giovedì, giugno 05, 2014

Perché Rongpuk non vi suggerisce di fare trekking da soli

Dopo innumerevoli richieste in merito mi pare doveroso scrivere un articolo sul "fare o meno" trekking da soli.
Per come la vedo io, dopo tanti anni di Himalaya, non mi sento di consigliare a nessuno di andarci completamente soli.
I motivi sono almeno 3.

1- Sicurezza personale.
In montagna il meteo è imprevedibile, in qualche minuto può arrivare nebbia o le nuvole si possono abbassare e la visibilità può scendere a tal punto da far perdere la via. Ci sono stati un bel po' di casi di gente che, essendo sola, si è persa ed è finita nei guai, per cui poi recuperarla è stata un'impresa.
Ma meteo a parte, se sei solo e ti cade un sasso in testa, oppure scivoli e finisci nel fiume, o in un burrone o scivoli e ti sloghi una caviglia o ti rompi un osso, o semplicemente ti accade qualsiasi cosa di imprevisto, che fai?
La rete mobile/cellulari in Nepal in montagna non copre ovunque. Non sempre i sentieri trekking sono così affollati come si crede e stai certo che quando ne avrai bisogno, non passerà nessuno per ore (la legge di Murphy esiste e anche la sfiga). Quindi se si è soli e succede qualcosa si rischia di finire in guai grossi oltre al fatto che di certo si creeranno problemi alle autorità e a chi dovrà venire a cercarti.
Per fare trekking in un minimo di sicurezza il numero minimo di persone in cui si deve essere è 3.
Così se il Trekker si fa male o gli accade qualcosa, il secondo compagno starà con lui, mentre il terzo andrà a cercare aiuto. E avere con se un secondo compagno Guida Locale di Montagna autorizzata dal Governo e assicurata e come terzo compagno un Portatore Nepalese, ti risolve i problemi e vuol dire avere "la sicurezza" che qualsiasi cosa accada, loro sapranno di certo come fare per avere i soccorsi il prima possibile, sapranno dove andare a chiedere e a chi, minimizzando tempi e costi.
Mai dare per scontato che vada tutto bene, che siamo tutti preparati, forti, autosufficienti. Mai sottovalutare la Montagna. Viviamola con rispetto e timore reverenziale

2- Dai valore aggiunto al tuo viaggio.
Andare con una Guida Locale e con un Portatore sarà un valore aggiunto al tuo viaggio. Ti aiuteranno a entrare con la testa e il cuore nel paese che andrai a visitare, facendoti notare cose che i tuoi occhi non sarebbero in grado di notare, capire e a volte vedere, da soli.Fauna, specie protette che si nascondono bene (tipo il Danphe o le Blue Sheep), flora autoctona, nomi di monti e vette minori che celano leggende e storie a noi ignote, tradizioni, usi, costumi, differenze tra le genti, etnie che noi non conosciamo. Ti aiuteranno ad avere le stanze migliori, cureranno che il tuo cibo venga fatto come lo desideri, saranno il tuo ponte tra il tuo mondo e l’Himalaya.

3- Aiuta le microeconomie locali.
Stai andando in un paese in via di sviluppo, uno tra i paesi più poveri dell’Asia. Il Nepal non ha grandi industrie e non ha capitali per sfruttare le sue risorse, come ad esempio l’acqua. Il Nepal fonda il grosso della sua sopravvivenza con gli aiuti esteri e col turismo. Quindi tu che sei un viaggiatore, un turista, un esploratore o un trekker, dando lavoro a una Guida e a un Portatore contribuirai a aiutare e a sostenere la microeconomia locale di un paese povero e che ha tanto bisogno. In Nepal le famiglie sono molto numerose, sono com’erano in Italia cent’anni fa. Le Guide col loro salario daranno da mangiare alle loro famiglie, pagheranno la scuola ai loro figli, pagheranno i dottori e le medicine che servono per curare i loro padri e alle loro madri anziane.
Quindi pensateci bene quando avete in mente di andare a far trekking in Nepal da soli.

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