal viva e duri per sempre come il giorno e la notte.</span></span></p><p class="x_p1" style="caret-color: rgb(36, 36, 36); font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: black; color: white;"><span class="x_s1" color="inherit" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: arial;">In origine, sul sole e sulla luna erano rappresentati i tratti del viso in rosso ma l'attuale bandiera, istituita con la nuova costituzione del 16 dicembre 1962, </span></span><span style="font-family: arial;">ha omesso questi dettagli</span><span style="font-family: arial; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit;">. </span></span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Durbar square, Bhaktapur 44800, Nepal27.6720744 85.428102299999992-0.63815943617884585 50.271852299999992 55.982308236178845 120.58435229999999tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-13588278816263400052022-10-05T08:00:00.000+02:002022-10-05T09:59:33.309+02:00Vijaya Dashami, il decimo giorno di Dashain<p class="MsoNormalCxSpFirst"><span style="font-family: helvetica;">Vijaya Dashami, è il decimo giorno e il giorno più importante del festival di Dashain. </span></p><p class="MsoNormalCxSpFirst"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUqieWoob02plMdx0V2uWvLSyZXQV4WRxkj-ftdli67v6uFxEARZPd71jjoVzqjPSc0o-3WHIeLY5pvJZ1xwHcXD42b7UJ3i6ag7dvjnmP7GDe09GgjvtEPmSJ3IahWu2oriRE/" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img alt="" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUqieWoob02plMdx0V2uWvLSyZXQV4WRxkj-ftdli67v6uFxEARZPd71jjoVzqjPSc0o-3WHIeLY5pvJZ1xwHcXD42b7UJ3i6ag7dvjnmP7GDe09GgjvtEPmSJ3IahWu2oriRE/w200-h150/IMG_1289.jpeg" width="200" /></span></a></div><span style="font-family: helvetica;">I devoti induisti ricevono la tika, una miscela di rosso vermiglio, yogurt e riso e la jamara, i semi di orzo, grano, mais e riso piantati il primo giorno del festival (Gataspathana) e germinati nei 10 giorni successivi, accompagnati dalle benedizioni degli anziani. Alcune comunità offrono e ricevono anche la tika di colore bianco. Dal Giorno di Vijaya Dashami a Kojagrat Purnima le persone possano ricevere e offrire la tika, ma il momento più propizio per riceverla di solito è oggi, a un orario specifico designato e comunicato dai Bramini ai fedeli secondo il Nepal Panchanga Nirnayak Samiti (NPNS). <br /></span><p></p><p class="MsoNormalCxSpFirst"><span style="font-family: helvetica;">Durante il Dashain, per i primi nove giorni, la dea Durga e le sue manifestazioni vengono adorate mentre il festival viene celebrato in commemorazione della vittoria del bene sul male. La Tika e la Jamara sono considerati doni di buon auspicio della dea Nava Durga e vengono donati a partire dal decimo giorno.</span></p><p class="MsoNormalCxSpFirst"><span style="font-family: helvetica;"> Secondo la mitologia induista, c’era un demone di nome Mahishasur che diffondeva l'orrore attaccando Trilok (i tre mondi del cielo, della terra e dell'inferno). Gli dei non furono in grado di sconfiggerlo poiché il demone aveva ricevuto un dono che gli impediva di essere ucciso da "un uomo o un animale". Solo la dea Durga riuscì a sconfiggerlo, portando il bene a vincere contro il male. Si ritiene che i primi nove giorni di Dashain rappresentino la continua lotta tra vizio e virtù. Il decimo giorno è celebrato come il giorno propizio della vittoria. Allo stesso modo, secondo un'altra credenza indista, in questo giorno, il Signore Ram di Ayodhya sconfisse Ravana che aveva rapito sua moglie Sita, riportando così equilibrio e serenità nel regno. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSp1uWu0yKeFm2c_NSoNmhZxy9S2Sopiuq6nZ8a0BA-zqaPBUDmOFYMngfDNhZvFJuSp9deJjYmExb-qiLFyj_ZLnIqFEJFou9TZ96ndHJVYPs5hJmRHuq6U6krv0KOZq0ee_V/" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img alt="" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSp1uWu0yKeFm2c_NSoNmhZxy9S2Sopiuq6nZ8a0BA-zqaPBUDmOFYMngfDNhZvFJuSp9deJjYmExb-qiLFyj_ZLnIqFEJFou9TZ96ndHJVYPs5hJmRHuq6U6krv0KOZq0ee_V/w150-h200/IMG_1334.jpeg" width="150" /></span></a></div><p></p><p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-family: helvetica;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-family: helvetica;">Come sappiamo il Nepal è fatto da molte genti e popoli che convivono insieme e che interpretano e vivono le festività ognuno con la sua tradizione. Ad esempio i Newar celebrano Mwohni in questo giorno. Oggi viene offerto e ricevuto un Mwohni tika noto anche Mwohni Sinha (un tika nero), accompagnato con la tika rossa insieme alla jamara e kokha (pezzi di cotone bianchi e rossi). I Newar interpretano Mwohni come il festival in cui adorano la presenza divina nella loro anima. La comunità Marwari invece esegue la Durga Puja durante il Dashain e adora Durga come la dea della Shakti o dell'energia. </span></p><p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-family: helvetica;">Dashain è caratterizzato da molta devozione e fervore. </span></p><p class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style="font-family: helvetica;">Tutti festeggiano pregando, mangiando delizie, vestendosi con abiti nuovi e culturali e rallegrandosi in compagnia di familiari e amici.</span><o:p></o:p></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-48726121701165997102022-10-04T00:30:00.000+02:002022-10-05T09:59:02.240+02:00Mahanavami, il Tempio e il culto di Taleju<div class="separator"><p style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;">Oggi è Mahanavami e i fedeli a Kathmandu visitano il tempio di Taleju, che è aperto una volta all’anno proprio per questa festa.</span></p><p style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5FnmbsKvepNhWwnpy-gFs-lCESLMUoqa65fjQOCKanQ2hw4CXt7ggXJZzS5sQiE_OFm0uwP07yWW3K8Jtj7tEqcI-IHA5JVsVsnCk0Rx-VRXRj_oEWfaz3edaa1DCLz_bCagi/" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img alt="" data-original-height="1419" data-original-width="2048" height="139" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5FnmbsKvepNhWwnpy-gFs-lCESLMUoqa65fjQOCKanQ2hw4CXt7ggXJZzS5sQiE_OFm0uwP07yWW3K8Jtj7tEqcI-IHA5JVsVsnCk0Rx-VRXRj_oEWfaz3edaa1DCLz_bCagi/w200-h139/100_0028.jpeg" width="200" /></span></a></div><span style="font-family: helvetica;"><span>Il Tempio di Taleju Bhawani nel centro di Kathmandu spicca sempre tra i templi e i monumenti intorno a Durbar Square.</span><span> </span><span> M</span><span>entre mi siedo vicino al tempio, una donna si avvicina al cancello del Taleju Bhawani e si inchina sorridente chiedendo la benedizione della dea. Le chiedo da quanto tempo viene qui , e</span><span> </span><span> </span><span>lei risponde che ci viene da quando era bambina. Il suo Dashain non è completo finché non viene in questo tempio. Taleju è una parte di lei e lo sarà per sempre.</span></span><p></p><p style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><span>Il tempio, che si ritiene sia stato commissionato dall'allora re Mahendra Malla, si trova adiacente al Museo del Palazzo di Hanuman Dhoka.</span><span> </span></span></p></div><p style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;"><span style="font-family: helvetica;"><br />Sono emerse molte storie sulle sue origini. </span></p><p style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;"><span style="font-family: helvetica;"><span>La gente crede che il tempio sia stato costruito a forma di yantra, un diagramma mistico che si dice abbia poteri magici, proprio su suggerimento arrivato direttamente dalla dea Taleju. Secondo le leggende, la stessa Taleju Bhawani apparve alla cerimonia di iniziazione del tempio, dove arrivando sotto le vesti di un’ape.</span><span> </span></span></p><p style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6yoCxVVUohf9RcvnWTm3qwB41ec65MfLUXfcP7fJtiXqiC6qTuw_lVip_1aYoGH50JGpamnneiadFyy-zx2hhM0UbqszRu1TjxgNET6fmBSMna8ktBEbf-6B9GrVTjm8bq6ls/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img alt="" data-original-height="946" data-original-width="710" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6yoCxVVUohf9RcvnWTm3qwB41ec65MfLUXfcP7fJtiXqiC6qTuw_lVip_1aYoGH50JGpamnneiadFyy-zx2hhM0UbqszRu1TjxgNET6fmBSMna8ktBEbf-6B9GrVTjm8bq6ls/" width="113" /></span></a></div><span style="font-family: helvetica;"><span><br />In origine era una divinità del sud dell'India, ma nel VIX secolo divenne la “kul deuta” (divinità della famiglia) dei re Malla. Anche quando il regno di Malla fu conquistato dagli Shah, i nuovi re adottarono Taleju come loro nuova divinità reale per dimostrare e cementare la loro legittimità al trono. Alcune persone dicono anche che a causa della presenza della dea reale, il tempio è riuscito a scampare al terremoto del 2015 solo con qualche piccolo danno.</span><span> </span></span><p></p><p style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;"><span style="font-family: helvetica;">Il tempio è infatti rimasto in piedi, anche se con alcune crepe. Il suo pinnacolo è crollato ma è stato restaurato e il tempio principale che si è leggermente inclinato rispetto al suo posto originale, ha però conservato la sua struttura che è stata assicurata con impalcature.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Kc9fg9AgxgMw9028-YoEkwWgr0jrUNtRrrivS5uVm9gVevQLNism1DFnZi7u4WUFnPPHwjMoz44ySS8_pX0P4MNdM2Fc-qytpD9c7RXbClHWiRYoNxZR6fsJuEBlysvyjOU7/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img alt="" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Kc9fg9AgxgMw9028-YoEkwWgr0jrUNtRrrivS5uVm9gVevQLNism1DFnZi7u4WUFnPPHwjMoz44ySS8_pX0P4MNdM2Fc-qytpD9c7RXbClHWiRYoNxZR6fsJuEBlysvyjOU7/" width="200" /></span></a></div><span style="font-family: helvetica;">Il tempio di Taleju può essere visitato solamente dai fedeli induisti, e solo una volta all'anno, il nono giorno di Dashain, il Mahanawami. Le persone come me, possono vederlo solo dall'esterno e sbirciare i fedeli che vi entrano per la festa. All'interno, ci sono 12 copie in miniatura del tempio che circondano l'edificio principale. Ci sono altri quattro templi più in alto appena sotto il tempio principale. Le quattro porte decorative principali sono sorvegliate da leoni in pietra. All'interno del tempio principale di Taleju ci sono statue dorate che raffigurano la dea dalle dieci braccia insieme a santuari sia di Taleju Bhawani sia della Kumari, la dea vivente del Nepal.<o:p></o:p></span><p></p><p style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;"><span style="font-family: helvetica;">La Kumari è considerata la manifestazione terrena della dea Taleju e ci sono diverse leggende che ci dicono il perché. Una leggenda popolare racconta di come l'ultimo re Malla Jayaprakash Malla avesse abitudine a giocare a tripasa, un gioco di dadi, con la dea. Lei gli aveva promesso di venire ogni notte a condizione che il re non lo dicesse a nessuno. Ma una notte la moglie del re vide la dea facendola arrabbiare moltissimo. Un'altra leggenda dice invece che Taleju si adirò col re perché lui ebbe pensieri impuri su di lei. Il risultato fu che Taleju prima di andarsene disse al re che se voleva vederla di nuovo e se voleva continuasse a proteggere il suo paese, avrebbe dovuto cercarla tra le bambine di casta Newar di alto rango poiché si sarebbe incarnata come una bambina tra loro.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-left: 0cm; margin-right: 0cm;"><span style="font-family: helvetica;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1aM6ZIv3kBgcJr2jk20S3_BwWSczIzyBePAlZ_POTZYEubBO7nyX3JxzB-xhltUI7b_N6gxS-A_9mdALe4_MnArERfQnCbCqdb6xRV_4oIGsqr0oXuyWdRF3ZlT5oF7qixqoQ/" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img alt="" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1aM6ZIv3kBgcJr2jk20S3_BwWSczIzyBePAlZ_POTZYEubBO7nyX3JxzB-xhltUI7b_N6gxS-A_9mdALe4_MnArERfQnCbCqdb6xRV_4oIGsqr0oXuyWdRF3ZlT5oF7qixqoQ/w200-h150/100_0006.jpg" width="200" /></span></a></div><span style="font-family: helvetica;"><br />Da allora il re Jayaprakash Malla lasciò il palazzo alla ricerca della giovane ragazza posseduta dallo spirito di Taleju, e finché non l’avesse trovata tra le piccole Newari di casta Sakya, il paese sarebbe caduto in rovina insieme a lui. L'adorazione della dea Taleju nella forma di una giovane vergine, o Kumari, è diventata una tradizione nella società Newar ed è continuata fino ad oggi. <o:p></o:p></span><p></p><p><span style="font-family: helvetica;">Come da tradizione, la dea vivente visita ogni anno il tempio nel giorno di Mahanawami durante il Dashain e ogni anno centinaia di devoti si mettono pazientemente in fila per rendere omaggio a Taleju Bhawani nel suo tempio situato a Tulasi Chowk, Hanuman Dhoka. Le file arrivano fino alla Kumari Ghar, a Basantapur, dall'ingresso principale del tempio</span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Layaku Marg, Kathmandu 44600, Nepal27.7049154 85.308046699999991-0.60531843617884462 50.151796699999991 56.015149236178843 120.46429669999999tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-58013798123542825072022-10-02T09:00:00.000+02:002022-10-05T09:58:24.535+02:00Phulpati, vi racconto che cos'è<p><span style="font-family: helvetica;">Il settimo giorno del festival di Dashain, una delle più importanti festività del calendario nepalese, la gente celebra Phulpati. <br /></span></p><p><span style="font-family: helvetica;">Phulpati comprende due parole "phool" che significa fiore e "pati" che significa piante. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYusFYy4t14wYrV2mBCPpG-s9GbPRPHVIhW-wDwjU0RvhFmfmLYlVsspR1kB5EhKhgJuXFH_rhAGw1dJf9LM1xnttEXE79vWCNeKnG5aS_XAflnEy7kc2wuKBGINfTUvx_H_cF/s960/phulpathi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img border="0" data-original-height="602" data-original-width="960" height="126" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYusFYy4t14wYrV2mBCPpG-s9GbPRPHVIhW-wDwjU0RvhFmfmLYlVsspR1kB5EhKhgJuXFH_rhAGw1dJf9LM1xnttEXE79vWCNeKnG5aS_XAflnEy7kc2wuKBGINfTUvx_H_cF/w200-h126/phulpathi.jpg" width="200" /></span></a></div><span style="font-family: helvetica;">I fedeli in questo giorno festeggiano Phulpati, portando a casa nove diversi tipi di fiori, frutta e piante per dare il benvenuto al Dashain. </span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">Questi nove diversi tipi di piante rappresentano tutte e nove le divinità venerate durante Navaratha (nove giorni di Dashain), che entreranno nelle case e benediranno con felicità, ricchezza e salute.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">Il mix delle nove piante del Phulpati è detto Navapatrika. Navapatrika è composto da kera ko bot, darim, dhanko bala, haledo, manabriksha, kachuki, belpatra, ashok e jayanti.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">Kera ko bot (stelo di banana) rappresenta la dea Brahmani (ब्राम्हणी), che dona pace alla nostra casa.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">Darim (melograno) rappresenta la Dea Rakta Dantika (रक्त दंतिका ) che aiuta e benedice i fedeli in preghiera. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">Nel dhanko bala (stelo di riso) vive Lakshmi, la dea della ricchezza. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">La dea Durga abbellisce l'haledo (pianta di curcuma) e pone fine agli ostacoli. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">La dea Chamunda risiede in manabriksha (zenzero), che mette fine al male. Allo stesso modo, la pianta dello zenzero rappresenta la Dea Kalika (कालिका) che benedice l'umanità. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">In kachuki (pianta di susino) risiede la Dea del Potere. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">All'interno di Belpatra (Melo di legno) vive Lord Shiva. È il frutto preferito di Vishnu e Shiva. Nell’Ashok risiede la dea Sokarahita. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">E infine, in Jayanti vive Dio Kartikeya.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;"><br /><o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJB0upWQLrAoziyT6qyhT9aTJ4wJIc7BuqwrFwVbewhLsJb3LUpX9JEwO1UWm8hzxJigZcmma1ceT9SZr9SLK9Q8N3hnJQCEUVYv-rgQlAddRtj5tu5vyixCJvBwpi-arLs16N/s1024/Phulpati-What-happens-on-the-7th-day-of-Dashain-festival.-1024x683.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJB0upWQLrAoziyT6qyhT9aTJ4wJIc7BuqwrFwVbewhLsJb3LUpX9JEwO1UWm8hzxJigZcmma1ceT9SZr9SLK9Q8N3hnJQCEUVYv-rgQlAddRtj5tu5vyixCJvBwpi-arLs16N/w200-h133/Phulpati-What-happens-on-the-7th-day-of-Dashain-festival.-1024x683.jpg" width="200" /></span></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">Tutte e nove le piante rappresentano dei e dee che opportunamente venerati porteranno buona salute, ricchezza e prosperità.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">In questo giorno la gente porta il Phulpati nella stanza della puja (sala della preghiera). Lo stesso rituale avviene istituzionalmente anche all'interno del Dashain Ghar a Hanuman Dhoka, <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: helvetica;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">I bramini celebrano la festa di Phulpati trasportando il Kalash reale, la santa jamara (l'erba che viene piantata nel primo giorno del Dashain), il gambo di banana e la canna da zucchero legati con un panno rosso dalla città di Gorkha a Kathmandu.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: helvetica;">Nella giornata si tiene anche un grande evento nel cuore della capitale, a Tundikhel. Ufficiali dell'esercito sparano con i cannoni per celebrare il settimo giorno di Dashain e l'esercito sfila in una parata per Phulpati Badhai a cui partecipano il primo ministro e i funzionari di governo del Paese.</span><span style="font-family: Cambria;"><o:p></o:p></span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Tundikhel, Kantipath Rd, Kathmandu 44600, Nepal27.7009895 85.315017-0.60924433617884688 50.158767 56.011223336178844 120.471267tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-14072937536997945582022-07-18T08:00:00.002+02:002022-07-18T11:16:09.491+02:00Sawane Sakranti<p><span style="font-family: arial;">Sawane Sakranti è una ricorrenza speciale che segna l’inizio del mese di Sharwan in cui si prega Madre Natura per la prosperità e il Dio Shiva</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Dopo il असारको १५ (Asar ko 15 - दहि चिउरा खाने दिन) il giorno in cui la gente ha seminato i semi di riso, iniziandone così la coltivazione con l'inizio del monsone, la gente ha atteso che attecchisse. Nel primo giorno del mese di Sharwan, le piantine sono ben cresciute e sono al sicuro, quindi le persone (soprattutto in collina) celebrano Madre Natura e le chiedono di donare felicità e prosperità.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La sera la gente di collina fa una processione, portando una torcia con un'erba medicinale locale per allontanare animali e parassiti, e recitando delle preghiere per far sì che le difficoltà finiscano e che la prosperità inizi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW0YTBucXRcuvY9SC5rr8iRLleA-G1Tvfr3TRMemnT7VyAs_rqrtY2fY42bKdumHlAUpw7pxqpt3L_yqsr_Z33wcnWYgkv85wN07hG8nVMrgd1PWck_VJ5Z1CkJdc18qoTnaPjgGDWFDfB_COnDLqEXsbCOIg7EIuW1BwsvPrPerbIzsRkKQ/s1280/saune.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW0YTBucXRcuvY9SC5rr8iRLleA-G1Tvfr3TRMemnT7VyAs_rqrtY2fY42bKdumHlAUpw7pxqpt3L_yqsr_Z33wcnWYgkv85wN07hG8nVMrgd1PWck_VJ5Z1CkJdc18qoTnaPjgGDWFDfB_COnDLqEXsbCOIg7EIuW1BwsvPrPerbIzsRkKQ/w150-h200/saune.jpg" width="150" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">L'aroma e il fumo degli incensi e delle erbe officinali dovrebbero uccidere i parassiti e i le preghiere cantate ad alta voce dovrebbero spaventare gli animali più grandi in modo che non vengano a distruggere i raccolti appena piantati. <o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Questo giorno segna anche l’inizio del mese in cui Shiva è celebrato in modo speciale.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il Sole oggi entra nel segno del Cancro lasciando i Gemelli. Il solstizio del Cancro è anche chiamato solstizio di Shrawan o solstizio di Saune. Il mese di Shravan è il mese più sacro per i seguaci della religione vedica Sanatana e ogni lunedì di questo mese ha un significato speciale ed esclusivo.</span><span style="font-family: arial;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">L'interpretazione mitologica del mese di Shravan afferma che in questo mese è avvenuto il “rigurgito oceanico di Samundra Mantha" per cui è stato rilasciato in natura il veleno di Halahal. Si dice che Lord Shiva andò sull'Himalaya dopo aver assunto tutto questo veleno, per salvare il mondo. Andò a dormire nel Gosaikunda lake, in Nepal, per purificarsi e neutralizzare il veleno. Per questo i devoti oltre a recarsi nei templi di Shiva vicini, fanno dei pellegrinaggi ai laghi sacri alla divinità.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">E' il mese in cui anche si pensa ci si possa purificare la pelle provata dal lavoro nei campi nel fango, proprio con i bagni nelle caque sacre, che dovrebbero prevenire le malattie e curare la cute.</span><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il mese di Shravan è anche chiamato Pavas Ritu perché piove molto. Ci sono molti festival importanti come Haritalika Teej, Rakshabandhan, Nagpanchami. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Shrawaan, è il mese di Lord Shiva, motivo per cui ogni lunedì di questo mese, le donne Sanatana digiunano e adorano Shiva per essere buone spose. I devoti offrono patram pushpam e falam-toyam agli Shiva linga in questo mese.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Le donne indossano abiti e braccialetti verdi per dimostrare che sono vicine alla natura e che celebrano la ferilità. Il verde è il colore della prosperità. In questo mese i devoti vanno a pregare nei vari templi dedicati a Shiva e partecipano con devozione alla Aarti serale a Pashupatinath a lui dedicata.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><br /></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-81189368723794969882022-06-30T08:00:00.001+02:002022-06-30T18:16:33.865+02:00il Nyatapola<p><span style="font-family: arial;"><span>I</span><span><span>l tempio del Nyatapola è una pagoda a cinque piani situata al centro di Taumadi Tole nell'antica città di Bhaktapur. </span></span></span></p><p><span><span style="font-family: arial;">Fu costruito dal Re Bhupatindra Malla in meno di cinque mesi tra il 1701 e il 1702, e secondo il calendario nepalese nel 822.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJNIxtDPtPYZGswSN_LpwfWYdzdvmLHGvzduqFC4Gl2hlQblcoWKAr9w5Cy2-jr1MUNvW4Qy0eR9mnfL_Zdr2lyDLcJRtaqnI0MEkHLmdDi8oaps_gPiUa3M_2wc88mIBqS0Bk/s2048/100_1424.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJNIxtDPtPYZGswSN_LpwfWYdzdvmLHGvzduqFC4Gl2hlQblcoWKAr9w5Cy2-jr1MUNvW4Qy0eR9mnfL_Zdr2lyDLcJRtaqnI0MEkHLmdDi8oaps_gPiUa3M_2wc88mIBqS0Bk/w150-h200/100_1424.jpg" width="150" /></span></a></div><span style="font-family: arial;">Il Nyatapola è indubbiamente uno dei templi più belli dell’antica città dei devoti, ed è il più alto del Nepal, con i suoi più di trenta metri infatti svetta sul panorama della città.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Per arrivare al primo piano si affronta una ripida e imponente scalinata. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ogni scalino è decorato con possenti statue di divinità protettrici e il tempio ha quattro statue di Ganesh a ogni angolo. E’ dedicato a Siddhi Laxmi, la dea della prosperità, una delle incarnazioni della terribile Durga, e la sua immagine chiusa all’interno della pagoda è visibile solo ai bramini. Viene quindi particolarmente venerato durante la Laxmi Puja che avviene nel festival di <a href="http://www.iltettodelmondo.com/2014/10/festival-di-tihar.html" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">Tihar</span></a><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nyatapola in newari significa “tempio dii cinque piani”. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Una leggenda racconta dei giorni in cui nel 1702 Bhairab aveva portato disordini e distruzione in città (il tempio a lui dedicato sta tutt’ora in Taumadi Tole). Per contrastare i suoi effetti distruttivi, il Re Bhupatendra Malla decise di far costruire un tempio più potente e più grande proprio davanti al suo e per rendere il nuovo edificio ancora più forte ordinò che delle divinità protettrici fossero poste alla base degli scalini del nuovo tempio come guardiani e guerrieri. Sul primo livello furono poste due statue copia dell’uomo più forte di Bhaktapur, Jaya Mal Pata, un famoso lottatore. Sul secondo piano furono posti due elefanti seguiti da due leoni, poi due grifoni,“Baghini” e “Singhini”, le divinità tigre e leone. Dopo che il potere di Bhairab venne sconfitto con la forza di questo tempio, la pace regnò finalmente in Valle.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il tempio è stato costruito così bene che ha resistito al terribile terremoto del 1934 e anche a quello devastante del 2015.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">In un manoscritto è riportata la crono storia della costruzione del tempio. Si narra che fu costruito in 88 giorni. Gli scavi per le fondamenta durarono appena una settimana, poi iniziò la costruzione delle sei colonne portanti che durò 31 giorni e subito dopo si iniziò a tirar su la struttura vera e propria del palazzo per cui passarono 34 giorni. A questo punto furono costruiti i tetti della pagoda. In sessanta giorni anche i cinque tetti furono completati. Poi si aspettò il giorno propizio per erigere la statua della divinità all’interno della pagoda e per porre il pinnacolo sull’ultimo tetto. Il tutto avvenne dopo 28 giorni, tempo in cui fu anche fatto il fire-sacrifice di buono auspicio (Siddhagni Kotyahuti Yajna). Il manoscritto Siddhagni Kotyahuti Devala Pratistha stilato in Newari è conservato al National Archives of Nepal ed è costituito da 264 pagine.</span><br /><span style="font-family: Tahoma; font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="color: #6aa84f; font-family: arial;"><b>Curiosità</b></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ogni anno, nel giorno di Asar Shukla Pratipada, alla fine del nostro mese di giugno, si tiene una cerimonia in cui alcuni appartenenti alla casta Arwal di Tuchimala, salgono sul tetto del tempio per sostituire la bandiera bianca con la luna rossa con una nuova, per celebrare l'anniversario della costruzione del tempio secondo il calendario nepalese. Nel 2022 questo giorno è caduto il 30 giugno. Buon 320* compleanno, Nyatapola!</span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Taumadhi Square, Bhaktapur 44800, Nepal27.6713593 85.4293285-0.6388745361788466 50.2730785 55.981593136178844 120.5855785tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-90541925624791784892022-06-20T08:00:00.019+02:002022-06-20T12:05:39.477+02:00Resham Firirì, la canzone più famosa del Nepal<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Se siete stati in Nepal di sicuro conoscete le note e il ritornello di questa canzone<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://youtu.be/WPzbGpe8HN0" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">Resham Firirì</span></a><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Resham Firirì, solitamente è la prima canzone che si sente quando si arriva nel paese sul tetto del mondo, e dopo qualche giorno ci si ritrova a canticchiarne il ritornello cercando di ripeterne il testo in nepalese.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Canzone che nasce in area Annapurna, nei villaggi della regione di Pokhara che a fine anni 60 inizio 70 viene riarrangiata da Buddhi Pariyar e trasmessa da Radio Nepal diventando una delle più famose trekking song del paese. Questa canzone è una istantanea sulla vita quotidiana dei popoli nepalesi che abitano le colline del pre himalaya, è un inno al loro stile di vita e ai loro valori culturali. La canzone parla anche dell'amore e lo descrive insieme all'enorme bellezza naturale dell'Himalaya. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Qui il testo in lingua nepalese scritto con il nostro alfabeto:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglcI-Rv1a3xtUhQf-SZNpX6PMXxnJI6-RjpgkPNZCC6cqagislYM8KjHUsFaGaEWSJGVRiaAQXg3yKvqOoNDPUgPifHdBa_o7El7u9e7_fnQfSzQ86QBqLIwKEwTT6bfvfZzyJg0JoVK0n2CbxtFzcdJMdl9ha8t_zzSKB11DNdDVlx4ndBQ/s945/Resham-Firiri-Lyrics-English-Meaning.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" data-original-height="945" data-original-width="730" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglcI-Rv1a3xtUhQf-SZNpX6PMXxnJI6-RjpgkPNZCC6cqagislYM8KjHUsFaGaEWSJGVRiaAQXg3yKvqOoNDPUgPifHdBa_o7El7u9e7_fnQfSzQ86QBqLIwKEwTT6bfvfZzyJg0JoVK0n2CbxtFzcdJMdl9ha8t_zzSKB11DNdDVlx4ndBQ/w494-h640/Resham-Firiri-Lyrics-English-Meaning.jpg" width="494" /></span></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Le parole di questa canzone sono state raccolte e riscritte da Buddhi Pariyar mentre stava camminando verso la casa di una amica che viveva in un luogo remoto raggiungibile solo con un tortuoso sentiero di montagna. Si dice che lui sentì il ronzio di un insetto passargli accanto, era un insetto della seta e la seta in nepalese si dice Resham. Buddhi Immaginò che se avesse potuto volare come quell’insetto, avrebbe potuto raggiungere la sua destinazione senza difficoltà e molto velocemente.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ora proverò a tradurvi riga per riga.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ogni riga ha un significato unico e potrebbe non integrarsi bene con il significato del verso successivo. Questo succedeva anche nelle nostre vecchie canzoni, in cui il testo andava integrato con il ritmo. Fondamentalmente Resham Firiri è una canzone d'amore. Parla di sentimenti.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Inoltre nella traduzione dal nepalese all’inglese le parole perdono il loro significato figurato e originale, ma più o meno il significato del titolo della canzone e dei primi versi potrebbe essere spiegato in questo modo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Resham Firiri</span><o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Se appendi alla corda per stendere i panni, l’estremità di un fazzoletto mentre soffia il vento, Il flusso composto dal fazzoletto con la corrente d'aria nel linguaggio locale è chiamato Firiri, Quindi Resham Firiri è il fluttuare della seta al vento che vola via veloce come il piccolo insetto visto da Buddhi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Udera JaunKi Dhanda Ma Bhanjyang</span><o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Udera – Volando<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Jau – Vai<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ki – Oppure<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Dada – Collina<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ma - In<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Bhanjyang - Passo di montagna, si riferisce anche a un terreno pianeggiante in cima a una collina, quindi ad un altipiano<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Quindi lui deve raggiungere lei. Sono innamorati l'uno dell'altro. Non importa dove siano. Lui volerebbe da lei veloce fino in cima alla collina, come il fluttuare dei fili di seta al vento.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Come se potessero fare tutto perché tutto è possibile in amore e in guerra, no?<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="color: #6aa84f; font-family: arial;">Kukura Lai Kuti Ma Kuti Biralo Lai Suri<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Timro Hamro Maya Priti Dobato Ma Kuri</span><o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Kukur – Cane<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Lai – Per<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Kuti Ma Kuti – Letteralmente, quando le persone vedono un cane giocoso dicono Kuti Kuti. (Kuti non ha una traduzione è un po’ come nella filastrocca della vecchia fattoria quando si chiamano gli animali col verso che fanno)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Biralo – Cat<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Suri – Simile a Kuti Ma Kuti per il cane, in Nepal dicono Suri per il gatto. Se vuoi attirare un gatto a caso in Nepal, devi dire Suri La, La.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Timro – Tuo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Hamro – Il nostro<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Maya Priti – Amore<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Dobato – Incrocio di due strade<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Kuri – Aspetta<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Queste strofe sono molto semplici da interpretare. Kukur lai kuti ma kuti, biralo lai suri. Stanno a significare il modo in cui si chiama con amore un cangnolino e un micino. Timro hamro maya priti dobato ma kuri, il nostro amore è sbocciato quando ci siamo visti per la prima volta mentre aspettavamo all’incrocio di due strade. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="color: #6aa84f; font-family: arial;">Eak nale banduk dui nale banduk, mirga lai takaeko<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Mirga lai maile takaeko hoina, maya lai dakaek</span>o<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Eak - Uno<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nale – Canna<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Dui – Due<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Banduk – Pistola<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Mirga – Cervo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Takaeko – Aguzzo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Maile – Io<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Hoina – No<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Maya – Amore<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Dakaeko – Chiama<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Anche qui questa strofa non ha un senso tradotta letterlamente. E’ stata scritta per avere un ritmo perfetto. Guarda "Takaeko" e "Dakaeko", sono abbastanza simili. Nella prima strofa sta scritto che il fucile a canna singola e doppia è puntato verso il cervo. E nella seconda strofa, sembra dica che non vuole vedere un fucile puntato sul cervo ne tanto meno sul suo innamotato/a. Vuole solo sentire parlare di amore. C'è amore ovunque, in tutta la canzone.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="color: #6aa84f; font-family: arial;">Aakash ma jhahaj shadak ma motor nabahye gada cha<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Yo man jasto tyo man bhayae tagat ghada cha</span><o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Aakash – Cielo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Jhahaj – Aereo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Shadak – Strada<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Motor - Veicoli a motore<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nabhaye – Non ce l'ho<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Gada – Tirando il carro<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Cha – Avere<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Yo – Questo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Man – Cuore<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Jasto – Sii come (simile)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Tyo – Quello<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Tagat – Forza<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ghada – Forte<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Alcune parole come Gada e Ghada sono simili. Nella scrittura in caratteri nepalese, sono leggermente diverse. La prima strofa, recita che se non c'è un aereo in cielo e non ci sono veicoli disponibili sulla strada, allora ci sarà pure un carretto. Nella seconda strofa si dice che, se entrambi i loro cuori sono simili, la fantasia e il desiderio saranno più forti. Inoltre, la seconda strofa potrebbe essere intesa in modi differenti, tipo: “se il tuo cuore è come il mio in termini di sentimenti, allora l'amore è o sarà più profondo e dolce”.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="color: #6aa84f; font-family: arial;">Sano ma sano gai ko baccho, bhirai ma ram ram<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><i><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Chodera jana sakina maile, baru maya sagai jau</span><o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Sano – Piccolo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Gai – Mucca<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ko- di<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Baccho – Vitello<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Bhirai – In pendenza<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ram ram – quando qualcuno sta per morire<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Chodera – Partendo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Jana – Vai<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Sakina – Non posso<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Maile – Io<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Barùu– Invece<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Maya – Amore<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Sagai – Insieme<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Jau – Vado<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nella prima strofa provano pietà per un vitellino. Il vitello è su un pendio pericoloso. Ram è il nome del dio induista. È naturale che quando qualcuno è nei guai, si invochi il nome di un Dio. Come i Cristiani, dicono Oh Gesù, gli induisti diranno Ram. Gli induisti hanno centinaia di divinità, e a volte sono confusi su chi invocare. Ram è usato abbastanza frequentemente. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Nella seconda strofa di parla di non lasciarsi l'un l'altro. “Non posso andare da solo lasciandoti, quindi andiamo insieme”. Queste due strofe possono essere anche interpretate come legate tra loro con questo significato: si parla di un vitello che sta per morire nella prima strofa. Nella seconda, si dice che uno non può lasciare l'altro, devono andare insieme, stare insieme. Quindi si amano così tanto che preferiscono morire insieme invece di lasciare l'altro da solo. Oppure può essere interpretato in modo diverso: uno promette di non lasciare l'altro qualunque sia la situazione che dovranno affrontare, l’affronteranno insieme, anche la morte.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p><span style="font-family: arial;"> </span></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Questa è decisamente una canzone d'amore. Non c’è alcun dubbio in merito. È tutta una questione di amore.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ora se vi va potete anche impararne il testo. Così quando verrete in Nepal potrete stupire i Nepalesi e cantarla con loro. Come vi ho scritto, questa è una possibile interpretazione, diciamo quella più romantica e forse una delle più note, ma non è la traduzione esatta</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">spero comunque che vi abbia incuriositi</span><span style="font-family: Cambria;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p> </o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Un’ ultima cosa è sulla sua base musicale: è costituita da tre diversi strumenti, il Sarangi, che è il tipico violino nepalese, il Madal che è il tamburo tradizionale e il Basuri il flauto nepalese. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Namaste</span><span style="font-family: Cambria;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p> </o:p></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Bhaktapur, Nepal27.6710221 85.4298197-0.63921173617884719 50.273569699999996 55.98125593617884 120.5860697tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-202937169229856492022-05-23T18:33:00.005+02:002022-05-23T18:38:52.207+02:00Pashupatinath: il complesso templare e la Aarti Puja<p><span style="font-family: arial;">Pashupatinath पशुपतिनाथ मन्दिर è uno dei luoghi più visitati del Nepal e si trova lungo il fiume Bagmati a est di Kathmandu, subito dopo all'aeroporto di Kathmandu. All'interno del complesso si trova l’omonimo tempio che alcuni raccontano essere il più antico tempio indù del Nepal, risalente al V secolo. Per i non induisti l’accesso all'interno del tempio principale di Pashupatinath è vietato ma è possibile visitare tutta l’area che si sviluppa attorno al tempio, che è densa di cose interessanti da vivere e vedere. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDg9_TRuAz8sD8zt6qEjqwcr5IFsEs5M9jug0v1tm-QAcsdVlkvUSK8Sse4lpSDKjG_varF_6mG8d8bfi2jjSefgf59WTV5pvvTeQeeyuLK9mX_ntMA34q4Zpa8sjMZgXXZOqH_UAUgamTroeQ0TVzyfdGIYC2KpYI6qh6rxhwGsp1VxEnpg/s2576/100_0105.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1932" data-original-width="2576" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDg9_TRuAz8sD8zt6qEjqwcr5IFsEs5M9jug0v1tm-QAcsdVlkvUSK8Sse4lpSDKjG_varF_6mG8d8bfi2jjSefgf59WTV5pvvTeQeeyuLK9mX_ntMA34q4Zpa8sjMZgXXZOqH_UAUgamTroeQ0TVzyfdGIYC2KpYI6qh6rxhwGsp1VxEnpg/w200-h150/100_0105.jpg" width="200" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">L’area è famosa tra i viaggiatori per via del fatto che qui si tengono le cerimonie funebri secondo il rito induista, per cui è possibile vedere le cremazioni rituali ogni giorno e a ogni ora sui ghat lungo il fiume.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Mentre sul lato opposto del fiume ci sono una miriade di piccoli stupa (chaitya) e templi dove spesso si riuniscono i Sadhu, i santoni induisti.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ogni anno tra febbraio e marzo c'è un festival che celebra il Dio Shiva noto come <a href="http://www.iltettodelmondo.com/2016/02/festival-di-maha-shivahratri.html" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">Shivaratri</span></a>. Le date cambiano ogni anno ma è uno spettacolo unico a cui partecipare.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Leggenda sul tempio di Pashupatinath</span><o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><b>C</b>ome tutti i luoghi in Nepal, la storia e le leggende si mescolano insieme e ognuno racconta la sua versione.<b><o:p></o:p></b></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La leggenda che hanno raccontato a me narra che Pashupatinath sia nata quando Lord Shiva si fermò nella zona e e si trasformò in un cervo. Viveva così bene qui che non volle più andarsene. Shiva qui divenne poi noto come Pashupatinath, la sua personificazione come Signore di tutti gli animali. La leggenda poi si modificò ulteriormente e si iniziò a dire che chiunque fosse venuto qui per adorare il Dio non sarebbe rinato come un animale nella sua prossima vita, una cosa molto importante per i credenti della reincarnazione. Oggi all'interno della sezione "proibita" del tempio c'è un grande Shiva lingam che rappresenta il luogo "esatto" in cui Shiva viveva un tempo. Questo è anche uno dei dodici Jyotirlinga di Shiva. Il resto di questi Jyotirlinga rappresentativi del corpo di Shiva si trovano in India. I pellegrini induisti ci tengono a visitare i vari Jyotirlinga, incluso questo a Kathmandu e di solito ci vengono durante Shivaratri, la festa che si tiene per celebrare il compleanno della divinità. Questo Shiva Lingam fa anche parte dei 275 Paadal Petra Sthalams o Holy Abodes of Shiva con sede in tamil che sono sparsi in tutto il continente asiatico.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"></span></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: arial;"></span></b></div><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><div><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><br /></span></span></b></div>Storia del tempio di Pashupatinath</span><o:p></o:p></span></b><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBPtfwuwrwfgG1bc3mKDQTvdr6tfD5zQ3sJZnp9loZ86cY4bGYFPB_E_uBvstWCa2uNzhX9AmkAJN_tKWXS62onSLdoc97NKbR0sb7uznt67kcMkFcBCOhjZSoPZUEfsRb-xBImlXlpsU5PrDpWfQ7ALygt_tjF4jdCVupoIUUPecPx5jg3w/s2240/100_0101a.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1488" data-original-width="2240" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBPtfwuwrwfgG1bc3mKDQTvdr6tfD5zQ3sJZnp9loZ86cY4bGYFPB_E_uBvstWCa2uNzhX9AmkAJN_tKWXS62onSLdoc97NKbR0sb7uznt67kcMkFcBCOhjZSoPZUEfsRb-xBImlXlpsU5PrDpWfQ7ALygt_tjF4jdCVupoIUUPecPx5jg3w/w200-h133/100_0101a.jpg" width="200" /></a></span>Sebbene la data esatta della costruzione del tempio principale di Pashupatinath non sia nota, gli storici affermano che fu costruito nel V secolo intorno al 400 a.C. Ma la storia è alquanto confusa. Esiste un'iscrizione di Supuspa Deva, un re Lichchhavi datata 753 d.C., che rivendica al re la costruzione del tempio originale in legno. Tuttavia una leggenda afferma che il lingam era lì prima di questo periodo e il re Supuspa Deva vi costruì quindi successivamente un tempio di cinque piani. Si dice poi che un re di nome Shivadeva nel XII secolo abbia ricostruito di nuovo il tempio in legno. Poi nel XIII secolo il re Ananta Malla costruì il tetto durante il più grande periodo artistico del Nepal. Pochi sanno che il tempio originale di Pashupatinath fu distrutto dalle termiti e quello attuale fu ricostruito su di esso nel XVII secolo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Il complesso di Pashupatinath </span><o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="color: #6aa84f;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9y32nH6HgJrL7jij-0GAj5O24lbBcrYizdXJRrExxHkWcpv-Q92xWBddFhYTrZUIL-PiZTk8bzO4uDGq57wgbgnCc-vjtWOND_l6-Rh6ruk2sSP6HZtg7Uh2oofSwGuZByQcvf8qCcyvuRq3KYHmstkdiFi4wXhMl-ds_DzUZQUryPb9smA/s2576/100_0106.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1932" data-original-width="2576" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9y32nH6HgJrL7jij-0GAj5O24lbBcrYizdXJRrExxHkWcpv-Q92xWBddFhYTrZUIL-PiZTk8bzO4uDGq57wgbgnCc-vjtWOND_l6-Rh6ruk2sSP6HZtg7Uh2oofSwGuZByQcvf8qCcyvuRq3KYHmstkdiFi4wXhMl-ds_DzUZQUryPb9smA/w200-h150/100_0106.jpg" width="200" /></a></span><span style="font-family: arial;">Pashupatinath è un "complesso" templare e non un singolo tempio. E’ davvero grande e questo è uno dei motivi per cui le guide turistiche spesso non riescono a farvi esplorare l'intera area. Assicuratevi di pianificare per bene la vista in anticipo in modo da non vedere solo il tempio di Pashupatinath (da fuori perché dentro non si può entrare!) con i ghat e l'area della cremazione. Il complesso di Pashupatinath è aperto a tutti coloro che hanno acquistato un biglietto d'ingresso (1000NRP)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Qui di seguito in sunto le attrazioni da visitare: <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- I Ghat di Pashupatinath per uno sguardo alle cremazioni rituali. Ogni Ghat ha un significato diverso e io non li ho ancora imparati tutti<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- L'Arya Ghat che è il luogo in cui vengono cremati i membri della famiglia reale <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Uno sguardo al tempio di Pashupatinath dall'esterno guardandolo dai santuari votivi, i Pandra Shivalaya e dal Tempio di Ram oltre il fiume lungo le terrazze <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Il Vatasala Mandir con un santuario dedicato a Bhairab <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Ananta Narayan, una rara statua in terracotta <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Andare a cercare uno dei misteriosi Sadhu che spesso si radunavano qui e che ora vivono nelle grotte oltre la casa dei moribondi. Alcuni di loro sono necrofagi e pensano che cibandosi dei resti delle ossa dei defunti loro possano assorbirne le doti.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il complesso del tempio di Gorakhnath enorme area piena di santuari<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">il Tempio di Ram (Ram Mandir), un grande tempio dove molti Sadhu si radunano e si ritirano all’ombra dei portici<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Porta di Sati la porta della moglie di Shiva<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">- Superando la scalinata oltre i Pandra Shivalaya c'è una tranquilla area boschiva in cui e bello farsi una passeggiata, facendo però attenzione alle scimmie che rubano cibo, oggetti luccicanti, tipo i vostri occhiali da sole. Da qui attraversando la foresta a piedi si arriva a un ponte tibetano, l’uscita che a piedi vi porterà fino a Bouddanath, il borgo del grande Stupa bianco e giallo Buddhista<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il tempio di Guhyeshwari, è un altro tempio off-limits per i non indù dove si trova la Yoni di Sati. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">Il tempio di Pashupatinath che non possiamo vedere </span></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: arial;"></span></b></div><b><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></b><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Le persone che non sono induiste non possono entrare nel tempio di Pashupatinath. Solo gli indù sono ammessi ma non possono fare fotografie. Nel tempio vero e proprio c'è una rigorosa sicurezza con metal detector e ci sono armadietti per mettere gli oggetti personali. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Si entra attraverso un enorme cancello ad arco dove un grande Nandi in bronzo dorato si inginocchia davanti al tempio.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il tempio di Pashupatinath si trova nel mezzo di un cortile ed è un tipico tempio nepalese in stile a Malla, quindi quadrato a pagoda su due livelli costruito su un singolo basamento. E’ alto circa 23 metri e mezzo. Ha quattro portali e ognuno riccamente decorato in oro e argento. I montanti del tetto in legno sotto il primo livello del tetto in ottone mostrano sculture in legno dei membri della famiglia di Shiva. Questi includono Parvati, Ganesh, Kumar, Hanuman, Ram, Sita e Lakshmi. All'interno della prima porta si trova il sancta sanctorum esterno che è uno stretto corridoio attorno al sancta sanctorum interno.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">I</span><span style="color: #6aa84f;">l santuario interno di Pashupatinath e Shiva Lingam</span> <o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il santuario interno ha un grande lingam di pietra di un metro posato su una Yoni d'argento che è circondata da un Naga (serpente). Il Lingam rappresenta le quattro facce di Shiva: Sadyojata o Barun, Vamdeva o Ardha nareshwor, Tatpurusha, Aghor e Ishana. Questi rappresentano anche la terra, l'acqua, l'aria, la luce e l'etere. Ciascuno dei volti ha piccole mani che mostrano le Rudraksha (lacrime di Shivas) su un lato e un Kamandalu (vaso per l’acqua) nell'altro. Questo Shiva Lingam è rivestito con un drappo dorato. Il rituale di versare il latte sul Lingam non viene eseguito continuamente ma solo durante una puja particolare detta Abhisheka, tenuta dai quattro devoti sacerdoti di Pashupatinath. Il lingam è visibile solo dalle 5:00 alle 12:00del mattino.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">I quattro sacerdoti di Pashupatinath </span><o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Gli unici sacerdoti autorizzati a toccare lo Shiva Lingam a Pashupatinath sono quattro sacerdoti Bhatt o Bhatta che sono stati ordinati in India. Gli altri sono sacerdoti Bhandari che sono aiutanti e custodi a cui non è permesso toccare il lingam.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;"><br /></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><b><span style="font-family: arial;"><span style="color: #6aa84f;">La sera al Complesso di Pashupatinath: la Aarti Puja</span></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: arial;"></span></b></div><b><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></b><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La maggior parte delle serate che si tengono ai Ghats di Pashupatinath includono canti rituali, illuminati da torce, e cerimonie a lume di candela con i famosi rituali del Fuoco, chiamati Aarty. Questo di solito avviene verso le 18:00. La biglietteria a quest’ora non è aperta ma ci sono i guardiani. È importante notare che si tratta di cerimonie religiose, per cui ci si può andare, ma col dovuto rispetto. La stragrande maggioranza del complesso sarà buia e chiusa. Ma i Ghats sono ben illuminati dal fuoco.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Il giorno più propizio in cui andare è il lunedì, il giorno in cui tutti adorano Shiva e il giorno in cui i sacerdoti del tempio performano una speciale aarati per placare il grande distruttore.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Al tramonto sulle rive del fiume di fronte al tempio, il Bhatta (sacerdote) inizia i preparativi per l'Aarati. Dall'altra parte del fiume, un altro sacerdote sta sistemando la legna e si sta preparando per officiare il rito della cremazione. <o:p></o:p></span><span style="color: #6aa84f;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp80cTsmsRDj_e70JoTrDmQdNPFXyY1OfxZP32V303PH2HYaLJ12bGIWJpwpcrhCrXATOOEC4XR03d6RGC9Pq7osm-LeFWHtoS5XS4SzQh18FC-5bY11j1zOQWzmGXPcL7mch0u0Qk9W06IKJ__0CSleLIFiu7zj-pn2vbuTmv3EDdXo5L8A/s1280/thumbnail_IMG_3696.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp80cTsmsRDj_e70JoTrDmQdNPFXyY1OfxZP32V303PH2HYaLJ12bGIWJpwpcrhCrXATOOEC4XR03d6RGC9Pq7osm-LeFWHtoS5XS4SzQh18FC-5bY11j1zOQWzmGXPcL7mch0u0Qk9W06IKJ__0CSleLIFiu7zj-pn2vbuTmv3EDdXo5L8A/w150-h200/thumbnail_IMG_3696.jpg" width="150" /></a></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Tutti coloro che sono qui vogliono abbandonarsi in un viaggio spirituale. Uno che ricorderanno per gli anni a venire.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">C'è una atmosfera sempre densa e unica qui a Pashupatinath. Situato sulle rive del sacro Bagmati, il tempio è uno dei santuari indù più importanti del mondo. I devoti provenienti da tutto il mondo vengono a visitare il tempio che è stato anche dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. I fedeli dicono che il pellegrinaggio per venire qui esista da quando qui fu scoperto uno Shiva lingam<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La Aarati è un evento a cui vale la pena di partecipare. Tre sacerdoti si allineano sotto i tempietti di Shiva sulla riva del Bagmati da dove possono avere una vista diretta del tempio di Pashupatinath. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ma che cos’è l’Aarti? L’ Aarati è un rituale di adorazione in cui viene offerta al Dio la luce del fuoco prodotto dagli stoppini imbevuti di burro chiarificato. La puja del fuoco è tenuta da tre sacerdoti che pregano in una sorta di danza sacra utilizzando lampade a olio, lanterne e altri elementi religiosi cantando mantra sacri.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">L'Aarati inizia con l'adorazione con l'incenso che viene bruciato con olio vegetale e diversi tipi di legno. Mentre ciò sta accadendo, un gruppo di devoti inizia ad accendere tre grandi lampade illuminate con cinquantaquattro diyos (piccoli lumini a olio) che vengono innalzate in cielo in onore di Shiva. I sacerdoti prima suonano le Shankara (conchiglie devozionali) poi portano le luci quattro volte verso il basso e poi sette volte in alto con movimenti perfettamente coordinati disegnando dei cerchi in cielo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">L'Aarati di Pashupatinath viene fatta in adorazione del Tempio di Pashupatinath e del fiume sacro Bagmati che ha una grande importanza nella religione indù. Si crede infatti che fare un bagno santo su questo fiume lavi via i peccati<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">I bhajan, i canti devozionali vengono riprodotti dagli altoparlanti. Bhajan è un termine sanscrito dalla radice bhaj (prendere parte, condividere) legato al termine bhakti (devozione), e a bhagavan (Dio) e contemporaneamente, alcuni seguaci e santi iniziano una danza chiamata Tandava. Il Tandav è una danza celeste eseguita da Lord Shiva. Quindi, i fedeli la ballano durante l'Aarati rendendo omaggio a Shiva.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ogni movimento durante la Aarti sewgue un preciso rituale. I movimenti in basso simboleggiano l'adorazione dei piedi del Dio e quelli in alto sono per la sua testa. Ciascuno degli oggetti di culto viene ruotato nello stesso modo. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">L'obiettivo dell’ Aarati è mostrare il rispetto e la gratitudine verso Shiva, il santo fiume Bagmati e, infine, alla Dea Parvati,<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La religione indù crede nella presenza di Dio in ogni anima vivente. Dà importanza al bene per tutti piuttosto che al bene per uno solo. Questo è rappresentato durante l'Aarati in cui si cantano preghiere per il bene dell'intera umanità. La fine dell'Aarati è invoca il benessere per ogni anima vivente e ringrazia Dio per la gentilezza da lui elargita.</span><span style="font-family: Cambria;"><o:p></o:p></span></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-39817864037840801552022-04-27T18:30:00.000+02:002022-04-27T18:54:19.964+02:00Festival di Rato Machhendranath<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">In Nepal ci sono moltissimi festival interessanti da raccontare e vivere.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Ho pensato pian piano di segnalarvi quelli che secondo me sono i più spettacolari.</span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYcOizfpfca02rCaXvhBgjIPYZQ68AUxVX_Vbpzj_ws2KC4ZXsUcnW6G9Z1VcSHZB-NloHkohZdwlvsIVh7PI_1nlW0o210duVHqQQvhyP317u_u0ffXP7lTyg7ElQIiY6bGWR/s1600/Machhindranath-chariot-festival-2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYcOizfpfca02rCaXvhBgjIPYZQ68AUxVX_Vbpzj_ws2KC4ZXsUcnW6G9Z1VcSHZB-NloHkohZdwlvsIVh7PI_1nlW0o210duVHqQQvhyP317u_u0ffXP7lTyg7ElQIiY6bGWR/s200/Machhindranath-chariot-festival-2.jpg" width="200" /></a></span></div>
<br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">A Patan a giugno si concluderà il festival di Rato Machhendranath una delle feste più importanti e lunghe che si tiene a Patan e che è iniziata in questi giorni di maggio. Rato sta per rosso e Rato Machhendranath è la divinità che ha potere sulla pioggia ed è conosciuta anche come Karunamaya, il Dio della misericordia mentre i buddhisti lo indentificano con Lokeshwar. Il festival viene celebrato con la costruzione di un carro (rath in Nepali) con un grande palo in legno che viene trasportato di villaggio in villaggio durante il mese di festeggiamenti. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFViW17uEti0dkIHdds9yk7cZ9CYfOsCxEVEBnVSXf2_LawJFPoPechKLjzZ5G9Tj8z4bd4R7JdNVFqITvSST-nWWZLaumYWD4IT45kUTyxsNfJ7y4DzBhAfz1kugTsQgNBJcG/s1600/Machhindranath-chariot-festival-4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFViW17uEti0dkIHdds9yk7cZ9CYfOsCxEVEBnVSXf2_LawJFPoPechKLjzZ5G9Tj8z4bd4R7JdNVFqITvSST-nWWZLaumYWD4IT45kUTyxsNfJ7y4DzBhAfz1kugTsQgNBJcG/s200/Machhindranath-chariot-festival-4.jpg" width="200" /></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Machhendranath è ritenuto il responsabile dell’arrivo delle piogge e il festival si tiene infatti prima dell’arrivo della stagione monsonica. Secondo la leggenda ci fu una grossa siccità in Valle durante il regno di Narayan Dev di Bhadgaon (oggi conosciuta come Bhaktapur) che durò per 12 lunghi anni. Fu scoperto che la causa era Gorakhnath, discepolo di Machhendranath, che aveva imprigionato i tutti i Naga (divinità serpenti) che erano responsabili di portare la pioggia nella Valle. Seduto in cima al Mrigasthali, un colle da cui poteva controllare il movimento dei Naga, aveva impedito loro ogni possibilità di portare la pioggia. Sembrava che lui fosse infelice perché la gente non si curava di lui. Per questo aveva voluto punire gli uomini e allo stesso tempo aveva sperato che il suo amato Guru sarebbe venuto a riscattare la gente e gli avrebbe concesso udienza. </span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Così l’unico modo che c’era per far spostare Gorakhnath dal colle e liberare i naga era portare il suo Guru sopra la Valle. Dopo una lunga discussione fu deciso che il Re e due altre alte cariche andassero in Assam a prendere Rato Machhendranath dove risiedeva.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Il piano era di servirsi di mantra tantrici per trasformare Machhendranath in un ape e portarlo in valle dentro un anfora cerimoniale. Tutto fu perfetto e Bandhudutt, attraverso rituali tantrici e mantra, catturò il Dio nel vaso.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7izs-XzRrzDtNDPv5FqzhOFXgSssqXSYSi33_bKgbCJbubLxI4t3fcp63GAfHlXoY-YVIDfdqWSqwvXt_aLWrXZ73ntRQ4yGQzGxfxHMnTI8hSHYNoJ0w2vuMLP_gvK-154CB/s1600/Machhindranath-chariot-festival-3.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7izs-XzRrzDtNDPv5FqzhOFXgSssqXSYSi33_bKgbCJbubLxI4t3fcp63GAfHlXoY-YVIDfdqWSqwvXt_aLWrXZ73ntRQ4yGQzGxfxHMnTI8hSHYNoJ0w2vuMLP_gvK-154CB/s200/Machhindranath-chariot-festival-3.jpg" width="200" /></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Così accadde che quando tutti erano sulla via del ritorno e si fermarono a Patan, Gorakhnath sentì dell’arrivo del suo Guru e scese dal colle. Non appena lasciò Mrigasthali per incontrare Machhendranath, i Naga scapparono e portarono la pioggia nella Valle di Kathmandu.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Machhendranath è anche conosciuto come Bungadeo o Bunga Dyo, e vicino a Patan fu costruita una città in suo onore e fu chiamata Bungamati. Storicamente Bungamati risale al 16° secolo. Molti anni dopo l’arrivo di Machhendranath a Bungamati fu costruito un tempio (il tempio rosso) in suo onore. Bungamati ha subito dei danni durante il terremoto del 2015, ma ci auguriamo che presto torni a splendere della sua originaria bellezza.</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI4edoQTgY4fgTkjItfI2in-ZtkY9JxbqNi5JFFP-6sVLo4GRser50prcebBgzvvblc4gOQz_pl4HQ54KxIpWe4Arcwk7O3b8OLaCUkLpRjOu_rF8xx2y6eAnhDBUBRN2KGNN_/s1600/Machhindranath-chariot-festival-1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI4edoQTgY4fgTkjItfI2in-ZtkY9JxbqNi5JFFP-6sVLo4GRser50prcebBgzvvblc4gOQz_pl4HQ54KxIpWe4Arcwk7O3b8OLaCUkLpRjOu_rF8xx2y6eAnhDBUBRN2KGNN_/s200/Machhindranath-chariot-festival-1.jpg" width="200" /></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Due settimane prima che la processione inizi, Machhendranath viene portato fuori su un baldacchino. Viene portato a Lagankhel dove una moltitudine di persone aspetta di vedere la cerimonia rituale in cui l’idolo di Rato Machhendranath viene decorato. A Patan infatti viene eletta una famiglia che ha il compito di decorare e preparare la divinità per il suo lungo viaggio sul carro durante il festival. Loro conservano e ridipingono l’idolo in segretezza e sicurezza.</span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Vengono costruiti due carri uno per Machhendranath e l’altro per Minnath il suo Godson. La Kumari di Patan (la dea vivente bambina) viene portata al tempio di Minnath dove è conservata la divinità. La processione dei due carri inizia il quarto giorno dalla luna piena nel mese di Baishakh tra Aprile-Maggio (un po' complicato a seconda delle fasi lunari del calendario nepali). E’ ovviamente una festa affollatissima e seguitissima, accompagnata da bande di musicisti newari che suonano strumenti musicali tradizionali. Il carro è trainato a mano con delle corde e quindi percorre poca strada ogni giorno. Il primo giorno arriva a Gabahal. </span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlD6eUaWkpwLgmvMktkPncG2gnHwut5jqrMMMJ74F1AsPhXarQeOrIN96kkPsbF6Q7KuQZOZfcGue0FxkTZZtU84cABFuTCuax1DB3Gxw3Qhj_eDidWR8Gd-MUUKJXbCFtbzII/s1600/kumari+patan.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlD6eUaWkpwLgmvMktkPncG2gnHwut5jqrMMMJ74F1AsPhXarQeOrIN96kkPsbF6Q7KuQZOZfcGue0FxkTZZtU84cABFuTCuax1DB3Gxw3Qhj_eDidWR8Gd-MUUKJXbCFtbzII/s200/kumari+patan.jpg" width="200" /></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">Qui la Kumari giunge seduta sul suo trono benedicendo i devoti che accorrono per vederla fino a sera. Ovunque il carro si fermi la gente arriva a portare offerte, nella maggior parte dei casi portano del riso, affinché la divinità porti tanta pioggia per il bene della sua coltivazione. Il riso infatti non viene piantato fino a che non arriva la pioggia. Il festival viene anche celebrato con sacrifici animali e grandi bevute in compagnia. Il carro si sposta così da una località all’altra dando la possibilità a tutti i devoti di rendere omaggio alla divinità senza doversi spostare troppo lontano dalle proprie case. </span><br />
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">A Lagankhel si celebra un rito un po’ particolare: una noce di cocco viene fatta cadere dalla cima dell’asta di legno del carro e la gente di sotto si accalca per prenderla. Chi riuscirà ad afferrarla verrà benedetto con l’arrivo di un figlio.</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKKCl-tKrF7PqiaXPzrU_xowM9-pyAj8k67nuWiXLx9YmYF7PmXEGweKllBYysoXPqhxv0EdBe3-rldKVid3CvTUWaJOCpQ6ioY6HuABgGFtZk2Rjw9T0FrWBLj2TTf6mCQclC/s1600/Machhindranath-chariot-festival.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKKCl-tKrF7PqiaXPzrU_xowM9-pyAj8k67nuWiXLx9YmYF7PmXEGweKllBYysoXPqhxv0EdBe3-rldKVid3CvTUWaJOCpQ6ioY6HuABgGFtZk2Rjw9T0FrWBLj2TTf6mCQclC/s200/Machhindranath-chariot-festival.jpg" width="200" /></a></div>
<span face="Arial, Helvetica, sans-serif">L’ultima tappa del viaggio del carro è Jawalakhel, e qui ci arriva dopo più di un mese dall’inizio del festival, dicono “quando il sole è nell’emisfero nord”. La fine del festival arriva quando il Bhoto (una veste tempestata di gioielli) viene mostrata alla folle di devoti. Le vesti sacre venivano di solito tenute in mano dal re e dalla regina che rendevano anch’essi omaggio alla divinità di Machhendranath. Questo evento è conosciuto come "Bhoto Jatra" (jatra=festival). La Kumari fa una seconda apparizione per essere anch’essa testimone del Bhoto Jatra. Il festival si è concluso e le divinità sono state riportate nei loro luoghi di ricovero: Machhendranath a Bungamati e Minnath a Patan. I carri vengono smontati e conservati per il prossimo anno. Ogni dodici anni questa festività viene celebrata con una grande fanfara e processione partendo proprio da Bungamati.</span><br />
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<span style="font-family: Arial;">Foto di</span><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"> Skanda Gautam tratte da the Himalayan Times, Foto della Kumari di Patan di Hada Khesh</span>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Patan 44700, Nepal27.6644011 85.31879140000000927.5518866 85.157429900000011 27.7769156 85.480152900000007tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-71300102314206442672022-04-22T08:30:00.001+02:002022-04-22T10:42:47.716+02:00Ranikot<div><span style="font-family: arial;">Oggi è l’Eart Day e io vi voglio scrivere di Ranikot, un’area out of the beaten traks che merita una visita perché permette una full immersion nella natura a due passi da Kathmandù. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizPbmlaDFve9jkUyohHc4AC-5EKHM6FUrbxUwRqPId1GwzwCCV1kaPebQIAXpg5Nw_bqlyIDLK00daav6PSmVcH3YW7puIZzHJZnEVOLr2dkZLEeSZyS7WK0j213c2JdBUUK1yRJNmsdZklE7_QK7odNeL7uoNCUbIKkvrVWuQy1smCsAtDA/s1304/ranikot2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1304" data-original-width="1122" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizPbmlaDFve9jkUyohHc4AC-5EKHM6FUrbxUwRqPId1GwzwCCV1kaPebQIAXpg5Nw_bqlyIDLK00daav6PSmVcH3YW7puIZzHJZnEVOLr2dkZLEeSZyS7WK0j213c2JdBUUK1yRJNmsdZklE7_QK7odNeL7uoNCUbIKkvrVWuQy1smCsAtDA/w172-h200/ranikot2.jpg" width="172" /></a></div><br />Pur essendo alle porte della Valle che è tristemente nota per l’alto tasso di inquinamento e il caos, qui puoi immergerti nella natura e ti sentirai lontano da tutto, circondato dagli alberi e in un ambiente bucolico d’altri tempi. In cima, l’aria frizzante e il panorama ti ripagherà per la salita. Questa area collinare andrebbe davvero preservata e valorizzata.<br />Ranikot è una località che si trova a sud di Bhaktapur, sopra Pilot Baba Ashram (che vi ho descritto qui). Questa meta collinare offre una vista panoramica unica sulle tre capitali storiche della valle di Kathmandu: Kathmandu, Patan e Bhaktapur<br />Ranikot, sta emergendo come una delle destinazioni escursionistiche più popolari nella valle di Kathmandu per la gente locale e poco frequentata dai turisti occidentali. Inoltre, essendo ad un'altitudine di 2.782 m, dà indubbiamente una visione incredibile sulla catena dell’ Himalaya, nella zona del Lagtang e del Dorje Lakpa<br /><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPIxsLxvEapok96BxMuntSN1l_xje03wKtllgtEXc_MkepiCGDhKN0cUgnITHohk9gi1I37RH8bmteEiXyBrAsccmDEI5kukzlRP4kQkvMzv8dAmST_EWaeQf6CAYX9oqskA5KDAbeVYNn3ouXCrfpOnGVBF4uMPp_BWqQPXYW1kUmCMa5Gw/s960/RANIKOT.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPIxsLxvEapok96BxMuntSN1l_xje03wKtllgtEXc_MkepiCGDhKN0cUgnITHohk9gi1I37RH8bmteEiXyBrAsccmDEI5kukzlRP4kQkvMzv8dAmST_EWaeQf6CAYX9oqskA5KDAbeVYNn3ouXCrfpOnGVBF4uMPp_BWqQPXYW1kUmCMa5Gw/w200-h150/RANIKOT.jpg" width="200" /></a></div>L'escursione parte dal tempio di Suryabinayak di Bhaktapur e percorre lo stesso itinerario per raggiungere Pilot Baba Ashram per poi proseguire oltre. E’ una escursione di 4-5 ore che attraversa la giungla, ruscelli, piccoli villaggi e sentieri meno battuti.<br />Secondo una leggenda la gente del posto racconta che Ranikot fosse un antico forte costruito durante il periodo medievale dal re Prithvi Narayan Shah. Raccontano che i reali, venissero qui per rilassarsi. Purtroppo nulla è rimasto di questo forte di cui se ne racconta soltanto, senza avere nulla oramai di confermato che ne attesti l’esistenza passata, ma le bellezze che si racconta avessero attirato i reali sono ancora lì. Si dice che questa storia sia suffragata dalla presenza dei resti in mattoni di un edificio che si trova sul colle, ma non sono ancora stati investiti fondi per farne uno studio approfondito, e in tanto i resti si deteriorano sempre più col tempo, non dando risposte certe sulla fondatezza o meno della leggenda.<br />Insieme al fascino della natura e dei suoi panorami sulla valle e sulle grandi montagne, Ranikot è conosciuto tra i locali anche per Bagh Bhairab, che domina questo luogo con la sua importanza religiosa. Ogni anno, nel giorno della luna piena di Mangsir e Baishak, qui si tiene in festival (non avevo dubbi che festeggiassero anche qui, dato che in Nepal fanno feste praticamente ovunque. Una cosa strana è che non esiste fisicamente un tempio verio e proprio ma vi è solo una grande pietra che ha l’immagine di una tigre. Per cui i locali un po’ sommariamente chiamano questo posto tempio di Bagh Bhairab. In Nepali la tigre si chiama Bagh.</span></div><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-69336494657680202772022-04-20T11:17:00.003+02:002022-04-20T11:17:31.016+02:00Pilot Baba Ashram<p><span style="font-family: arial;">Come avrete capito io sono amante dei luoghi un po’ fuori dalle solite rotte, templi, view point dove va la gente del posto e dove trovo ancora un po’ di Nepal da scoprire</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjac49cKeFeG7AK2ZZpayNJgUQnn_gre6fqu_ZMgpLEPFfXa9xUIjD3MPQZ0x0daSMdwuKal1SqO58Zclyw96QYepxaJdC1o1iXWpJDVLOU0B8ZtsldrC2ad6Z_kmn438dXp5NE_3ekgHEJyFpdqiWTbRtCJ9gQCzCJfD5cmHBaavAF-8xnuw/s1200/Nepal-Bhaktapur-Suryabinayak-Pilot-Baba-Ashram-Hike-4-Pilot-Baba-Ashram-from-Ghyampe-Danda.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjac49cKeFeG7AK2ZZpayNJgUQnn_gre6fqu_ZMgpLEPFfXa9xUIjD3MPQZ0x0daSMdwuKal1SqO58Zclyw96QYepxaJdC1o1iXWpJDVLOU0B8ZtsldrC2ad6Z_kmn438dXp5NE_3ekgHEJyFpdqiWTbRtCJ9gQCzCJfD5cmHBaavAF-8xnuw/w200-h150/Nepal-Bhaktapur-Suryabinayak-Pilot-Baba-Ashram-Hike-4-Pilot-Baba-Ashram-from-Ghyampe-Danda.jpg" width="200" /></a></span></div><span style="font-family: arial;">Vi avevo parlato infatti del tempio di Suryabinayak <a href="http://www.iltettodelmondo.com/2022/01/suryabinayak-temple.html" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;">qui</span></a> un luogo poco turistico frequentato dalla gente del posto<o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ma intorno a Bhaktapur vi sono altri posti poco noti che vorrei raccontarvi, uno di questi è proprio Pilot Baba Ashram, che ha attratto un sacco la mia curiosità solo per il nome che ha.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">All'estremo sud della città di Bhaktapur, in mezzo alla foresta, si può notare un edificio bianco simile a un tempio. Si tratta dell'ashram del pilota santone appunto il Pilot Baba Ashram. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">A Sud di Bhaktapur è uno dei posti migliori per fare meditazione e c’è tutto lo spazio possibile per potersi rilassare. <o:p></o:p></span></p><div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Questa destinazione escursionistica è a soli 6 km dalla Durbar Square di Bhaktapur. E si può raggiungerla in circa 2 ore a piedi passando per il tempio di Suryabinayak camminando in una sentiero naturalistico immerso nella giungla rigogliosa con circa 600 metri di dislivello. Il tracciato è disseminato di ruscelli gorgoglianti, una serie di alberi e cespugli, ad esempio di rododendri e pini. Nel tragitto si vede la vita locale con i contadini impegnati a raccogliere foraggio e capre al pascolo.</span></div><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Pilot Baba Ashram si trova sulla cima di una collina, da dove si vedono Bhaktapur e Kathmandu dall’alto in una bella vista panoramica. Ovviamente questo posto è raggiungibile anche in auto o in moto. <o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirNn8nV75_e_5oYpSHc06GC9TEI53dRcpBHVT3D6ZyqCZhfJwUg8uO-PmBuz5z9ifxyFPedk5BE8wDhSPm47qlpBszHRdPLGobhnwzFpmJLz7JZpQgA0EBgGAsns_x6Ho9h_qfdupRSX8lVEdbsAxhMZTBFPny_V-56d7NKwfxo5XPfLSPrQ/s1200/Nepal-Bhaktapur-Suryabinayak-Pilot-Baba-Ashram-Hike-10-Beautiful-panoramic-view-from-Pilot-Baba-Ashram.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirNn8nV75_e_5oYpSHc06GC9TEI53dRcpBHVT3D6ZyqCZhfJwUg8uO-PmBuz5z9ifxyFPedk5BE8wDhSPm47qlpBszHRdPLGobhnwzFpmJLz7JZpQgA0EBgGAsns_x6Ho9h_qfdupRSX8lVEdbsAxhMZTBFPny_V-56d7NKwfxo5XPfLSPrQ/w200-h150/Nepal-Bhaktapur-Suryabinayak-Pilot-Baba-Ashram-Hike-10-Beautiful-panoramic-view-from-Pilot-Baba-Ashram.jpg" width="200" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Da qui, se siete camminatori potete anche proseguire per Ranikot a est, Ghyampe danda a ovest e Tarakeshwor Mahadev a sud. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ma perché questo nome?<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Pilot Baba Ashram è davvero un nome strano. E’ il nome di un guru che lasciò il suo lavoro per ritrovare la serenità dopo aver vissuto la brutta esperienza della guerra e dei conflitti che affliggono il genere umano. Lui era un comandante dell’aviazione indiana, Kapil Singh. Si racconta che nel 1962 si trovasse lungo la NEFT, il confine dei Territori del Nord Est Indiano, (in Assam) quando perse il controllo della strumentazione del velivolo e i contatti con la base aerea, non avendo più idea di dove poter atterrare ne di dove stava andando. Fu così che in cabina di pilotaggio apparve il suo Guru, Hari Baba, che lo aiutò a salvarsi e a atterrare in un luogo sicuro. Questa apparizione gli cambiò la vita, e lui, dopo 10 anni di onorato servizio, all’età di 33 anni, lasciò l’esercito per ritirarsi a vita spirituale alla ricerca della vera pace interiore in Ashram in India e qui in Nepal.<o:p></o:p></span></p><span style="font-family: arial;">I visitatori devono pagare l’ingresso all’Ashram (circa 10 NRP), soldi che servono alla manutenzione dell’area. Entrando vi è un tempio a Shikhara di due piani dedicato a Shiva, chiamato Somnath Temple, un’area dedicata alla meditazione, un santuario per gli Asceti e una scuola sanscrita dove si insegnano le dottrine vediche.</span>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-38195924569551872502022-04-16T10:15:00.009+02:002023-09-18T16:56:00.102+02:00Vajrayogini Jatra a Sankhu<div style="text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw5NB3CQo20QbgDZTjjuQYYVXxD5TKnrO1PZDAOTzFzz4d1k846R0wx4WJk81c3lehDc6AxFu2pmgyjZZpg3EzfsK-RLW2XPBoINjHIMhXQGTs-B-Y4qeDeqXXnfLrRof6O2QrBFOofdtOMHq8ifXHEeYIrm1TdPKHfQddkhSw7umbSQWKoA/s600/vajrayogini3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="338" data-original-width="600" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw5NB3CQo20QbgDZTjjuQYYVXxD5TKnrO1PZDAOTzFzz4d1k846R0wx4WJk81c3lehDc6AxFu2pmgyjZZpg3EzfsK-RLW2XPBoINjHIMhXQGTs-B-Y4qeDeqXXnfLrRof6O2QrBFOofdtOMHq8ifXHEeYIrm1TdPKHfQddkhSw7umbSQWKoA/w200-h113/vajrayogini3.jpg" width="200" /></a><div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">A poco più di 15 km da Kathmandu si trova Sankhu (conosciuta anche come Sakwa) un'antica città Newar, famosa per il suo ricco patrimonio culturale e per l'architettura e le sculture tradizionali. La cittadina ospita templi antichi come Vajrayogini e Mahadev. <br /></span><span style="font-family: arial;">A Sankhu si trova anche una delle iscrizioni più antiche del paese, a forma di conchiglia, che risale al 538 d.C. Il tempio di Vajrayogini, che si ritiene abbia più di 300 anni, è un importante punto di riferimento molto importante per la gente di Sankhu. Ovviamente è legato a una leggenda che narra che il re Mandev fosse solito meditare a Gun Bihar (ora chiamata Sankhu).</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL8peO0jdoZ1koAP9vKJaYrs_ho5yEQfumQ5s5AfH4TMteLp6kGeL83Us8uCjTMFWFIJuSUZFPLyGooaUM-RQTWBSw5GANAi5L1lgp9fDdKYYKzSpabBhPksJ_QS1XIiXE7rT4kLT8T4OuIAQYSJopdwZtYo0R7S7Jr8QjdVCj_dDOKdtipw/s676/Vajarayogini_and_Jogeshvara_temples13-04-2018.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="676" height="106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL8peO0jdoZ1koAP9vKJaYrs_ho5yEQfumQ5s5AfH4TMteLp6kGeL83Us8uCjTMFWFIJuSUZFPLyGooaUM-RQTWBSw5GANAi5L1lgp9fDdKYYKzSpabBhPksJ_QS1XIiXE7rT4kLT8T4OuIAQYSJopdwZtYo0R7S7Jr8QjdVCj_dDOKdtipw/w200-h106/Vajarayogini_and_Jogeshvara_temples13-04-2018.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: arial;">Nella leggenda di Manisaila Mahavadana, si dice che Vajrayogini abbia drenato l'acqua del lago dalla valle del Sankhu con il suo coltello ricurvo. Succesivamente apparve anche davanti al sacerdote del tempio Jogdev e ordinò al re Sankhadev di costruire la città di Sankhu a forma di conchiglia. L'iscrizione più antica a Sankhu che risale al 538 d.C. lo attesta. C'è anche un'altra leggenda che ovviamente racconta una storia diversa, attribuendo la costruzione del tempio Sankhu nel 1655 d.C. al re n<o:p></o:p></span><span style="font-family: arial;">epalese Prakash Malla.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span><span style="font-family: arial;">Secondo un libro sacro, invece il sito del tempio era un tempo una roccia che sputava fuoco. Ciò era abbastanza significativo quando il resto del mondo era coperto di neve e in poco tempo emerse una fiamma di cinque colori, che divenne la dea vulcanica. La dea ordinò che fosse costruito un tempio alla vista della sua comparsa e da allora i sacerdoti hanno utilizzato le nove grotte circostanti per servire questo tempio. Il primo sacerdote a servire qui avrebbe ricevuto un'illuminazione da Vajrayogini, divinità considerata una delle più sagge e forti in grado di concedere questo dono. Nella zona è presente una fontana con una statua decorativa, che risale al IV secolo. Le attrazioni qui non sono solo i vari templi e tempietti del sito, ma anche le grotte interessanti che lo circondano, alcuni delle quali sono considerate più antiche del tempio stesso. Tra le grotte della zona c'è una doppia camera scolpita con finestra attribuita all'uso di Marpa Lotsawa. Mentre nelle vicinanze c'è una minuscola camera costruita in una piccola falesia che si dice sia il luogo in cui Milarepa si sia messo in eremitaggio.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUKa_R56rjrpVUeFhR3ObqCe1QnfX9uOgcQjqBu6NZwenmLuzuhFe3jM4ItwlwRrPn5xfKStVM93zk4C61Q-Gc50NrOeZLUVYywxl_jLbCLaIj4M0kjF-Br9aOxfqKVTDrySfdVjWZhLMiyyDx76nIubUKKq-wjaYaHLW6gU87m8mgzr23QQ/s548/vajrayogini2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="548" data-original-width="396" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUKa_R56rjrpVUeFhR3ObqCe1QnfX9uOgcQjqBu6NZwenmLuzuhFe3jM4ItwlwRrPn5xfKStVM93zk4C61Q-Gc50NrOeZLUVYywxl_jLbCLaIj4M0kjF-Br9aOxfqKVTDrySfdVjWZhLMiyyDx76nIubUKKq-wjaYaHLW6gU87m8mgzr23QQ/w144-h200/vajrayogini2.jpg" width="144" /></a></span><span style="font-family: arial;">Una lunghissima scalinata in pietra scolpita da l’accesso alla sommità della collina. L'intero sito è ricco di opere architettoniche Newari, dettagli in legno intagliato in metallo e manufatti antichi. Vi è anche un piccolo stupa che si dice sia antecedente al Buddha Shakyamuni.<br /></span><span style="font-family: arial;">Bajrayogini Jatra a Sankhu viene celebrato ogni anno nel mese di aprile (Chaitra/Baishak) per otto giorni in cui gli idoli degli dei dal tempio di Vajrayogini vengono portati giù dal tempio in giro per l'intera città. I sacerdoti accompagnano gli idoli delle divinità Mhasukhwamaju (dea dalla faccia gialla) e Chibadya (l'idolo a forma di chaitya/stupa - marito di Mhasukhwamaju) mentre due piccoli idoli dei loro figli Singli (leonessa) e Byangli (tigre) sono portati in piccoli carri dai bambini della comunità. Vajrayogini Jatra è molto famoso nella comunità Newar, ma poco conosciuto dai viaggiatori, molte persone di diverse località si riuniscono per osservare questo festival. Culturalmente, Sankhu è famoso per due feste: il Salinadi mela e il festival Vajrayogini.</span></div></div>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23217635.post-32078367995052562302022-04-15T08:30:00.007+02:002024-01-20T15:24:04.344+01:00Sindoor Jatra e Jibro Chhedne Jatra (piercing tongue festival) in Nepal<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif"><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNpLS9pPvgoS9jEbEdlhdAofTDEZN992ieVOjYPXHzbT8vZfpmtZreGynJmV9B8XSfuyZzw-zZvdyP18vC7E9qIhtXMQjWGimFi3s8DaDHVMGL3rEWOKP9F_DKxyabbIjgAiB/s2048/IMG_8395.JPG" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGNpLS9pPvgoS9jEbEdlhdAofTDEZN992ieVOjYPXHzbT8vZfpmtZreGynJmV9B8XSfuyZzw-zZvdyP18vC7E9qIhtXMQjWGimFi3s8DaDHVMGL3rEWOKP9F_DKxyabbIjgAiB/w200-h150/IMG_8395.JPG" width="200" /></a></div></span><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Ogni anno a Thimi e a Bode, a circa quindici minuti di auto da Bhaktapur, subito dopo il capodanno nepalese si tengono due festival rispettivamente il Sindoor Jatra e il Jibro Chhedne Jatra, conosciuto come Tongue Piercing Festival.<o:p></o:p></span></p></span><div><div><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">A Thimi il <b><span style="color: #6aa84f;">Sindoor Jatra</span></b> con l’arrivo del nuovo anno, celebra anche l’arrivo della primavera. </span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">Sin dalla mattina presto, dai vari borghi vicino a Thimi partono 32 baldacchini adornati con ghirlande e offerte, detti Kaths, che sono portati a spalla dal popolo newa, che ricordano molto le candelore di Sant’Agata a Catania.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg74VMFDU3a6NKCsjtRVC4ubKEIFJzO20_UIFKHfXVpfUmRfdMy6M_URtYl03eo_RUf2UU1VkEjzPN6dwbJW1zwgF-U5culQZGOTZV0q2GA0dl9HdFTkrNgCUqi-7Sraz498Cc/s2048/IMG_8365.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg74VMFDU3a6NKCsjtRVC4ubKEIFJzO20_UIFKHfXVpfUmRfdMy6M_URtYl03eo_RUf2UU1VkEjzPN6dwbJW1zwgF-U5culQZGOTZV0q2GA0dl9HdFTkrNgCUqi-7Sraz498Cc/w200-h150/IMG_8365.JPG" width="200" /></span></a></div><span style="font-family: arial;">Questi Khats portano le effigie di varie divinità, e il più importante è quello che traporta Ganesh che un tempo arrivavsa da Nagadish.</span><p></p><p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="font-family: arial;">La processione fa tre giri del villaggio. Mentre le portantine si radunano insieme in processione verso il centro di Thimi, rincorrendo quella con Ganesh, la gente lancia polveri arancioni dette Sindoor, sulle divinità e sui fedeli in processione che suonano flauti tamburi e cimbali in allegria, fino a trovarsi tutti al tempio di Taleju o Bhalkumari per officiare Puje e fare offerte.</span></p><div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0C-M0KSnJgIzW-WhxnAcIpQnnDvPtpcACf_thJDBgbOCtXSMfntTpS0ing782RHUP7uo47tyoiZRIKnommuz6C_6rTcC_Sxz1_pL7kWZ3N-t97qdkB0gLfpUaTdxowOSA9F2j/s1600/reuters3.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" height="141" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0C-M0KSnJgIzW-WhxnAcIpQnnDvPtpcACf_thJDBgbOCtXSMfntTpS0ing782RHUP7uo47tyoiZRIKnommuz6C_6rTcC_Sxz1_pL7kWZ3N-t97qdkB0gLfpUaTdxowOSA9F2j/w200-h141/reuters3.jpg" title="reuters" width="200" /></span></a></div>
<span style="font-family: arial;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">La comunità newari di Bode invece festeggia il <b><span style="color: #6aa84f;">Jibro Chhedne Jatra</span></b> (piercing tongue festival) e crede che, se un volontario della
famiglia Shrestha, si farà il piercing sulla lingua in stato di trance, durante
il 6° giorno del Festival di Bisket Jatra, che cade il 2° giorno del mese di
Baishakh, il 2° giorno del nuovo anno secondo il calendario nepalese, questo
sarà di buon auspicio alla comunità.</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Jujubhai Shrestha di Bode, si è fatto il piercing sulla
lingua per ben 9 anni consecutivi. Lo ha fatto per dare continuità a una
tradizione che dura da secoli, e che cade ogni anno il 2° giorno del mese di
Baishakh.</span><br />
</span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTrI5KLfYVeYra_YoRLJeQFIkwHPYSoIlKBpMHQ3YzWHL1MmBHrrUK_03fj33AzXkCynmJ07C2FCyDTQfKvhmp9QNrVs8orH3u27smLCH5FQrei4D24xVeInO5tDuopsWMl2_c/s1600/reuters4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" height="142" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTrI5KLfYVeYra_YoRLJeQFIkwHPYSoIlKBpMHQ3YzWHL1MmBHrrUK_03fj33AzXkCynmJ07C2FCyDTQfKvhmp9QNrVs8orH3u27smLCH5FQrei4D24xVeInO5tDuopsWMl2_c/s200/reuters4.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span style="font-family: arial;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">L’officiante deve seguire un rito preparatorio di alcuni
giorni in cui deve essere purificato (gli vengono anche rasati i capelli).</span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Prima del rituale del
piercing, che viene fatto da un fabbro con un lungo spuntone acuminato bagnato
da olio, il fabbro che lo ha forgiato fa una puja alle divinità. </span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">"Non c’è dolore, ne paura ne nessun sanguinamento "
racconta Krishna Chandra Baga, l’uomo che esegue il piercing sulla lingua di Shrestha."Questo
è dovuto al potere divino di questo rituale. Altrimenti non sarebbe possibile"
racconta Baga, a cui è stato fatto il piercing per 12 volte.</span><br />
</span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaa9PaTU-wxDU3fkkAJu6h8d9t3Lt2rNR9CiXqJbGVpPJEbUQLviTBAeT1C2hIrXecxHiKglTEvrsU9C3N0QzkVrgQUjOax_snjEiUmTU5UfL0G1x-nMfsTsFBPpoXGG3ryAxr/s1600/reuters2a.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaa9PaTU-wxDU3fkkAJu6h8d9t3Lt2rNR9CiXqJbGVpPJEbUQLviTBAeT1C2hIrXecxHiKglTEvrsU9C3N0QzkVrgQUjOax_snjEiUmTU5UfL0G1x-nMfsTsFBPpoXGG3ryAxr/s200/reuters2a.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span style="font-family: arial;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Durante il rito, le donne vestite in saree rosso, lanciano a
Shrestha riso e fiori come offerte di buon auspicio, nelle due ore di rituale
in cui l’officiante percorre le vie del borgo con un palo di bamboo con delle
torce sulle spalle, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>offrendo una puja in
tutti i templi, circondato da una folla di fedeli danzanti al ritmo del suono
dei cimbali e dei tamburi rituali, prima di togliersi lo spuntone dalla bocca
alla fine della festa, davanti al Pancho
Ganesh temple. </span><br />
</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKJ0-ZfF9q_H1BVEpj6XObhRcBpq81XEarCPj3xBZ-rp-ODq75Lotm8RJm7jgCnznYMzVkE6uxIlseb9SWiqAPxB9-zK-jFvIsLJdtHKThDoF1UltnnkbQSsu31EeK3vLhGErk/s1600/reuter6.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: arial;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKJ0-ZfF9q_H1BVEpj6XObhRcBpq81XEarCPj3xBZ-rp-ODq75Lotm8RJm7jgCnznYMzVkE6uxIlseb9SWiqAPxB9-zK-jFvIsLJdtHKThDoF1UltnnkbQSsu31EeK3vLhGErk/s200/reuter6.jpg" width="133" /></span></a><span style="font-family: arial;"><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Dopo essersi tolto il piercing l’officiante metterà un po’
di terra sacra sulla sua lingua come vuole l’antico rituale, che risale all’epoca
Lichhavi. </span><br />
<span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Una leggenda, che risale a questa mitica era, racconta che
il piercing alla lingua sta a significare la sconfitta sui demoni e spiriti
maligni, che avevano preso sotto scacco la comunità locale, rapendo i bambini e
uccidendoli. </span><br />
<span><span face=""arial" , "helvetica" , sans-serif">Dicono che 1600 anni fa un giovane studente monaco avesse
catturato uno spirito maligno attraverso il tantra o attraverso gli
insegnamenti di antichi testi Buddhisti e Induisti, tenendolo prigioniero per
molti giorni. Questo spirito venne liberato solo dopo che gli venne fatto il
piercing sulla lingua per punizione e per proteggere la comunità dai disastri
che avrebbe portato. Il frestival si celebra dai tempi di Re </span></span><span style="background-color: #fafafa; caret-color: rgb(51, 51, 51); color: #333333; font-size: 16px; text-align: justify;">Jagajyoti Malla</span>
</span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
</div>
</div></div></div><div><span><span style="font-family: arial;"><br /></span></span></div><div><span><span style="font-family: arial;">le foto del Jibro Chhedne sono di reuters</span></span></div>rain rongpukhttp://www.blogger.com/profile/16920283342880153162noreply@blogger.com0Madhyapur Thimi, Nepal27.6781812 85.3807885999999627.621938200000002 85.300107599999961 27.7344242 85.461469599999958