lunedì, dicembre 20, 2021

i Newari

Oggi vi voglio riassumere un pochino chi sono i Newari.
Mia sorella Puja, la moglie di Yam, e la sua famiglia fanno parte di questo gruppo etnico e anche Som, la mia fidata guida trekking è un Newar, e per quanto io abbia avuto più contatti con Chhetri, Brahmini, Sherpa in Nepal e Tamang e Gurung in Italia, posso dire di conoscere abbastanza bene anche i Newari
I Newari sono gli abitanti storici della valle di Kathmandu, una delle etnie con popolazione più numerosa in Nepal e i depositari del suo patrimonio storico, culturale, architettonico e della sua civiltà, che ha reso fiorente la Valle di Kathmandu. Tanto che alcuni riportano che Nepal, il nome della nazione stessa, non sia altro che una translitterazione della parola Newar, infatti la prima dinastia della Valle di Kathmandu documentata ufficialmente fu quella Newari dei Lichhavi che arrivarono nel VI-VIII secolo e gli storici narrano che coi Malla dopo il XII secolo i Newar ebbero la massima espressione e crescita nella Valle di Kathmandu delineando lo stile e la cultura che è riconoscibile tutt’ora. Personaggio di spicco di questa epoca fu Araniko, architetto che diffuse prikma in Cina e poi in Asia la costruzione della pagoda e l’arte dell’intaglio del legno tipica della cultura Newari

I Newari fanno parte di una comunità linguistica e culturale di origine indo-ariana e tibeto-birmana che segue l'induismo e il buddismo a seconda della casta a cui appartengono e hanno in comune il dialetto newar, che è una lingua vera e propria che seppur abbia matrice tibeto-birmana, ha subito una forte influenza religiosa e sociale dal mondo induista. La maggior parte dei Newar sono infatti indù, ma alcuni praticano appunto il buddismo. Una casta buddhista molto conosciuta è quella Sakya, quella a cui appartiene la Dea bambina vivente, la Kumari

I Newari hanno anche abiti tradizionali che vengono indossati con naturalezza sia dalle donne sia dagli uomini. I capi sono associati all'antica aristocrazia, ai mercanti, ai contadini, artigiani e professionisti. La maggior parte dei vestiti sono fatti in casa o dai sarti locali.


Le donne indossano saree di cotone nero con un bordo rosso in basso noto come hāku patāsi (हाकु पतासि) o hāku parsi (हाकु पर्सि), questo saree è molto comune e di uso quotidiano ed è il saree più popolare che le donne indossano anche durante le feste tradizionali della loro comunità.

Il costume degli uomini invece consiste in una lunga camicia chiamata tapālan (Nepal Bhasa: तपालं) e pantaloni attillati conosciuti come suruwal.

Uno dei gruppi newari più rappresentativi sono i Jayapu, parola che deriva dalle parole Jya Ya Phu e che sta a significare coloro che sano fare bene il proprio lavoro, e qualcuno dice che questo gruppo di Newari sia l’originale e principale ceppo etnico tra i Newari che diedero vita alla Valle di Kathmandu.

I newari hanno un proprio calendario, delle proprie feste tradizionali, tra cui le più importanti sono

-  Indra Jatra

-  Bisket Jatra

-  Yomari Punhi

-  Gunla

-  Rato Machhindranath Jatra

-  Gai Jatra

-  Mha Puja

-  Kuchhi Bhoye

-  Chaite Dashain

-  Mohani

ma ve ne sono altre minori molto seguite e celebrate, tanto che molti dicono che i Newari facciano feste quasi ogni giorno.

Ovviamente hanno anche una cucina tradizionale, essendo grandi coltivatori e allevatori

Tra i principali piatti newari che più saltano all'occhio c’è il chatamari, una specie di crepe di riso salata cotta sulla stufa e servita con verdure, uova, carne, spezie e formaggio fuso, oppure il sapu micha e lo swan puka preparati con midollo di bufalo e polmoni di capra, rispettivamente, oppure i sukuti, una sorta di ciccioli alla newari, ma fatti con le parti della capra, tipo le orecchie, le cartilagini tenere. Alcuni miei amici emiliani li hanno molto apprezzati.

I vegetariani possono spaziare tra pesce essiccato con tofu fritto o ricotta e ovviamente le verdure.

Questa cucina ha anche molte varietà fresche e fermentate di achar (sottaceti), tra cui alcuni realizzati con un frutto chiamato lapsi e, tra le bevande tradizionali particolarmente diffuse, loro bevono il thwon, una birra di riso fatta in casa e l’ayla, liquore distillato ricavato da riso, grano o miglio, molto simile alla grappa. 

Non dimentichiamo lo JuJuDhau, lo yogurt di cagliata di bufala, tipico di Bhaktapur e di cui vi parlerò in un altro post :-P


Un'altra peculiarità del popolo Newari sono i tatuaggi. Questa usanza è andata man mano perdendosi, ma in alcune signore ultra 60enni sono ancora visibili dei tatuaggi sulle caviglie. Sono chiamati Aankhijhyal o Eye Window Tattoo, perché i loro disegni ricordano proprio la forma di queste finestrelle scolpite nel legno che sono tipiche delle architetture newari nella valle di Kathmandu, tanto che alcune di loro portano anche il pavone, che è un uccello protagonista della mitologia Hindu, e presente anche in una delle finestre più famose del Nepal, a Bhaktapur, la finestra di Pavone, vicino alla piazza di Dattatreya. Questi tattoo portati come decorazione per il proprio corpo venivano fatti alle bambine che vivevano in comunità per distiguerle e far sapere da quale famiglia provenissero, in modo che, qualora si fossero perse o fosse loro successo qualcosa, tutti avrebbero saputo a chi ricondurle.

Questa usanza è anche una peculiarità del sistema socio-economico in cui vivono i Newar, che è detto Guthi e che si concretizza in un sostegno reciproco gli uni per gli altri in caso di bisogno, ma anche un aiuto in caso di debbano organizzare celebrazioni, per la nascita di un figlio o per un matrimonio. Fare parte di un sistema Guthi aiuta ed è proprio una caratteristica di questo gruppo etnico

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